scritto da Christian De Iuliis - 29 Marzo 2023 10:02

Intervista a tutto campo ad Andrea Reale sindaco di Minori

“Il progetto della galleria Maiori-Minori è un’opera finanziata con fondi statali dati alla Regione Campania”

 

 

In un’aula consiliare deserta e inevitabilmente semibuia, il Sindaco di Minori, Andrea Reale, in queste ultime settimane, ha atteso la venuta dei suoi concittadini, avvertiti tramite la tradizionale sventagliata di messaggi whatsapp.

Oggetto della convocazione il desiderio di mostrargli l’aspetto del nuovo lungomare di Minori (e di Maiori) secondo l’idea progettale predisposta dallo studio di architettura Giannattasio di Salerno, che ha raccolto in un video il materiale prodotto (“non sono rendering ma fotomontaggi” ci tiene subito a precisare) nei quali campeggia l’enorme foro della galleria che consentirà la pedonalizzazione del tracciato viario della “Torricella” tra Minori e Maiori.

Nel pomeriggio di mercoledì 22 marzo siamo stati anche noi al capezzale del progetto da curare.

 

 

Ci accoglie Reale, seduto al bordo del grande tavolo, in divisa da cerimonia, che aspirando un sigaro smezzato, discorre di contabilità, spiega procedure urbanistiche e iter amministrativi.

Finché, al termine di una lunga dissertazione sull’intero progetto (che “non riguarda la viabilità” chiarisce), chiede ai presenti di fare delle osservazioni, dare consigli, apportare migliorie.

Ma questo è solo il prologo. Siamo qui perché il Sindaco ha gentilmente accettato l’invito formulatogli da Ulisseonline.it, ovvero di rispondere ad una serie di domande in merito alla realizzazione del tunnel Minori-Maiori e della conseguente pedonalizzazione degli 800 metri di strada statale esistente tra i due comuni.

 

 

Sig. Sindaco, prima di tutto grazie per aver accettato di rispondere alle domande che le porrò in questa intervista.

Lei il 23 maggio del 2019, in un comizio pubblico per le elezioni comunali disse: “il progetto della galleria Maiori-Minori è in stato avanzato, ed è un’opera che per mio volere non entra in questo palazzo”. Successivamente in un consiglio comunale dell’11 giugno del 2020 disse che questa: “E’ un’opera finanziata nella sua totalità, nella progettazione e nella realizzazione, chiavi in mano!”. Viceversa oggi chiede ai cittadini di partecipare ad un confronto per dare il loro consenso ad un nuovo progetto, cosa è stato a farle cambiare idea?

Non è cambiare idea, in tutte e due occasioni ho detto e dichiarato quello che è, perché questa è un’opera finanziata con fondi statali dati alla Regione Campania che su proposta dei comuni di Minori e Maiori ha finanziato sia il sottopasso, la galleria di 390 metri, che è a servizio della pedonalizzazione della “Torricella” che è il pezzo centrale che unisce il lungomare di Minori a quello di Maiori senza barriere architettoniche e fruibile da tutti. Dissi che «non entrava nel palazzo» perché i soldi sono stati dati all’ANAS che ha fatto gara d’appalto e realizza l’opera. Un’opera così importante che è presente in due programmi elettorali, quindi è stata già discussa ma soprattutto valutata dai cittadini che hanno posto la loro fiducia dall’Amministrazione che mi onoro di presiedere, ha bisogno di essere discussa in una condizione diciamo di “progetto partecipato”, perché ogni cittadino, ogni tecnico, ogni indigeno, ogni persona che vive il posto o che anche ama il posto ci consiglia di usare determinati materiali, di stare attenti all’uscita della galleria su Minori, di umanizzare il lungomare, renderlo più attraente e più vivibile (…). Quindi abbiamo deciso di aprire un confronto con tutti i cittadini con una metodologia sobria, di ricevere in aula consiliare per far visionare l’interpretazione delle prescrizioni sul progetto andato in gara che è migliorabile giorno per giorno, ora dopo ora.

Quindi non ha cambiato idea?

Assolutamente no.

 

“La “Torricella” ritornerà come veniva dipinta dai pittori costaioli nati a Maiori”

 

Lei ha definito la galleria Maiori-Minori l’opera più ambientale del sud Italia, in altre occasioni ha parlato di galleria “green”. Oggi questo aggettivo va molto di moda, anche Salvini ha definito “green” il ponte sullo stretto di Messina. Ci può spiegare bene cosa intende, cioè come può una galleria essere “green”?

La galleria può essere “green”, perché come ho detto si tratta di un sottopasso di 390 metri lineari che è a servizio della pedonalizzazione della “Torricella”. La “Torricella” ritornerà come veniva dipinta dai pittori costaioli nati a Maiori. Verranno messi sulla “Torricella” i basalti, praticamente sarà una passeggiata lunga 3 chilometri.

Non sarà, quindi, la galleria ad essere “green” ma la passeggiata?

Per poter pedonalizzare la “Torricella” l’unico modo è fare il sottopasso. Questo è il senso. Il progetto in generale è una rigenerazione urbana di 1 chilometro che oggi è pieno di macchine e smog. Ma è anche una questione di sicurezza perché tanti cittadini, tanti turisti raggiungono Maiori a piedi e possono essere schiacciati da macchine e da pullman.

Secondo il verbale di gara, le ditte che hanno vinto l’appalto dei lavori hanno 180 giorni dalla consegna del cantiere per depositare gli esecutivi. Lei ha già comunicato a queste ditte vincitrici del bando indetto dall’ANAS che il progetto andato in gara va rifatto daccapo seguendo le indicazioni che emergeranno da questi incontri che Lei ha indetto con i cittadini? E, se si, cosa le hanno risposto?

Assolutamente no, perché il Comune di Minori non entra in nessuna fase della preparazione del bando. Ma nel bando ci sono le 400 pagine di prescrizione, in queste 400 pagine ci sono i dettami della commissione edilizia, del consiglio comunale, del MIBAC, quindi praticamente chi partecipa al bando e lo vince deve guardarlo in tutte le sue parti.

 

 

Lei è sicuro, quindi, che non ci saranno contenziosi con le ditte come è accaduto per il progetto di “bretella” stradale lungo il corso del fiume e dei relativi box pertinenziali per il parcheggio?

Assolutamente no (cioè: non sono sicuro NDA), probabilmente ci saranno anche contenziosi, ma certamente non partono da questo Comune. Il Comune è chiaro, va in consiglio comunale e dice: «quest’opera si fa con queste prescrizioni». Non lo posso dire se ci saranno contenziosi, probabilmente ci sarà tra l’ANAS. Ma il Comune non sarà obbligato a pagare nulla. Il Comune è fuori da questo tipo di logica, Il Comune è entrato solo per i benefici, perché noi non gestiamo né gare d’appalto né rapporti. Io credo che le ditte se non possono progettare le 400 pagine di prescrizioni devono lasciare il lavoro. Sono loro che vanno via, perché (le prescrizioni) sono scritte (tuttavia il bando di gara consultabile sul sito stradeanas.it e pubblicato il 17 ottobre 2022, non contiene nessun rimando alle 400 pagine di prescrizioni alle quali fa riferimento il sindaco, NDA).  

Il Comune non potrà quindi mai avere dei debiti da questa faccenda?

Assolutamente no.

 

Lei sa bene che la strada “Torricella” non potrà diventare completamente pedonale perché, oltre a consentire l’accesso carrabile ai proprietari di case al castello Mezzacapo, bisognerà lasciare una corsia per i mezzi di emergenza. Quindi in sostanza, come si vede anche nello schema del progetto, il marciapiede esistente che ora è in media ampio 60 centimetri, verrà allargato di un metro e mezzo. Le chiedo: per realizzare la passeggiata panoramica, non sarebbe stato più semplice, economico e sostenibile allargare semplicemente il marciapiede verso l’esterno, a sbalzo verso il mare, evitare di fare la galleria e magari destinare i fondi alla manutenzione dei costoni rocciosi o alla manutenzione delle strade?.

Due chiarimenti. Lungo via “Torricella” c’è una sola abitazione che non ha un garage per macchine. In più c’è  il castello Mezzacapo che ha circa 8 appartamenti (le unità immobiliari ad uso abitativo sono 10, NDA), quindi i permessi nella zona pedonale andrebbero rilasciati solo ai proprietari degli 8 appartamenti, che stanno tutti dall’altra parte e non toccano la centralità della “Torricella”.

Potrebbero cioè arrivare al castello Mezzacapo solo dal lato Maiori?

Logico, il permesso è per arrivare a casa tua non per arrivare a Minori, è così in tutte le aree a traffico limitato o in zona “pedonabili”, anche nelle città. Cioè, arrivi al castello, giri e te ne vai per Maiori, non potrai mai arrivare a Minori, altrimenti prendi una multa. Si può arrivare in entrambi i sensi ma dal castello al porto di Maiori e dal porto di Maiori al castello.

Ma perché non allargare lo sbalzo pedonale verso il mare?

Perché la soprintendenza non vuole assolutamente turbare la condizione della “Torricella” dal mare.

E’ stata la Soprintendenza quindi a dire di “no”?.

Si. Ma anche l’Amministrazione non è d’accordo. Tanto è vero che ad Amalfi un progetto similare è stato bocciato dal MIBAC.  (Ho controllato questa affermazione sentendo personalmente il progettista l’arch. Emilio Maiorino, dell’intervento al quale fa riferimento il sindaco ovvero quello di “Rifacimento e prolungamento del marciapiede sulla S.S. 163 nel comune di Atrani…”, che circa la questione, ha risposto che: “finora il progetto non è ancora pervenuto all’attenzione della Soprintendenza”, NDA)

 

“Il referendum è una cosa abbastanza seria e costosa… Bisogna capire se ci sono le condizioni e non c’è problema”

 

Signor Sindaco, Lei il 7 luglio del 2020 ha dichiarato che “Oltre 1400 cittadini (più del 75%) hanno espresso liberamente consenso a questa e ad altre idee progettuali”. Le chiedo: ma se lei è così certo che la maggioranza dei cittadini siano d’accordo con questo progetto, perché il referendum popolare che le minoranze stanno da tempo chiedendo non lo indice proprio lei? Sarebbe un bel gesto di democrazia, o no?.

Ma infatti, noi non abbiamo mai disdegnato dall’idea del referendum; il referendum è una cosa abbastanza seria, costosa che porta via molto tempo. Bisogna capire se ci sono le condizioni e non c’è nessun tipo di problema.

…anche per controllare se il 75% dei cittadini è sempre d’accordo…

Ma è naturale questo, per questo motivo stiamo facendo questo tipo di consultazioni e cercheremo di allargare quanto più possibile la partecipazione a questa progettazione e rispettiamo anche quelli che ritengono l’intera progettazione un ecomostro.

Ma per adesso non se ne parla ancora di referendum?

Per adesso non se ne parla perché oltre tutto ci vogliono degli adempimenti in consiglio comunale che stiamo però predisponendo, ci vuole il regolamento.

Quindi si potrebbe anche fare. Il tempo c’è.

Bisogna capire…

 

 

Lei, anche alla luce di quanto sta accadendo nei lavori per lo spostamento della fontana dei leoni (che dovevano durare 4 mesi ma ne sono passati 18 e sono ancora in corso) quanto pensa dureranno quelli per la realizzazione della galleria, della passeggiata “Torricella” ed eventualmente del rifacimento del lungomare? Glielo chiedo anche per darle modo di tranquillizzare i cittadini sugli inevitabili disagi che dovranno subire.

Io credo che l’opera completa, cioè parlo del nuovo lungomare di Minori, galleria e “Torricella”, cioè l’intero sistema può praticamente venire alla luce, se tutto va bene, in 5/6 anni, ma l’opera della pedonalizzazione della “Torricella” e della galleria si potrebbe risolvere in 3 anni.

Ma tre anni da adesso?

Tre anni da quando si andrà in appalto (la gara d’appalto per la realizzazione della galleria e la pedonalizzazione della “Torricella” si è tenuta lo scorso 27 dicembre NDA).

Lei è in carica dal 2009, cioè da 14 anni, come mai questa idea di ridisegnare il lungomare le è venuta proprio adesso, cioè dopo che è stato approvato il progetto dell’ANAS per la realizzazione della galleria? Inoltre nello schema economico di finanziamento della galleria Minori-Maiori non v’è traccia di fondi destinati al ridisegno del lungomare. Ci sono altri fondi pubblici? Altrimenti, dove e come pensa di reperirli?

Questa domanda mi permette di spiegare questa condizione. Nel momento in cui siamo arrivati qua, abbiamo disegnato le cose che secondo noi portavano beneficio al sociale e all’economia di un paese turistico e li abbiamo tutti racchiusi in un piano regolatore che è stato approvato in circa 2 anni e mezzo, 3 anni. E i ritardi per l’approvazione del piano regolatore sono imputabili alle condizioni idrogeologiche che assillano il nostro paese. C’erano delle priorità. Le nostre priorità sono state le due strade interpoderali, la strada per Torre e la strada per Villamena che è andata in appalto e ci stiamo apprestando ad avere i primi colloqui con i progettisti che devono preparare il progetto cantierabile per realizzarla. Oltre che le fogne, l’acquedotto e la depurazione dove stiamo intervenendo anno dopo anno. Queste progettazioni erano prioritarie anche rispetto ai finanziamenti, non c’erano soldi, né progetti, né idee. Le abbiamo messe noi.

Ma in relazione al lungomare?

Le spiego. Noi vorremmo far progettare tutto, dal piazzale “Marinai d’Italia” fino al porto di Maiori. Progetto esecutivo e cantierabile di tutto. E poi dividerlo in lotti. Il primo lotto è già andato. Se rispettano le prescrizioni si realizzerà la pedonalizzazione della “Torricella” e la galleria. Nel mentre, avendo il progetto tra 6/7 mesi cantierabile anche del lungomare, chiederemo alla Regione Campania, che ci ha già dato assenso, i soldi necessari per realizzare il nuovo lungomare. C’è da dire che c’è anche un ribasso di 4/5 milioni di euro quindi credo sarà facile per la Regione Campania dare un finanziamento (in realtà sull’aggiudicazione dei lavori galleria/pedonalizzazione “Torricella” il ribasso è stato “solo” di 2,46 milioni di euro, pari all’8.88% del totale, NDA).

 

“Sulla questione idrogeologica c’è una garanzia totale”

 

L’Autorità di bacino inserisce i versanti della collinetta della frazione“Torre” sovrastante il tunnel, in area a rischio frana “molto elevato” (zona rossa). Lei se la sente di garantire agli abitanti di “Torre”, e ai cittadini tutti, che la realizzazione del tunnel in quel versante non provocherà nessun dissesto del fronte roccioso ed ovviamente nessun danno alle abitazioni sovrastanti?

Questo è sicuro, ma i cittadini non si devono fidare di me, ma si devono fidare di un’Autorità di Bacino che è presente sul nostro territorio da almeno tre anni costantemente. Sulla questione idrogeologica c’è una garanzia totale. Sulla condizione dei danni che possono subire cittadini, cose, fatti e persone ne risponde l’ente che va ad eseguire l’opera. Ma io credo che nel 2023, praticamente, un tunnel di 390 metri è uno scherzo. E’ una grossa opera ma è uno scherzo.

Quindi i cittadini di “Torre” possono stare tranquilli?

Per me possono stare tranquilli.

 

“La sanità è un discorso, le opere pubbliche, la trasformazione e la rigenerazione urbana sono cose completamente differenti”

 

La costa d’Amalfi in estate conta fino a 60.000 abitanti ma purtroppo non ha un ospedale. Al presidio di Castiglione di Ravello, di recente, è stato eliminato il cardiologo notturno, ora riattivato. Ci sono altri problemi: ad esempio sulle ambulanze non ci sono medici ecc.. Lei che è anche delegato alla sanità, non pensa che in costiera amalfitana sia più utile investire energie e soldi pubblici per la sanità piuttosto che per questo tipo di opere?.

Sicuramente. La sanità è un discorso, le opere pubbliche, la trasformazione e la rigenerazione urbana, sono cose completamente differenti. L’ospedale costa d’Amalfi non è difeso solo da me ma anche dagli altri 14 sindaci della conferenza tra cui anche il sindaco di Agerola che ci da supporto anche se non è interessato dal pronto soccorso di Castiglione. E’ giusto investirci. Dell’ospedale costa d’Amalfi stiamo chiedendo il potenziamento, oltre alle condizioni di precarietà rispetto alla cardiologia e altre cose, va proprio potenziato nella sua interezza essendo ospedale in zona disagiata.

Sappiamo che sono capitoli di spesa differenti, ma non sarebbe più utile cercare di destinare fondi per la sanità?

Sicuramente. Ma questi sono fondi destinati alle infrastrutture e sono stati conquistati dal Comune di Maiori e di Minori su una progettazione ben precisa. Noi ci assumiamo le nostre responsabilità politiche su un’opera del genere sentiti tutti i cittadini e non è da poco perché è nel nostro programma elettorale da 10 anni e quello non è un «libro dei sogni». Quando si va in cabina e si dà fiducia all’Amministrazione si legge il programma elettorale, non è che poi si chiede ogni cinque minuti di fare un referendum per ogni opera pubblica. Noi come amministrazione abbiamo fatto un programma dove c’è scritto “finanziato”, “non finanziato”, “parzialmente finanziato”, “realizzato”, “non realizzato in parte” e tutto il resto appresso. Questo non mi sembra di poco conto. Significa che i cittadini praticamente si sono imbrogliati… ne dovevano sceglierne un’altra.

 

“La Regione Campania per la Costiera amalfitana ha decretato un progetto di ZTL di controllo dei 4 varchi della costa d’Amalfi”

 

La costiera amalfitana spesso da Maggio ad Ottobre è nella morsa del traffico. Piuttosto che spendere 19 milioni di euro per eliminare un semaforo e far guadagnare alle auto 38 secondi, non pensa sia più utile studiare, in concorso con gli altri comuni, sistemi di trasporto alternativi, impedire il transito degli autobus e disincentivare l’uso dell’automobile privata ed eventualmente trovare un modo per far parcheggiare le tante auto che già arrivano? E’ possibile che non si batta per questo per non danneggiare la categoria degli albergatori alla quale lei, come altri sindaci, appartiene?

Sicuramente, infatti, la conferenza dei Sindaci, con la prefettura, il prefetto in prima persona e la Regione Campania dopo aver fatto uno studio del traffico in costiera amalfitana ha decretato un progetto di ZTL di controllo dei 4 varchi della costa d’Amalfi, un’infrastruttura che costerà circa 2 milioni di euro.

Quindi lei sta andando contro i suoi interessi di albergatore, impedendo o limitando l’accesso ad esempio di autobus ?

No. Non ci vado. Perché praticamente il sistema si baserà sulla condizione che chi ha le prenotazioni e il posto auto potrà accedere in costiera liberamente. Chi invece non ha prenotazioni, esercizi commerciali o alberghieri o extralberghieri, no.

Quindi andremo verso la limitazione del traffico?

Già abbiamo iniziato a farlo. Con le targhe alterne e con la limitazione del bus. Quest’anno in vigore dal primo aprile al 31 di ottobre.

 

 

Quindi in effetti fare tunnel per agevolare il traffico non è proprio il futuro.

Ho già detto che questa progettazione è una progettazione prettamente per permettere la pedonalizzazione di un lungomare di 3,5 km. (nel bando di gara il progetto è denominato “Lavori di realizzazione di una variante in galleria alla SS. 163, tra gli abitati di Minori e Maiori, in località Torre Mezzacapo e relativi servizi di Piano di Monitoraggio” e non vi sono riferimenti alle opere per la pedonalizzazione della “Torricella”, NDA).

Lei durante la campagna elettorale per le regionali del settembre 2020, distribuiva ai suoi concittadini volantini che invitavano a votare il consigliere Luca Cascone, fedelissimo di De Luca. Ma ai suoi concittadini lo diceva, cioè erano consapevoli, che il consigliere Cascone era stato proprio colui che aveva proposto e fatto approvare in Regione il progetto della galleria Maiori-Minori?.

No. Dico qualcosa in più. Il progetto è stato proposto dal Comune di Minori e di Maiori alla Regione Campania; la Regione Campania non ha proposto nulla. La Regione Campania ha aderito alla nostra richiesta finanziando quest’opera pubblica che ha ritenuto importante. Ma oltre tutto, il consigliere Cascone nell’ultima campagna elettorale è stato invitato in un comizio dalla mia compagine VIANOVA e ha illustrato il progetto della galleria e ha dato conferma del finanziamento che all’epoca era di 15 milioni di euro.

Quindi i cittadini votando Cascone alle regionali lo sapevano che votavano l’artefice della galleria?

I cittadini votando lui, davano forza all’amministrazione De Luca che finanziava questo progetto. Ma oltre questo hanno dato forza a me per dieci anni.

In realtà questo progetto nel Piano regolatore non c’era. C’erano due righe nella relazione generale. Tanto è vero che avete avuto bisogno di fare una variante.

No. Nel piano regolatore c’era. Essendo un’opera si dice “lineare” si poteva anche bypassare la deroga. Per non finire nei meandri della melma dei TAR e dei consigli di stato si è preferito attuare la deroga al PUT sulla condizione puntuale del progetto proposto dall’ANAS (la domanda faceva più espressamente riferimento al PUC, piano regolatore comunale, sul quale pure è stato necessario effettuare una variante. NDA).

 

“Il nostro è un gruppo coeso, che vince con il 70, 75, 80% dei voti, che ci sia io come Sindaco o un’altra persona”

 

 

Sindaco, Lei avendo ultimato i suoi tre mandati, tra circa un anno non potrà presentarsi come Sindaco alle elezioni. Per quella data è improbabile che i lavori siano già iniziati. Non pensa o teme che il suo successore possa avere idee diverse dalle sue?

Io quello che posso dire è che il nostro è un gruppo coeso, che vince con il 70, 75, 80% (dei voti), che ci sia io come Sindaco o che sia un’altra persona candidata se il gruppo ha confermato…

Ma sarà una persona del suo gruppo a candidarsi e che le succederà?

Uno del mio gruppo, uno fuori dal gruppo, qualsiasi situazione, ma se va avanti quel programma elettorale, il programma elettorale VIANOVA, credo che non ci sarà nessuno tipo di cambiamento. Ma non stiamo parlando di cambiare 2 metri quadrati di mattonelle… io credo che qualsiasi tipo di amministrazione…

 

 

Quindi un ipotetico candidato che esca dal suo gruppo, lei è già sicuro che continuerà questo progetto?

Si. Perché questa progettazione ha praticamente la totale adesione di tutto il gruppo di maggioranza.

Anche degli assessori?

Anche dagli assessori.

Un’ultima curiosità. C’è una cosa in questi 14 anni che ha fatto e non rifarebbe. oppure, si è davvero pentito di non aver fatto qualcosa?

Si. Di non aver messo come priorità assoluta almeno 40, 50 posti macchina «a rotazione». Questa è una defaillance che non è stata programmata, ma purtroppo sulla condizione del project financing della “bretella”, la prima volta il mercato non ha risposto, cioè ha risposto a danno del paese, e nel secondo caso il raggruppamento di imprese che sembrava molto affiatato la capofila è andata via. Ma speriamo che si possa trovare un finanziamento a breve.

Nasce, vive, vegeta in costa d’Amalfi. Manifesta l’intenzione di voler fare l’architetto, nel 1984, in un tema di quarta elementare, raggiunge l’obiettivo nel 2001. Nel 2008 si auto-elegge Assessore al Nulla. Nel 2009 fonda il movimento artistico-culturale de “Lo Spiaggismo”. Avanguardia del XXI^ secolo che vanta già diversi tentativi di imitazione. All’attivo ha quattro mezze maratone corse e due libri pubblicati: “L’Architemario – volevo fare l’astronauta” (Overview editore – 2014) e “Vamos a la playa – Fenomenologia del Righeira moderno” (Homo Scrivens – 2016). Ha ricevuto premi in diversi concorsi letterari. Si definisce architetto-scrittore o scrittore-architetto. Dipende da dove si trova e da chi glielo chiede.

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