scritto da Pasquale Petrillo - 28 Febbraio 2024 15:18

Cava de’ Tirreni, è possibile il risorgimento politico metelliano?

Per ora, però, tutto questo fermento civico non si vede. Vero è che qualcosa si muove soprattutto sotto traccia. Nel contempo, è indubbiamente palpabile la consapevolezza che la città metelliana ha bisogno come l'aria di voltare pagina e di una classe politica qualitativamente migliore

foto di Angelo Tortorella

E’ in larga misura condivisibile la scoppiettante intervista a Carlo Panzella, pubblicata oggi dal nostro giornale clicca qui per leggere. La sua, in più di un passaggio, è una verità cruda, ma onesta e coglie nel segno.

Gli spunti di riflessione su quello che oggi è diventata Cava de’ Tirreni sono numerosi e interessanti. Anzi, anche ciò che potrebbe apparire scontato, in effetti non lo è.

Concentriamo, tuttavia, la nostra attenzione non tanto sullo stato dell’arte e su quello che non va nella nostra città, bensì sulle sue prospettive future.

Il nostro interlocutore è decisamente pessimista. Lo comprendiamo. L’attuale panorama cittadino, sotto tutti i punti di vista, è disarmante. Occorrerebbe, suggerisce Panzella, una classe dirigente nuova, capace di un reale cambiamento. Giust, ma da dove la prendiamo? Dai partiti attuali, di maggioranza e di opposizione? In parte, a parer nostro, di sicuro dalle forze politiche attuali, ma il vero cambio di passo avverrà solo con una nuova linfa recuperata dalla società civile, la quale, però, anche nella nostra città sembra preferire restare alla finestra.

In effetti, solo un ampio se non addirittura radicale cambio della classe politica potrà portare ad imporre regole diverse, capaci di esaltare e mettere insieme competenza e trasparenza, capacità ed etica.

Per ora, però, tutto questo fermento civico non si vede. Vero è che qualcosa si muove soprattutto sotto traccia. Nel contempo, è indubbiamente palpabile la consapevolezza che la città metelliana ha bisogno come l’aria di voltare pagina e di una classe politica qualitativamente migliore. Prevale ancora, però, la timidezza e il timore politico di esporsi o di salti nel vuoto per nulla improbabili.

Il rischio, a questo punto, è che  i timori di Carlo Panzella diventino realtà: «anche la prossima tornata elettorale si svolgerà con gli stessi stantii riti e con il proliferare di liste atte a confondere ed ingabbiare le scelte degli elettori con ricatti affettivi, di legami di parentela, di amicizia, di clientela».

E’, questo, uno scenario per nulla auspicabile. In una simile ottica, vero è che ancora non si sa quando ci saranno le prossime comunali, ma è già tempo per incominciare a costruire un percorso politico diverso, più ampio e inclusivo. Un progetto che sia attrattivo anche per quelli che oggi hanno una responsabilità politica, ma vissuta con estremo disagio non intravedendo una possibile e diversa via d’uscita.

Insomma, quello che potrebbe essere il risorgimento politico cavese a parer nostro va coltivato sin d’ora e fatto crescere giorno dopo giorno. Alla luce del sole, però. Senza infingimenti. Per più d’uno, infatti, sono più che maturi i tempi per scoprire le proprie carte. La Carboneria appartiene al passato, quantunque glorioso. Forza e coraggio! Siamo nel 2024.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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