scritto da Christian De Iuliis - 16 Ottobre 2023 17:02

A Minori, le cascate del borgo “Torre”

Il borgo di Torre, sulla collinetta ad est di Minori, già famoso per l’incantevole “Sentiero dei limoni”, rischia di diventare celebre anche per le cascate. Posizionato tra i paesi di Minori e Maiori, su un banco di roccia calcarea, tradizionale nella sua struttura e per la presenza dei numerosi cunicoli tanto da custodire sotto di sé  l’incantevole grotta dell’Annunziata, il borgo è stata scavato metro dopo metro dalla mano esperta dell’uomo che lo ha addolcito, ricavando le terrazze che meravigliano il turista.

Sono iniziate il 2 ottobre scorso le indagini geognostiche, propedeutiche ai lavori di realizzazione della famosa galleria Maiori-Minori; la macchina trivellatrice ha raggiunto la piazzetta del borgo di Torre e da là ha calato la perforatrice fino a 120 metri di profondità per tracciare una stratificazione della roccia sottostante, quella che il tunnel dovrebbe violare.

Un’operazione effettuata versando contestualmente, nei fori ricavati, qualche migliaio di litri d’acqua indispensabili a raffreddare la trivella e a consentirne la penetrazione.

Ma, siccome l’acqua “trova sempre una via”, tempo qualche giorno e si è ripresentata nelle case degli abitanti del borgo, versandosi in cantine, case, ripostigli. Scolando dai fronti rocciosi, laddove non finendo sui pavimenti, sversandosi sulle macere, nei giardini, lungo i lavinai.

La lamentela degli abitanti del borgo, inizialmente isolata, ha trovato risposte laconiche e irreali (“si sarà bucato un tubo dell’acqua”) prima di diventare un coro di allarme che il sindaco non ha potuto ignorare, tanto da essere costretto a convocare addirittura un incontro in aula consiliare, giovedì 12 alle ore 18, per provare a sopire i malumori.

Le assemblee pubbliche a Minori sono eventi infrequenti, assai più rare delle eclissi lunari, tanto da meritare la presenza del cronista.

Col disappunto del sindaco che sperava si presentassero in pochi, magari solo un paio di portavoce, gli abitanti del borgo sono giunti numerosi. Evidentemente non troppo persuasi (o ignari) da quanto dichiarato dal primo cittadino in un’intervista rilasciata lo scorso marzo: “Per me gli abitanti di Torre possono stare tranquilli … un tunnel di 390 metri è uno scherzo” disse.

Accanto a lui due tecnici responsabili dei sondaggi geologici, apparentemente sgomenti, piuttosto balbettanti e sicuramente impreparati. “Tutti sapevano della natura (sedimentaria, a strati. NDA) di quella roccia, tranne io” ha ammesso uno.

Che come inizio non promette bene.

Ma è il sindaco a condurre le danze: conosce bene il copione. Dopo aver snocciolato la consueta litania di promesse (nuove fogne, nuove luci, nuove pavimentazioni, nuove progettazioni, finanziamenti milionari, vasche di accumulo per le piene, allarmi… ecc.) immancabile contributo versatosi per la campagna elettorale sempre in corso, arriva puntuale il tentativo di minimizzare e spostare l’attenzione su un fantomatico progetto di bonifica dell’Autorità di bacino: “Loro andranno via tra una settimana”, “Si tuteleranno tutti, ma non siamo in questa fase”, “In questo modo si risparmiano 30/40mila euro”.

Nel contempo dispensa disponibilità: “Io sono qui a disposizione vostra fino alle 23.30”; recita da democratico, mentre elargisce consigli, annota disagi. Abile, tra un “praticamente” e l’altro, a temporeggiare e a “spedire la palla in tribuna” ogni qual volta si paventa l’ingresso nel dibattito, della “convitata di pietra”: la galleria.

Parola che sul sindaco ha l’effetto del glutine sul celiaco. Basta nominarla che quello si agita, alza la voce, sbraccia, zittisce.

Consapevole che il tema gli rovinerà la prossima campagna elettorale che già fantasticava trionfante, col 75% del consenso che si vanta di possedere che sembra già frantumato dai primi sondaggi (come quelli geologici, anche questi non vanno come sperava) per cui la strategia migliore è quella di rimandare.

Certamente era più a suo agio il giorno prima, nella parte del paggetto del presidente di regione Vincenzo De Luca all’inaugurazione dell’asilo nido di Maiori.

Faremo tante altre riunioni”, giura.

Ma, dopo meno di un’ora, quando nuovamente si scuote in platea il quesito “galleria”, si alza e se ne va.

Si son fatte in fretta le 23.30.

christiandeiuliis.it – FOLLOW ME ON TWITTER: @chrideiuliis – search me on LINKEDIN

(Per vedere il video della visita del presidente di regione Vincenzo De Luca all’asilo nido di Maiori, clicca QUI)

(Per leggere l’intervista al Sindaco Andrea Reale pubblicata lo scorso 29 marzo, clicca QUI)

Nasce, vive, vegeta in costa d’Amalfi. Manifesta l’intenzione di voler fare l’architetto, nel 1984, in un tema di quarta elementare, raggiunge l’obiettivo nel 2001. Nel 2008 si auto-elegge Assessore al Nulla. Nel 2009 fonda il movimento artistico-culturale de “Lo Spiaggismo”. Avanguardia del XXI^ secolo che vanta già diversi tentativi di imitazione. All’attivo ha quattro mezze maratone corse e due libri pubblicati: “L’Architemario – volevo fare l’astronauta” (Overview editore – 2014) e “Vamos a la playa – Fenomenologia del Righeira moderno” (Homo Scrivens – 2016). Ha ricevuto premi in diversi concorsi letterari. Si definisce architetto-scrittore o scrittore-architetto. Dipende da dove si trova e da chi glielo chiede.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.