Halloween: festa pagana o cristiana? Origini, mito, tradizioni
Per capire Halloween, partiamo allora proprio da qui, dalla celebrazione di cui rappresenta la Vigilia. Provando a risalire alla origine di Ognissanti, pare che tale festa sia stata istituita da papa Bonifacio IV, nel VII secolo d.C., in occasione della consacrazione a Maria e a tutti i Santi, del Pantheon
31 ottobre, Halloween. Festa sempre più sentita in Italia, viene da molte partiti considerata con fastidio, più che con semplice indifferenza, perché sentita come festa pagana e di importazione.
Ma da dove viene davvero Halloween? Come e dove nasce?
Come spesso accade, nomina sunt consequentia rerum: Halloween è la crasi di “AllHallows’sEve”, in italiano Vigilia di tutti i Santi, ossia della festa cristiana, prima ancora che cattolica, che si celebra il 1° novembre.
Per capire Halloween, partiamo allora proprio da qui, dalla celebrazione di cui rappresenta la Vigilia. Provando a risalire alla origine di Ognissanti, pare che tale festa sia stata istituita da papa Bonifacio IV, nel VII secolo d.C., in occasione della consacrazione a Maria e a tutti i Santi, del Pantheon (letteralmente tempio dedicato a “tutti gli dei” dal greco pan- tutti e theon- dei) di Roma, chiesa che tutt’oggi sovrappone il suo nome cristiano a quello latino evidentemente pagano. Tale festa, originariamente, celebrata in maggio, fu poi traslata (intelligentemente) al 1° novembre da papa Gregorio III, su iniziativa probabilmente di alcuni monaci sassoni tra cui Alcuino da York, per contribuire all’opera di evangelizzazione dell’Europa Settentrionale, sovrapponendo il culto dei santi con l’antica festa celtica di Samhain. Solo in seguito, la Chiesa istituzionalizzò la Commemorazione dei defunti il 2 novembre, a partire dal 998 d.C. su iniziativa dell’abate Oddone di Cluny. Non è secondario chiarire che , nell’opera di Cristianizzazione, la Chiesa ebbe sempre chiaro quanto fosse importante rispettare le tradizioni preesistenti, in qualche modo crisitianizzandole. È ciò che avvenne anche con Samhain, ribattezzato Halloween.
Quanto a Samhain, si trattava di un rito che coincideva con la fine del tempo estivo, del raccolto, della luce, con l’inizio del tempo invernale, del freddo, dell’oscurità. La sua etimologia significa proprio “fine dell’estate” e la festa, ben antecedente rispetto alla nascita del Cristianesimo, risale forse al VI sec. a.C. A quanto pare, durante questa festa, che rappresentava il Capodanno celtico, la credenza riteneva possibile un contatto tra mondo dei vivi e mondo dei morti, era dunque un momento magico di annullamento delle distanze spazio-temporali, in cui tutto poteva succedere. In effetti, è un po’ ciò che accade nel Dia de Los Muertos o nel Carnevale.
Per inciso,in un altro articolo, da me scritto qualche tempo fa , reperibile qui clicca per leggere, parlavo proprio delle origini del Carnevale in tradizioni pagane ben distanti dalla Cristianità (anche cronologicamente). Eppure, non mi sembra di avvertire alcun attrito tra la festa del Carnevale, accettata anche in Italia ormai da secoli (a tal proposito mi viene in mente la scena del Carnevale a Roma raccontata da Alexandre Dumas padre ne Il Conte di Montecristo) e la nostra religione. È evidente che Carnevale è ormai parte della nostra tradizione.
Ad ogni modo. dall’antico Samhain, deriva probabilmente anche la tradizione, arrivata fino ai giorni nostri, di intagliare le zucche, usate come lanterne per allontanare (o forse imprigionare) gli spiriti o, in alternativa, per indicare la strada ai defunti ma anche quelle di travestirsi o di offrire cibo ai morti, oggi tramutato nel famoso “trick or treat”, come mi spiega Maria Harnett, inglese di Wolverhampton dalle origini cavesi.
Parlando di zucche, l’associazione con i pumpkin patch statunitensi è immediata ma, prima di trasferirci oltreoceano, andiamo nella vicina Spagna.Qui i Celti avevano importato Samhain, non ancora divenutoHalloween,in particolare in Galizia, dove ancora oggi viene celebrato con tinte fosche, quasi macabre. Lo scopro grazie a Maria del Mar Martinez Rodriguez, che è di origine andalusa e che mi spiega come in Spagna esistano due versioni di Halloween, quella più simile a come la conosciamo in Italia, e quella appunto galiziana. Effettivamente, navigando su internet, si trovano molte notizie sul Samhain (o Samain) in Galizia: la tradizione celtica è ancora molto rispettata ed associata ad un forte simbolismo e all’esistenza di miti come quello della Santa Compaña o della Queimada, bevanda cotta contro gli spiriti.
Dopo questo excursus tra Gran Bretagna, Irlanda, Spagna, il resto è storia (quasi) dei giorni nostri. Dalla Gran Bretagna e dalla – cattolicissima – Irlanda, il Samhain già diventato Halloween, si diffuse, a partire dal 1500, nell’America del Nord, da dove oggi – ci lamentiamo – abbiamo importato la festa.
Ma cos’è davvero Halloween negli Stati Uniti? Per farmi un’idea verosimile, ho intervistato qualche mio conoscente che si è trasferito lì, tra cui Anna Bassano, content creator su Instagram (potete seguirla sul suo profilo che è @vagablonde.mom), che mi ha rappresentato una festa gioiosa, molto sentita da tutti, nessuno escluso, almeno per quella che è la sua esperienza, durante la quale i bambini non si travestono solo da personaggi mostruosi.
Le case, mi spiega, sono addobbate già da fine settembre (sul suo profilo potrete vedere la sua casa che è sul serio deliziosa) e i festeggiamenti iniziano già dalla sera del 30 ottobre con la mischief night durante la quale si fanno scherzi (blandi), si bussa alle porte per poi scappare ma è tutto abbastanza tranquillo. Ci sono case davvero spaventose, spesso mettono in scena anche degli spettacoli horror ma non nelle comunità dove ci sono molti bambini.
In generale, conclude “nessuno definisce Halloween come una festa che inneggia al demonio, è semplicemente un carnevale horror”. Questa atmosfera gioiosa, specie nei quartieri, mi è confermata anche da altri nostri concittadini che si trovano in USA, anche se qualcuno mi precisa che nella comunicazione scuola/famiglia, la scuola precisa che per i travestimenti la regola è “No swords, guns, or weapons” (“no spade, pistole, armi), dove il divieto riguarda non armi giocattolo, ma quelle vere, a testimonianza probabilmente di come il problema non sia Halloween ma altro.
Ritenendo di aver risposto al titolo, concludo con la domanda successiva: è conciliabile allora Halloween con la nostra tradizione cristiana cattolica? Vista l’evoluzione di questa festività direi proprio di sì. Se ci sono luoghi in cui essa assume tratti satanici, la mia, seppur limitata, ricerca non è riuscita a trovarli, quindi mi sentirei di dire che Halloween è soprattutto altro, la celebrazione di un periodo di passaggio che si lega a riti antichi fondendosi con la cristianità senza sbavature di sorta.