Cava de’ Tirreni, Massimo Mariconda sulla vicenda Barbuti & C.: “Fine anticipata dell’Amministrazione Servalli o… diversa opposizione?
Al Sindaco spetterebbe, laddove varchi indenne il Rubicone, l'onere di spiegare alla città con quale coerenza e credibilità accetterebbe di governare la città con il sostegno di consiglieri non più espressione di una lista civica ma di un partito, quale Forza Italia, sostenitore e promotore di una proposta politica alternativa alla amministrazione Servalli

Riceviamo e pubblichiamo
L’adesione di Barbuti & C. a Forza Italia, alla vigilia del prossimo consiglio comunale, in riscontro ad una richiesta accompagnata dal preannuciato voto a sostegno dell’attuale amministrazione, rappresenta un atto di incoerenza e di illogicità politica.
Inevitabile e puntuale è, quindi, giunto il comunicato congiunto delle restanti forze di opposizione consiliari del centrodestra, ovviamente esclusa Forza Italia, in attesa di capire il partito che panni intenda vestire.
Un manifesto chiaro ed un appello alla responsabilità di Forza Italia.
Proprio quella responsabilità che i neo aderenti a FI avrebbero addotto a motivazione del loro voto favorevole al bilancio nella seduta consiliare di domani 3 giugno 2025.
La valenza politica del comunicato è proprio insita nel destinatario: il Partito prima ancora che i nuovi aderenti.
Insomma, pur con le precauzioni che suggerisce la incertezza politica vigente, le sigle firmatarie, politiche e civiche, si rivolgono direttamente ai vertici sovracomunali del partito di FI.
Una investitura del ruolo di garanzia dei vertici partitici rispetto alle decisioni dei neo aderenti al partito di FI.
Una posizione di continuità rispetto all’azione di opposizione consiliare, sinora svolta da FI per il tramite rappresentante consiliare l’avv. Pasquale Senatore o una posizione di sostegno di FI all’attuale maggioranza?
Tertium non datur!
Va da sé che il comunicato pur non dicendolo espressamente, in nome di quella unità sinora espressa rispetto alle prossime elezioni amministrative, ha una chiara valenza ultimativa.
La decisione dei consiglieri di FI, che non potrà, per unicità di indirizzo, non essere compatta, con il voto di domani segnerà, pertanto, lo spartiacque rispetto al prosieguo del percorso politico del partito di cui i nuovi aderenti sono espressione consiliare maggioritaria.
Un manifesto che usa il condizionale, pur a fronte di una posizione asseritamente espressa dagli attuali interessati, con l’auspicio di un intervento “in extremis” del partito per evitare, a livello locale, uno strappo politico di incerte ripercussioni anche a livello regionale.
Un uso del condizionale, insomma che, pur non essendo d’obbligo, sembra un tentativo disperato alla ragionevolezza ed alla coerenza di FI, auspicando, diversamente a quanto preannunciato dagli interessati, che prevalga una azione di continuità, coerenza partitica, e non subordinazione a logiche localistiche dei neo aderenti, mediante voto contrario al bilancio nella seduta consiliare di domani.
Se cosi fosse domani segnerebbe anticipatamente la fine della Amministrazione Servalli.
Un voto diverso, viceversa dovrebbe essere motivato, prima ancora che dagli interessati in sede di dichiarazione di voto, dai vertici di partito, con argomentazioni rafforzate difficilmente accoglibili dalle attuali forze di opposizione, ancor meno da quelle di matrice partitica FDI e Noi Moderati.
In tal caso si consumerebbe una definitiva ed insanabile rottura della coalizione di centrodestra in contrasto con le posizioni nazionali e forse regionale.
Per quanto esposto è, pertanto, evidente che il Consiglio comunale di domani, a differenza di altri che pure sembravano porsi come spartiacque di questa consiliatura, risulterà determinante per sul prosieguo dell’Amministrazione: fine anticipata o nuova opposizione.
Non si tratta, infatti, di attendere la conta dei voti su uno specifico provvedimento fondamentale al prosieguo della maggioranza, circostanza più volta annunciata e nei fatti mai concretizzatasi, ma di decisioni politiche che, per il voto espresso, segnatamente dai consiglieri transumanti, potrebbe determinare nuovi scenari politici locali e non solo.
Nuovi equilibri che inevitabilmente condizionerebbero gli esiti di questa consiliatura a firma Servalli.
Un finale sostenuto da una nuova quanto inedita maggioranza spuria PD, FI, Azione e, con ogni probabilità, RC ?
Oppure la anticipata conclusione ben prima di eventuali risvolti giudiziari o di decisioni dell’attuale Sindaco di dimettersi per candidarsi alle regionali?
Solo residualmente e subordinatamente, il comunicato richiama alla necessità di chiarimenti da parte del Sindaco e delle restanti attuali forze di maggioranza.
Al Sindaco spetterebbe, laddove varchi indenne il Rubicone, l’onere di spiegare alla città con quale coerenza e credibilità accetterebbe di governare la città con il sostegno di consiglieri non più espressione di una lista civica ma di un partito, quale Forza Italia, sostenitore e promotore di una proposta politica alternativa alla amministrazione Servalli.
Ne risulterebbe l’ennesimo colpo di scena con l’inevitabile disorientamento che una tale decisione avrebbe sull’elettorato che ne ha tributato la fiducia.
A meno che i nuovi aderenti, con il loro voto favorevole dei tre consiglieri di maggioranza laddove in contrasto con la decisione del loro partito, vogliano concorrere al guinness dei primati del “minor tempo di permanenza in un partito”…
Si dice che la politica sia l’arte del possibile, ancor più quella cavese, sempre più teatro di attori “non protagonisti” (per la scarsità del loro contributo di azioni ed idee reso alla città in anni di politica attiva) che, nonostante tutto, vogliono continuare a calcare il palco, pronti a cambiare abiti di scena senza attendere che si chiuda il sipario di questa “tragicomica” Amministrazione.
ing. Massimo Mariconda
Ma quando finirà?