Cava de’ Tirreni, a colloquio con l’avvocato Antonello Lamberti: “Viviamo di ricordi, di quello che era e che è stata la nostra città”
l’attuale amministrazione non ha e non ha mai avuto una visione od una prospettiva della nostra città proiettata nel futuro
Ulisse on line riprende il suo viaggio con una serie di interviste sulla vita politica locale e sulle prospettive della nostra città.
Il nostro viaggio di ricognizione comincia intervistando un avvocato penalista, con studio in Cava de’ Tirreni, che esercita la professione forense da circa 30 anni. Stiamo parlando di Antonello Lamberti, che politicamente sin dalla più giovane età ha militato prima nelle formazioni politiche di destra, nel Fronte della Gioventù, divenendone segretario provinciale, poi nel MSI, e successivamente in AN e FDI. Attualmente è componente del direttivo cittadino di FDI.
“L’atteggiamento da snob, con il quale guardavamo le città vicine, è oggi del tutto anacronistico”
Un aggettivo per definire lo stato attuale della città?
Lo stato attuale della città non è certo dei migliori, anzi. Purtroppo, si registrano in tutti i settori delle criticità e delle problematiche che l’attuale amministrazione non è in grado di affrontare in modo adeguato. Noi cavesi attualmente viviamo di ricordi, di quello che era e che è stata la nostra città, ma le nuove generazioni non possiedono nemmeno il ricordo di quei tempi, per non averlo vissuto. L’atteggiamento da snob, con il quale guardavamo le città vicine è del tutto anacronistico, e non ha più alcuna ragione di essere, visto che un po’ in tutti i settori siamo ormai soccombenti. Qualche giorno fa, ero a Nocera Inferiore, ed ho letto un manifesto in cui era riportato il programma della stagione teatrale, era da stropicciarsi gli occhi, con spettacoli di altissimo livello, a cominciare dal nome dei protagonisti, mentre a Cava la vicenda del teatro è ormai una vexata quaestio.
“Serve una classe dirigente all’altezza, selezionata in base alle competenze e alle professionalità”
Cosa serve alla città per voltare pagina?
Alla città, per voltare pagina, serve una classe dirigente che sia all’altezza delle sfide da affrontare, selezionata in base alle competenze ed alle professionalità, abbandonando, una volta per tutte, quel nefasto criterio di selezione della classe dirigente, basato sui consensi ricevuti, in quanto, molto spesso, le due cose sono antinomiche, ovvero contrastanti tra loro. Essere portatori di voti non significa, necessariamente, essere in possesso di capacità amministrative, per cui ritengo che tale criterio debba essere cestinato definitivamente.
Un giudizio sulla politica cittadina in generale?
La politica cittadina non gode attualmente di ottima salute, fatta eccezione per FDI che è l’unico partito veramente strutturato sul territorio. Al contrario, alcuni movimenti civici sono estremamente attivi, come quello a tutela del nostro ospedale, anche se ricordo benissimo, che, non più tardi di due anni addietro, alcuni de suoi componenti non facevano altro che elogiare, sui social, l’attuale governatore della Campania, quando, invece, già all’epoca erano evidenti i disastri da lui commessi, anche in campo sanitario, nei cinque anni precedenti. Per cui fanno semplicemente sorridere quando contestano il Governatore, dimenticandosi di averlo sostenuto giusto 24 mesi fa.
E sull’operato dell’Amministrazione Servalli?
Per giudicare l’operato dell’attuale amministrazione, basta riportarsi “allo stato degli atti“ giusto per usare una espressione di carattere forense. Il giudizio è fin troppo facile, è fortemente negativo, quello che è lo stato attuale di Cava de’ Tirreni si commenta da solo, per cui evito, in questa sede, di riproporre le solite argomentazioni. A mio modo di vedere, l’attuale amministrazione non ha e non ha mai avuto una visione od una prospettiva della nostra città proiettata nel futuro, mentre, per il contingente, è impantanata in una molteplicità di problemi, a cominciare dal dissesto finanziario, di cui non è in grado di venire a capo.
“L’opposizione può e deve fare molto di più”
E sul ruolo svolto dalle opposizioni?
L’opposizione può e deve fare molto di più, perché, se da un lato è vero che i numeri in consiglio comunale sono penalizzanti, è altrettanto vero che alcuni partiti, di fatto, esistono solo sulla carta, o magari danno qualche timido segnale di vita solo nel periodo elettorale. Ciò ovviamente comporta che l’amministrazione comunale possa dormire sonni relativamente tranquilli, in quanto l’opposizione, in questi anni, non è stata capace, tranne pochissime eccezioni, di andare oltre lo steccato dei partiti, per coinvolgere le associazioni ed i movimenti civici presenti sul territorio, per coinvolgerli nella vita amministrativa, anche per costruire un’alternativa all’attuale amministrazione comunale.
“La cosa peggiore, per noi cavesi, è quella di farci venire il torcicollo, per essere costretti a guardare sempre indietro”
Guardando in prospettiva, alle prossime elezioni comunali, cosa immagina e auspica?
Per le prossime elezioni comunali, auspico una vittoria di un nuovo centro – destra, in grado di coinvolgere associazioni e movimenti civici, con una classe dirigente in parte rinnovata, e selezionata unicamente in base a criteri meritocratici, come già ho evidenziato in precedenza. Ma soprattutto auspico che a vincere sia Cava de’ Tirreni, e che possa riprendersi il ruolo che ha rivestito per tanti e tani anni della nostra storia. La cosa peggiore, per noi cavesi, è quella di farci venire il torcicollo, per essere costretti a guardare sempre indietro.