Pesticidi: Italia leader Ue nel cibo biologico
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il report di Legambiente “Stop pesticidi nel piatto 2023” dalla quale emerge il primato dell’agricoltura nazionale nella sicurezza
L’Italia può contare sull’agricoltura più green d’Europa con 5547 specialità sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 325 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la decisione di non coltivare Ogm e la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il report di Legambiente “Stop pesticidi nel piatto 2023” dalla quale emerge il primato dell’agricoltura nazionale nella sicurezza con il numero di campioni irregolari che scende ad appena l’1,62%.
“Un risultato che – sottolinea la Coldiretti – conferma i dati dell’ultimo Rapporto pubblicato da Efsa secondo il quale i cibi e le bevande stranieri sono oltre dieci volte più pericolosi di quelli Made in Italy per quanto riguarda il numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari oltre i limiti di legge”.
“Non a caso in Italia – continua la Coldiretti – oltre otto prodotti su dieci pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dall’estero (86%) sulla base delle elaborazioni del sistema di allerta Rapido (Rassf), Sul totale dei 317 allarmi rilevati nel 2022 – evidenzia Coldiretti – 106 scaturivano da importazioni da altri Stati dell’Unione Europea (33%) e 167 da Paesi extracomunitari (53%) e solo 44 (14%) hanno riguardato prodotti con origine nazionale”.
“A livello nazionale occorre proseguire con decisione sulla strada della sicurezza alimentare” conclude la Coldiretti nel sottolineare che per questo “è necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute”. (fonte Coldiretti)