Salerno, i genitori imparano la Lingua dei Segni per comunicare con i figli alla Scuola “Filippo Smaldone”
Questo corso di Lingua dei Segni Italiana (LIS) è stato dedicato ai genitori udenti di bambini sordi, rappresentando un virtuoso esempio di come la scuola possa concretamente farsi ponte tra le esigenze familiari e il percorso di crescita dei propri alunni

Un’iniziativa innovativa si è conclusa con successo presso la Scuola d’Infanzia e Primaria Paritaria “Filippo Smaldone” di Salerno: il progetto “Un ponte verso il futuro: insieme per comunicare e crescere”.
Questo corso di Lingua dei Segni Italiana (LIS) è stato dedicato ai genitori udenti di bambini sordi, rappresentando un virtuoso esempio di come la scuola possa concretamente farsi ponte tra le esigenze familiari e il percorso di crescita dei propri alunni.
L’obiettivo primario del progetto è stato quello di abbattere le barriere comunicative all’interno del nucleo familiare, fornendo ai genitori gli strumenti necessari per interagire pienamente con i propri figli sordi. Il progetto ha adottato un approccio flessibile, adattandosi alle esigenze quotidiane delle famiglie, con l’obiettivo di sviluppare competenze comunicative pratiche focalizzandosi su situazioni reali e interazioni di tutti i giorni.
La competenza della docente Carmela Lodato, figlia di genitori sordi, ha guidato i partecipanti in un percorso di apprendimento pratico e immersivo, forte della sua personale comprensione delle dinamiche comunicative all’interno delle famiglie sorde.
La scuola “Filippo Smaldone” ha dimostrato una grande sensibilità nell’accogliere e supportare le famiglie che hanno espresso il bisogno di superare le difficoltà comunicative. Questa collaborazione sinergica evidenzia come l’istituzione scolastica possa essere un motore di inclusione e un vero partner nel percorso educativo dei bambini sordi.
L’acquisizione della LIS in tenera età garantisce un pieno sviluppo cognitivo, emotivo e sociale nei bambini sordi. Essa rappresenta la loro lingua madre, uno strumento naturale per esprimersi, comprendere il mondo e costruire la propria identità. Privare un bambino sordo di questa opportunità significa limitarne il potenziale e ostacolarne la piena integrazione.
Allo stesso modo, l’apprendimento della LIS da parte dei genitori udenti riveste un’importanza cruciale, poiché permette di creare un legame affettivo e comunicativo profondo con i propri figli, di partecipare attivamente alla loro crescita e di comprendere appieno i loro bisogni e desideri.
Suor Maria Bernarda, direttrice della scuola, ha espresso con calore il suo pensiero sull’iniziativa: “Questo progetto è un segno tangibile di amore e di attenzione verso i nostri bambini e le loro famiglie. Vedere genitori impegnarsi con tanta dedizione per imparare la lingua dei segni è commovente e ci ricorda che la vera inclusione passa attraverso la comunicazione. Ogni segno appreso è un passo verso un futuro di maggiore comprensione e affetto.”
Tra i genitori che hanno ricevuto con soddisfazione l’attestato di partecipazione figurano Vitale D., Suor Mukamana C., Suor Nyiransabimana M., Mautone L., Sica S., Iuliano L., Sessa G., Ingrasciotta A.,Giuffrè, L.,Coscia B., Bisogno F., Grimaldi S. e Amodeo A..
L’esperienza della scuola “Filippo Smaldone” di Salerno si configura come un modello da seguire, un faro di speranza per tante famiglie e un promemoria di quanto la collaborazione tra scuola e famiglia possa generare risultati concreti e profondamente umani.