scritto da Redazione Ulisseonline - 25 Novembre 2019 13:00

Salerno, domani il convegno “Autonomia differenziata: quali conseguenze per Scuola, Sanità ed Enti locali del Mezzogiorno?

 

L’Autonomia differenziata, che da qualche tempo è nel programma del governo, prima del Conte 1, ora in quello del Conte 2, scuote il nostro paese e tantissimi che temono che essa andrà a penalizzare le regioni più deboli, non solo la Campania e la Calabria, a vantaggio di quelle più ricche prevalentemente del nord, forti e organizzate come il Veneto, la Lombardia e l’Emilia-Romagna.

E non a caso i Governatori delle regioni deboli, con Vincenzo De Luca in testa, sono molto critici nei confronti di questo ulteriore strappo che si tenta di fare, mentre i Governatori delle Regioni economicamente forti, come il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, spingono per accelerare la discussione del disegno di legge già da tempo presentato.

Qualche tempo fa lo stesso Premier Conte è dovuto intervenire per tentare di calmare le acque che agitano la questione, e che hanno aggravato i malumori dell’una e dell’altra parte.

L’introduzione delle cosiddette autonomie differenziate contribuirebbe a creare ulteriori smagliature nel tessuto sociale di questo paese, già notevoli per il federalismo in atto, almeno per così com’è adesso. Qualche tempo fa il Governo Renzi tentò, tra le altre cose, di attenuarlo apportando alcune modifiche su questioni di interesse generale, come ad esempio la Sanità, purtroppo senza riuscirci.

Su questa spinosa questione il “Comitato Provinciale contro autonomia differenziata” ha organizzato, domani martedì 26 novembre, un importante convegno presso la redazione del Quotidiano del Sud, al quale parteciperanno il professor Massimo Villone, professore emerito di Diritto Costituzionale e promotore del Coordinamento Nazionale contro qualsiasi ipotesi di autonomia differenziata, dal titolo “Autonomia differenziata: quali conseguenze per Scuola, Sanità ed Enti locali del Mezzogiorno?”.

Interverranno anche Stefano Greco del coordinamento provvisorio “No all’Autonomia Differenziata”, Salvatore Raimondi del Tribunale dei Diritti del Malato di Salerno, Dina Balsamo insegnante, Gianpaolo Lambiase consigliere comunale di “Salerno di Tutti”.

Modererà l’incontro Andrea Manzi direttore di Salerno Sera.

A seguito dell’appello già lanciato lo scorso 22 luglio dall’associazione Memoria in Movimento, si è costituito a Salerno un coordinamento provvisorio provinciale, aperto a tutti (singoli, gruppi, associazioni, partiti politici, forze sindacali confederali e di categoria, ecc.) contro le ipotesi di riconoscimento di un’Autonomia differenziata richiesta, ai sensi dell’art. 116 terzo comma della Costituzione, da diverse regioni, in particolare Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

Secondo quest’articolo e al successivo, art. 117 terzo comma, l’ambito delle materie nelle quali possono essere riconosciute tali forme ulteriori di autonomia concerne: rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni; commercio con l’estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione dell’istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; previdenza complementare e integrativa; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.

Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.

Per il Comitato è forte la preoccupazione che l’ulteriore autonimia sgretoli maggiormente l’unità d’Italia e sia in grado di distruggere la legislazione statale in materia di diritti, duramente conquistati attraverso le lotte operaie e studentesche degli anni ’70.

Secondo gli organizzatori l rischio è che questa forma di autonomia avrà un impatto devastante sulle Regioni del Mezzogiorno, che già oggi soffrono per i mancati investimenti dello Stato, soprattutto riguardo alle infrastrutture e alla spesa storica per la sanità: per essi l’Italia è un’unica identità statale e tale deve rimanere.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

Una risposta a “Salerno, domani il convegno “Autonomia differenziata: quali conseguenze per Scuola, Sanità ed Enti locali del Mezzogiorno?”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.