scritto da Pasquale Petrillo - 15 Febbraio 2019 13:51

Armando Lamberti, per Servalli sarà un valore aggiunto o la pietra dello scandalo?

L’ingresso in maggioranza e quindi in Giunta di Armando Lamberti sembra ormai cosa fatta. E’ solo questione di dettagli e poi ci sarà l’ufficializzazione. Non conosciamo ancora i termini dell’accordo che sarà pubblicamente sottoscritto nei prossimi giorni, ma da quello che è trapelato sembra possibile formulare alcune considerazioni di fondo.

A quanto è dato sapere, il professore Lamberti ha ottenuto un consistente aggiornamento del programma elettorale di Servalli, che è stato integrato in modo ampio e rilevante nei contenuti, anche in ragione del fatto che linee programmatiche dell’attuale Amministrazione, proposte all’elettorato metelliano nel 2015, sono molto deboli e generiche. D’altro canto, è assodato che il programma elettorale di questa Amministrazione comunale si segnala per la sua stitichezza progettuale e la sua approssimazione concettuale. In altre parole, si connota come qualcosa di molto copiato e pure male.

A quanto sembra, Lamberti e i suoi hanno ottenuto come garanzia per il loro ingresso in maggioranza il conseguimento di una serie di obiettivi e soprattutto la definizione di una road map, in pratica, uno scadenzario temporale circa gli impegni assunti.

Questo cosa significa? Vuol dire che il professore Lamberti ha cercato di tutelarsi definendo non solo gli obiettivi da conseguire, ma anche i tempi entro cui arrivare ai risultati. In pratica, ottenere impegni non generici, bensì puntuali.

In altre parole, il professore Lamberti abbracciando politicamente con grande coraggio Servalli non ha inteso però immolarsi a qualcosa di inutile e deleterio. Per dirla tutta, si è guardato bene dal suicidarsi politicamente, al contrario, ha scommesso su una inversione di tendenza di una Amministrazione finora rivelatasi piatta, pavida, priva di verve amministrativa e vivacità culturale, tendente a gestire, spesso anche male, l’esistente piuttosto che osare nell’immaginare e costruire il futuro.

Quella di Lamberti, per quello che si è capito, non avendo ancora contezza del documento politico posto alla base dell’accordo dopo due anni di trattative, è una sfida vera e propria. Gli auguriamo, non fosse altro per il bene della città, che la sua presenza in Giunta rappresenti per l’Amministrazione Servalli un cambio di passo, che da anni auspichiamo e soprattutto invochiamo. Insomma, passare dalla pochezza progettuale finora registrata ad una visione più articolata, coraggiosa e di ampio respiro. Noi continuiamo ad auspicare tutto ciò e a sperare che si cambi registro, anche nella convinzione che il dopo Servalli non necessariamente potrà risultare migliore di quello che ora lamentiamo.

Detto questo, una domanda sorge spontanea: ma il sindaco Servalli e i suoi guadagneranno qualcosa dall’apporto del professore Lamberti e della sua componente politica? Di sicuro sì. Non si conosce quale sia, in prospettiva, il peso elettorale che Lamberti e i suoi portano in dote a Servalli, di sicuro però il nostro assicurerà all’attuale maggioranza uno spessore culturale, un’esuberanza politica, una capacità progettuale, una visione strategica e una consistenza etica di prim’ordine, di cui il primo cittadino ha disperatamente bisogno al di là di qualsiasi apporto elettorale.

Insomma, Servalli è stato bravo a circondarsi di bravi ragazzi, e non ci riferiamo tanto e solo alla Giunta comunale, ma che purtroppo spesso splendono, compresi coloro che dirigono il Pd cavese, per la loro pochezza amministrativa, politica e culturale. In troppi casi, siamo al cospetto di mezze tacche politiche, alcuni persino senz’arte né parte, comparse assurte a ruoli di primo piano, ma buoni al più per essere modesti e forse non sempre validi gregari. Ora Servalli ha fortemente voluto, cercato e ottenuto l’appoggio organico di Lamberti: forse perché vede franare il terreno sotto i suoi piedi e nello stesso tempo avvicinarsi inesorabilmente il giudizio elettorale del 2020? Forse sì.

E ancora: basterà l’ingresso di Lamberti a dare una scossa ad un’Amministrazione composta da bravi figli e onesti lavoratori, ma senza particolari carismi? Chissà.

Oddio, c’è anche da dire che il professore Lamberti, per la sua autonomia di pensiero e la libertà di azione rispetto al mercimonio della politica spicciola, non è una personalità facile da gestire. E’, sotto molti aspetti, un cavallo di razza. In altri termini, è uno che, con quella connaturata moderazione ed equilibrio di scuola democristiana, di sicuro non si farà mettere in mano la parte da recitare, così come invece  è finora sistematicamente avvenuto con i supporter di Servalli. Per farla breve, non ci sembra affatto il tipo di rinunciare a dire la sua e se riterrà di dover rompere su questioni di principio di certo non si tirerà indietro.

Questo per dire che Lamberti potrebbe anche rivelarsi un boomerang  per il sindaco Servalli, il quale finora ha scelto scientemente i suoi collaboratori, a cominciare dalla Giunta, con alcune particolari caratteristiche, ovvero privilegiando quasi sempre la modestia, la subalternità, il grigiore. Adesso sembra proprio che Servalli cambi registro, almeno all’apparenza, mettendo al suo fianco una personalità energica, autonoma, perspicace. Il rischio è che Servalli possa alla lunga andare in sofferenza e così risultargli  in futuro indigesta la presenza di Lamberti. Insomma, una cosa è ritrovarsi a fianco un assessore umile e utile manovale della politica o un altro servizievole, silenzioso e accomodante, se non dei veri e propri ectoplasmi, altra cosa una personalità politica e culturale vigorosa, e pure troppo, come il nostro.

In conclusione, Armando Lamberti potrebbe rappresentare un notevole valore aggiunto per questa maggioranza asfittica e scolorita, ma dall’altro potrebbe anche rivelarsi come la pietra di scandalo di un’Amministrazione comunale incapace, anche suo malgrado, di mantenere gli impegni assunti.

Stiamo a vedere come evolveranno le cose, anche per dare una valutazione più compiuta dopo aver letto il documento politico-programmatico posto alla base dell’accordo tra Pd e il movimento politico civico “Cava di appartiene”.

Una cosa, però, appare certa: a scommettere su Lamberti è soprattutto Servalli. Tutto sta a capire se questo accordo politico sarà il definitivo inizio della fine, oppure un’inversione di tendenza per farsi agevolmente rieleggere primo cittadino.

Si accettano scommesse.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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