“Sai che cosa è successo, mia moglie mi ha lasciato e mi si è rotta anche la macchina, accidenti! Non basta che mia moglie mi ha lasciato, ma si è rotta anche la macchina!L’amico potrebbe dire: “Beh, allora si sa: Donne e motori, gioie e dolori!
Quante volte abbiamo ascoltato questa discussione fra amici o conoscenti?
Quindi sia le donne che le automobili, cioè i motori ci danno sia gioie che dolori: questo è l’unico esempio che ci viene in mente per introdurre l’argomento comune alla maggior parte degli automobilisti al momento dell’acquisto di un veicolo che, dopo qualche anno, presenta un problema che diventa poi endemico e irrisolvibile. Prendiamone uno a caso nell’enorme casistica presente nei forum delle maggiori case automobilistiche. Nel forum della Mercedes, uno dei marchi più imponenti al mondo, è presente in modo esasperatamente iterativo una problematica mai risolta dalla casa madre per la classe A: il display centrale del contakm ha il difetto di perdere visibilità fino al punto in cui non è possibile visualizzare più niente sullo stesso: problema che si ripresenta diabolicamente dopo qualche anno.
Cerchiamo di dare qualche dritta agli utenti o ai potenziali acquirenti di questi veicoli al fine di tutelarsi. Laddove dovesse presentarsi qualche difetto di conformità, egli deve rivolgersi per ottenerne la sostituzione o la riparazione al rivenditore; è quest’ultimo, infatti, l’unico soggetto responsabile nei suoi confronti. E ciò a prescindere dal fatto che il difetto dipenda da un altro soggetto della catena distributiva, come ad esempio il produttore. Per cui, nel nostro esempio del display della classe A, senza alcuna ragione, il risarcimento e la messa a punto del mezzo spetta alla concessionaria rivenditrice, sarà poi cura del venditore/concessionario a rivalersi sulla casa madre con eventuali reclami o azioni legali. Lo ha chiarito la Cassazione.
Sull’onere della prova c’è da chiarire le due posizioni: all’acquirente spetta dimostrare solo il vizio riscontrato sul mezzo (vizio che renda la cosa non idonea all’uso alla quale è destinata o che ne diminuisca in modo apprezzabile il valore); al venditore (debitore), a sua volta, dovrà dimostrare, anche attraverso presunzioni, di avere consegnato una cosa conforme alle caratteristiche del tipo prodotto dalla casa madre e quindi la regolarità del processo di fabbricazione del bene. Tuttavia, ciò che stupisce grandemente è come le case madri, nel nostro esempio della Mercedes, perché quest’ultima non sani alla fonte la problematica invece di farla diventare endemica.