APPUNTI DI VIAGGIO L’Unione europea stretta nella morsa di un incerto futuro
Il governo gialloverde di fatto si è arreso all’Unione europea e sta provando a cambiare la manovra economica per ingraziarsi Bruxelles. Sia chiaro, vista la situazione dei mercati con l’impennata dello spread, d’altronde prevedibile, bene ha fatto il governo Conte a cercare un’intesa con l’Europa.
Il problema, in fondo, non è di sicuro la procedura di infrazione cui sarebbe sottoposto il nostro Paese, bensì la pressione dei mercati finanziari, visto il nostro spaventoso debito pubblico, che deve trovare dei compratori al miglior costo possibile per noi.
Certo, se si è deciso di arrivare ad un accordo con Juncker e soci, lo si poteva tentare anche prima di ingaggiare un braccio di ferro che ci è costato già lacrime e sangue. Insomma -se non c’era una sorta di piano b, in altre parole una via di uscita, come dire, una mossa a sorpresa per spiazzare l’Europa e i mercati- se questa doveva essere poi la conclusione, non era preferibile far meno casino?
Sul tappeto, tuttavia, restano ancora aperti tutti i temi di discussione.
Il primo, è che comunque non sarà facile trovare un punto di intesa e di equilibrio con la Commissione europea che, com’è probabile, punterà ad ottenere una resa senza condizione, o quasi, dell’Italia.
Il secondo, molto più importante, è che la questione politica sul presente e il futuro dell’Unione europea, e dell’euro in particolare, resta drammaticamente intatta.
Non a caso, le prossime elezioni europee potrebbero segnare un punto di non ritorno. Il sovranismo, in conclusione, non è affatto un’anomalia italiana e non è neanche un fenomeno passeggero, ma, quel che è peggio, non è per nulla campato in aria, contando diverse ragioni per affermarsi e diffondersi sempre più.
Questo per dire che l’Unione europea è fin d’ora, ma lo sarà ancor più a breve, stretta in una morsa, tra il rischio di disgregarsi da una parte e dall’altra la necessità di una profonda e radicale trasformazione, nel segno di una maggiore solidarietà politica ed economica tra gli stati membri.
Altro che lo spread…