Ucraina, l’orrore delle fosse comuni
Ucraina, l'orrore delle fosse comuni
La guerra in Ucraina, a distanza di due mesi dall’invasione delle truppe russe, resta prepotentemente l’argomento del giorno.
I motivi, del resto, non mancano.
Alle preoccupazioni di una possibile ed infausta escalation del conflitto, alle devastazioni, alle morti di tanti civili, al dolore dei sopravvissuti e dei milioni di rifugiati, si è aggiunto in questi ultimi giorni l’orrore delle fosse comuni.
A quanto pare, le foto satellitari mostrano centinaia di fosse comuni alla periferia della città martire di Mariupol. Una città interamente distrutta, che di fatto non esiste più. Sembra che queste fossi comuni contengano dai 3.000 ai 9.000 corpi.
Ogni commento al riguardo è del tutto superfluo.
Il timore di una guerra sempre più lunga e devastante arriva dalla Russia. A quanto pare il Cremlino ha ridisegnato la sua aggressione militare all’Ucraina e con la nuova offensiva ha intenzione di conquistare tutto il sud del paese. In altri termini, vuole creare un corridoio tra Crimea e Donbass, proiettandosi territorialmente addirittura verso la repubblica autonoma della Transnistria. In pratica, con l’invasione di un altro stato indipendente, la Moldavia.
In questo modo, l’Ucraina non avrebbe più uno sbocco al mare, la stessa città di Odessa dovrebbe essere conquistata dai russi, mentre il Mar d’Azov diventerebbe così del tutto una sorta di lago interno della Russia.
In conclusione, il pericolo di un allargamento del conflitto diventa ogni giorno più evidente.
Putin, nonostante gli insuccessi rispetto alle aspettative dei suoi piani militari iniziali, appare sempre più aggressivo e determinato. Dall’altra parte, l’Occidente, in particolare Usa e Gran Bretagna, non ha alcuna intenzione di cedere terreno ai russi, aumentando di conseguenza il suo prezioso e determinante sostegno militare agli ucraini.
Il risultato? Pessimo. Fino ad oggi abbiamo contato i giorni di guerra, l’impressione è che dobbiamo cominciare a contare i mesi, nella speranza di non dover contare gli anni.
Auspicando, ovviamente, che la situazione nel frattempo non scappi di mano. Giocare con il fiammifero acceso davanti ad una tanica di benzina non è affatto consigliabile. Purtroppo, è quello che ora sta avvenendo. Ogni giorno di più.