Il deserto fiorirà!
Ci si chiede dove i ragazzi (e non solo) andranno a comprare la pizzetta del sabato sera ma nessuno che si chieda dove i ragazzi vanno a cercare speranza, compagnia, obiettivi, stimoli
Dove abita Dio? In cielo, in terra e in ogni luogo, ci hanno insegnato da bambini.
Nel corso degli anni abbiamo coniugato questa definizione con l’immagine dell’occhio che ti spia ovunque fino poi a rimuovere del tutto questa affermazione dalla nostra quotidianità.
Non c’è più consapevolezza dell’essere accompagnati dalla presenza di Dio! Non una presenza ingombrante, persecutoria, che annota ogni nostra azione in bene o in male, ma una presenza che spinge a realizzare quello che la Bibbia (che fra l’altro è un libro che andrebbe letto per bene) dice: il deserto fiorirà!
E’ questa un’immagine stupenda che applicata alle nostre azioni potrebbe capovolgere persino il corso della storia. Abbiamo smarrito il senso di Dio ma abbiamo anche smarrito le coordinate per un cammino non certo facile ma senz’altro unico e irripetibile. Perché faccio questo discorso?
Ah, ecco: leggo ovunque una levata di scudi generale sulla chiusura di una nota rosticceria cittadina che segue altre chiusure di attività commerciali.
Come al solito non entro nel merito ma mi viene da pensare: come mai non c’è tanto chiasso nel momento in cui si ha la percezione che una vita è vissuta senza relazioni, senza sorrisi, senza punti di riferimento? Ci si chiede dove i ragazzi (e non solo) andranno a comprare la pizzetta del sabato sera ma nessuno che si chieda dove i ragazzi vanno a cercare speranza, compagnia, obiettivi, stimoli.
Allora penso che si potrebbe rispondere alla domanda iniziale (dov’è Dio, dove può abitare) anche in questo modo: in chiunque avrà permesso a un suo simile di vivere senza sconti la propria vita, facendola diventare veramente bella, rendendola un capolavoro!
E non mi pare cosa da poco.