scritto da Redazione Ulisseonline - 16 Giugno 2022 18:23

Cava de’ Tirreni, Gennaro Pierri: “No disfida… no festa?”

Cava de' Tirreni, Gennaro Pierri: "No disfida… no festa?"

foto Angelo Tortorella

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Leggo che non si farà la disfida perché mancano fondi e la ATSC accusa il Comune… Il Comune risponde

Probabilmente qualcuno storcerà il naso rispetto a quanto sto per dire: ma i gruppi che fanno parte dell’ATSC in che modo sono stati presenti nella vita cittadina, come hanno animato la città, che contributo hanno dato a un turismo, alla promozione del nostro territorio? Che programma hanno preparato per “la festa” di Cava? Nada!

Festa qui a Cava non è la disfida ma il giovedì a Castello, la processione del Corpus Domini… poi vengono le altre feste!

Hanno mai pensato di partecipare in massa alla benedizione della sera del giovedì? Hanno preparato un calendario di iniziative da offrire in loco per fare di Cava un polo di attrazione turistico, culturale ed economico grazie anche al folklore?

Tutti chiedono soldi ma cosa offrono alla città in un momento di ripresa e che richiede iniziative, fantasia, coraggio?

Se il fine dell’ATSC si riduce solo a una gara di sparo allora penso che i soldi pubblici vadano utilizzati intelligentemente in altro modo.

prof. Gennaro Pierri

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

Una risposta a “Cava de’ Tirreni, Gennaro Pierri: “No disfida… no festa?””

  1. 16.06.2022 – By Nino Maiorino – Come non essere d’accordo col Prof. Pierri! I responsabili dell’ ATSC si fanno vivi, per il contributo, solo a inizio giugno, ma non hanno nessun peso sulla promozione della città, che non può essere affidata solo ai Trombonieri ed alla loro disfida, ma va inquadrata in un programma organico che comprenda numerose altre attività e che richiede un lavoro costante durante l’intero anno, col coinvolgimento di tutti i cittadini e specialmente degli imprenditori, che alla fine sono i maggiori fruitori della promozione; altrimenti il rilancio della città è pura utopia.

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