scritto da Pasquale Petrillo - 27 Novembre 2018 13:27

APPUNTI DI VIAGGIO L’Unione europea stretta nella morsa di un incerto futuro

Il governo gialloverde di fatto si è arreso all’Unione europea e sta provando a cambiare la manovra economica per ingraziarsi Bruxelles. Sia chiaro, vista la situazione dei mercati con l’impennata dello spread, d’altronde prevedibile, bene ha fatto il governo Conte a cercare un’intesa con l’Europa.

Il problema, in fondo, non è di sicuro la procedura di infrazione cui sarebbe sottoposto il nostro Paese, bensì la pressione dei mercati finanziari, visto il nostro spaventoso debito pubblico, che deve trovare dei compratori al miglior costo possibile per noi.

Certo, se si è deciso di arrivare ad un accordo con Juncker e soci, lo si poteva tentare anche prima di ingaggiare un braccio di ferro che ci è costato già lacrime e sangue. Insomma -se non c’era una sorta di piano b, in altre parole una via di uscita, come dire, una mossa a sorpresa per spiazzare l’Europa e i mercati- se questa doveva essere poi la conclusione, non era preferibile far meno casino?

Sul tappeto, tuttavia, restano ancora aperti tutti i temi di discussione.

Il primo, è che comunque non sarà facile trovare un punto di intesa e di equilibrio con la Commissione europea che, com’è probabile, punterà ad ottenere una resa senza condizione, o quasi, dell’Italia.

Il secondo, molto più importante, è che la questione politica sul presente e il futuro dell’Unione europea, e dell’euro in particolare, resta drammaticamente intatta.

Non a caso, le prossime elezioni europee potrebbero segnare un punto di non ritorno. Il sovranismo, in conclusione, non è affatto un’anomalia italiana e non è neanche un fenomeno passeggero, ma, quel che è peggio, non è per nulla campato in aria, contando diverse ragioni per affermarsi e diffondersi sempre più.

Questo per dire che l’Unione europea è fin d’ora, ma lo sarà ancor più a breve, stretta in una morsa, tra il rischio di disgregarsi da una parte e dall’altra la necessità di una profonda e radicale trasformazione, nel segno di una maggiore solidarietà politica ed economica tra gli stati membri.

Altro che lo spread…

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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