Cava de’ Tirreni, la sobrietà del coordinatore azzurro Pasquale Senatore
Cava de' Tirreni, la sobrietà del coordinatore azzurro Pasquale Senatore
Dall’intervista al consigliere comunale Pasquale Senatore, che il nostro giornale ha pubblicato poco fa, sembrerebbe quasi che la sua nomina a coordinatore cittadino a Cava de’ Tirreni di Forza Italia sia tutto sommato banalmente casuale.
Forse davvero è così. Sta di fatto, però, che sia il partito azzurro che il centrodestra, ma in generale l’opposizione, hanno fatto un affare.
Il motivo? Sono, in verità, più di uno.
In primo luogo, abbiamo finalmente un consigliere comunale, ora a capo addirittura di uno dei partiti storici del centrodestra, che non pone la sua candidatura a sindaco. Non è cosa da poco. Ciò tornerà innanzi tutto utile quando, in vista delle prossime comunali, bisognerà serrare le file e individuare un candidato sindaco unitario. In altre parole, Pasquale Senatore come pochi altri potrà svolgere un ruolo di mediazione. E risultare un punto di equilibrio.
In secondo luogo, dall’intervista emerge la sobrietà del personaggio. Per quanto sia un avvocato e, quindi, con una naturale propensione alla facondia, Pasquale Senatore si conferma una persona di poche parole. Un amante dell’essenzialità e con una evidente repulsione per i fronzoli. Mostra, però, anche un’apprezzabile disponibilità al dialogo. Insomma, non è uomo da proclami e dai toni stentorei, bensì piuttosto un silenzioso e prezioso artigiano della politica.
In conclusione, il partito azzurro nella nostra città ha forse trovato il leader giusto per ricostruire la sua organizzazione interna, ma anche per fungere da collante per le altri componenti delle opposizioni.
Non sarà un lavoro facile quello di Pasquale Senatore. Per quello che si intuisce dalle sue dichiarazioni, ha le idee chiare, non disgiunti da un sano realismo e dalla giusta dose di umiltà. In altre parole, il nostro è ambizioso quanto basta, senza eccedere con fumisterie e velleitari grilli per la testa.
In bocca al lupo.