scritto da Pasquale Petrillo - 25 Luglio 2018 10:05

La democrazia taroccata di Casaleggio e quella imperfetta di Churchill

foto tratta dal profilo Fb della Camera dei Deputati

“Oggi grazie alla Rete e alle tecnologie esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività popolare di qualunque modello di governo novecentesco. Il superamento della democrazia rappresentativa è inevitabile”.

E’ quanto ha affermato Davide Casaleggio in un’intervista alla “Verità”. In pratica, per Casaleggio la democrazia rappresentativa e il Parlamento fra qualche anno saranno messi in soffitta dalla democrazia digitale, quella pseudo-democrazia che, almeno finora, ha consentito di scegliere i parlamentari pentastellati con un numero di consensi minori a quelli necessari per presiedere una bocciofila. In altre parole, se così sarà, più che la fine della democrazia rappresentativa assisteremo alla fine della democrazia in quanto tale. Punto e basta.

Inevitabili le polemiche suscitate così come i commenti allarmati. A noi, semplicemente, sembra una grandiosa stupidaggine (giusto per non usare termini più coloriti e plebei ma probabilmente più indovinati sebbene sconvenienti) pronunciata da un giovanotto, un altro figlio di, tanto sciocco quanto saccente.

Certo, il sistema parlamentare, soprattutto nel nostro Paese, presenta non poche storture da correggere e difetti da eliminare. A cominciare dalla modalità di selezione dei rappresentanti del popolo, dal loro numero eccessivo, così come dai troppi bizantinismi e da una ritualità pletorica ed estenuante, e via di questo passo.

Una democrazia, però, senza rappresentanti liberamente eletti dal popolo in un parlamento non esiste. E’ semplicemente altro, non una democrazia.

E senza una vera democrazia non ci sono diritti e non c’è libertà, al contrario, c’è l’autoritarismo, il totalitarismo, la cui scia di sangue, di vittime, di sofferenze, di guerre, di stermini, di persecuzioni, di campi di concentramento, ha segnato tragicamente la storia del secolo scorso, il Novecento, il «Secolo breve» di Hobsbawm.

Insomma, una straordinaria idiozia, altro che profetica immaginazione. A noi, rispetto a simili geniali vaticini, viene in mente l’affermazione tuttora incredibilmente ineccepibile ed attuale di un formidabile statista del Novecento, Winston Churchill: «È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora».

E la democrazia di Churchill, era quella rappresentativa del parlamento britannico, il più antico dei regimi democratici moderni. In breve, da una parte la democrazia taroccata di Casaleggio, dall’altra quella imperfetta di Churchill.

Non c’è, in conclusione, altro da aggiungere.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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