scritto da Nino Maiorino - 21 Settembre 2021 18:59

Servalli, Sindaco mio, che brutta fine!

Non so se posso chiamarti ancora così, visto, che dopo le bastonate che ti stanno arrivando da tutti i punti cardinali della città, non so se riuscirai a reggere alla gragnuola di uppercut e, stretto alle corde, riuscirai a reagire per non finire disteso sul tappeto.

In verità, ti dirò che personalmente ti ho sostenuto, qualcuno addirittura mi ha accusato di essere il tuo occulto “endorser”, cosa assolutamente non vera.

Devo dirti, ora, che quello che è capitato mi dispiace, principalmente per la città, ma anche per te stesso, perché mai avrei potuto immaginare che la tua amministrazione fosse “finita così…” come ha detto il mio megadirettore Petrillo, citando la canzone di Iva Zanicchi.

Consentimi di dirti che sono rimasto deluso e sconcertato da ciò che è emerso; personalmente ti ho considerato, e ti considero, una persona per bene, ma questo non giustifica ciò che è accaduto: paradossalmente sarebbe stato meglio che tu fossi stato meno “perbene” e più utile alla città, non ci si deve scandalizzare per gli interessi convergenti, purché da essi derivino benefici per tutti.

Comunque, se tanto mi dà tanto, penso proprio che tu ti stia avviando verso un strada senza uscita, e non posso non essere d’accordo con quanti sollecitano le tue dimissioni: certamente faresti una decorosa uscita di scena.

Perché credo che tu non possa più illuderti di essere il domatore che riuscirà a tenere a bada ancora a lungo le belve che ti assediano, e che, da quanto risulta dai conti che tu hai presentato, certamente non hanno torto.

E se pure gli Organi di controllo dell’amministrazione chiedono chiarezza, vuol dire che non sono infondate le voci del dissesto se è vero, com’è vero, che le opposizioni hanno inviato una lettera ai Revisori dei Conti, chiedendo conto e ragione di come stanno effettivamente le cose: ed è davvero strano che questi “Revisori”, il cui ruolo è quello di controllare i conti, si siano lasciati sfuggire, come sembra, tante cose.

Infatti, i compiti attribuiti ai Revisori dei conti vanno ben oltre quello, tradizionale, di attestazione della corrispondenza del rendiconto alle risultanze contabili, comprendendo anche la collaborazione con l’attività del consiglio comunale, rispetto al quale la funzione dei Revisori muta di volta in volta in relazione alle circostanze.

Che il debito globale della tua amministrazione sia giunto al notevole importo di 40.milioni di euro, un milione in più o in meno non fa molta differenza (altro che la tanto reclamizzata “spending review”), oramai è un dato acclarato: la differenza sta nel fatto che certamente non hai potuto giungere a tanto nell’ultimo anno, il che sta a significare che nel tuo primo quinquennio qualcuno aveva l’abitudine di nascondere la polvere sotto il tappeto, e questo è un fatto di una gravità estrema, per tutti, per i cittadini che si sono trovati sul groppone un deficit con un programma di risanamento “lacrime e sangue”, ma pure per te che certamente dovrai dare conto alla Magistratura contabile: con la quale, lo sai bene, c’è poco da scherzare, perché in Italia è una delle poche cose che funzionano.

Né puoi dire che l’ammanco non è così consistente, giacché  tu stesso hai confermato le gestione deficitaria, tentando di correre ai ripari con “correttivi” che risultano essere un vero e proprio salasso per tutti i cittadini, e non te n’è scappata una di categorie: dalle tariffe dei parcheggi alle cerimonie nuziali fino ai riti funebri; e pure volendo sorvolare su questi due ultimi aspetti, visto che qualche centinaia di euro in più per sposarsi o per andare al cimitero non cambiano la vita di nessuno in relazione alle ingenti spese che già si affrontano per l’una e per l’altra cosa, certamente sono onerosissimi gli altri aumenti escogitati: Piano sosta, Impianti sportivi, Asili nido, Mensa e trasporto scolastico, Concorsi in corso, ricadute sul Personale comunale, “ritocco” di tasse e tributi, e chiedo scusa ai lettori se qualcosa è sfuggito.

D’altronde, se è vero quanto denuncia l’opposizione, e cioè che la spesa del personale è al 40,26% mentre dovrebbe essere massimo al 27%, e che anche questo ha contribuito al disastro, c’è veramente poco da dire: mi chiedo quanto abbiano contribuito i famosi “premi di produttività”, in un settore come quello pubblico, nel quale la produttività è solo un miraggio, un benefit finalizzato esclusivamente ad aumentare le retribuzioni.

Ora che è scoppiato il bubbone, penso che avessero ragione i giudizi critici di tanti, che già nel precedente quinquennio punzecchiavano te e i tuoi collaboratori come “amministrazione di bravi ragazzi”: bravi ragazzi un corno se hanno portato a questa conclusione, e che tante volte, con interventi a dir poco strampalati, hanno ancora di più minato la tua immagine e credibilità, e che ora tacciono con la coda tra le gambe.

Io non so come te ne uscirai, visto che ormai stai raschiando il fondo del barile.

Comunque la situazione è molto fluida e la parola decisiva sarà la seduta del Consiglio comunale, già slittata alla fine di questo mese, e non è certo che non sarà ulteriormente spostata.

Frattanto anche la proposta proveniente da una parte dell’opposizione, meritevole di apprezzamento, di azzerare l’attuale Giunta e comporne una di “salute pubblica”, non sembra una strada percorribile proprio perché altra parte oppositiva non la voterebbe mai; e sono certo che, purtroppo, pure se dovesse essere accettata da tutti, certamente troverebbe in te un ostacolo.

Staremo alla finestra ad osservare, ma non posso che concludere con una frase che dimostra tutta la mia delusione: che brutta fine!

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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