I cittadini-contribuenti cavesi? Cornuti e mazziati… E’ loro la colpa dei debiti del Comune
I cittadini-contribuenti cavesi? Cornuti e mazziati... E' loro la colpa dei debiti del Comune
Dall’ultima seduta del Consiglio comunale, tenuta ieri, abbiamo finalmente appreso di chi sia la responsabilità del debito accumulato dal Comune di Cava de’ Tirreni.
I primi responsabili, parola del sindaco Servalli, sono i cittadini cavesi, che non hanno pagate le tasse. Gli altri responsabili, parola del consigliere Barbuti e del presidente Salsano, sono i dirigenti comunali (non si è capito se tutti, solo qualcuno o a parte qualcuno). A quanto pare, a fronte dei loro lauti stipendi, non fanno in pieno il loro dovere.
Finalmente, abbiamo trovato i colpevoli di questo disastro finanziario. Sono da assolvere così, senza colpa alcuna, i nostri amministratori comunali, a cominciare dal sindaco Servalli.
Qual è la morale per i cittadini-contribuenti cavesi, almeno quelli onesti che rappresentano la stragrande maggioranza? E’ semplice: cornuti e mazziati.
La verità, ovviamente, è un’altra.
Sì, perché i nostri amministratori comunali, Sindaco in primis, al Comune vanno a prendersi il caffè e a passare la giornata? In questi sette anni mai si sono accorti dell’accumularsi di milioni di residui attivi?
Nessuno si è preoccupato di riscuoterli? Ma sono tutti davvero esigibili o, come spesso accade, la gran parte sono ormai crediti inesigibili per un insieme di motivi? E che, tuttavia, continuano ad essere messi in bilancio?
Veniamo ai dirigenti, i quali senz’altro ricevono lauti stipendi a fronte di non poche responsabilità di gestione. Se davvero, in tutto o in parte, non hanno fatto il loro dovere, c’è da chiedersi: ma il sindaco Servalli e la sua Giunta, in questi sette anni dove stavano?
Possibile mai, se ciò risponde al vero, che non si siano mai accorti che questi dirigenti abbiano battuta la fiacca e non hanno fatto il proprio dovere? E qualora se ne siano accorti, perché non hanno preso dei provvedimenti, anche drastici?
D’altra parte, ci chiediamo: ma questi non sono gli stessi dirigenti che annualmente sono oggetto di misurazione e valutazione degli obiettivi conseguiti, la cosiddetta performance, che dà luogo ad una retribuzione di risultato? Questi dirigenti premiati e ben pagati sono sempre loro o invece sono i loro avatar quelli che non fanno bene il loro lavoro, producendo buchi nel bilancio?
In ogni caso, dar la colpa ai dirigente è troppo comodo. Sa di scaricabarile. Ha il pessimo sapore dell’auto-assoluzione da parte della politica.
La verità, al contrario, è che ciò è la riprova di come la politica, questi nostri amministratori comunali, non siano all’altezza del loro ruolo. Incapaci come sono di controllare, vigilare, governare con autorevolezza la complessa macchina comunale.
Che poi questi dirigenti comunali, o alcuni di loro, possano avere delle responsabilità, di sicuro è possibile.
I cittadini vorrebbero però accuse circostanziate, senza sparare nel mucchio, alla cieca. E soprattutto, se ci sono responsabilità vere ed accertate, dei provvedimenti consequenziali tanto duri quanto esemplari.
Vedremo, nei prossimi mesi, se davvero si arriverà ad un piano di riequilibrio. Non sarà facile, con queste premesse.
Lo ha spiegato, con molto acume e senza fare sconti, il consigliere di opposizione Marcello Murolo. Ha chiesto, innanzi tutto, un’operazione di verità. In altri termini, Servalli e i suoi devono spiegare in modo chiaro ed onesto come siamo arrivati sull’orlo del baratro. Insomma, spiegare alla città le vere ragioni di questo disastro finanziario.
E a manifestare forti dubbi in proposito è anche il presidente del Consiglio comunale Adolfo Salsano, il quale, senza peli sulla lingua, chiede un cambio di passo.
Ciò è auspicabile, ma non riteniamo affatto che questo avverrà. Quella di Salsano è un’aspettativa legittima, ma riteniamo andrà delusa. Con questo Sindaco, innanzi tutto, ma anche con questa Giunta e più ancora con questa maggioranza, non c’è speranza alcuna.
“Con gli stessi metodi e con le stesse persone è possibile il cambio di passo? E’ politicamente pensabile che chi ha responsabilità nella creazione di questa situazione possa gestire anche la fase di salvataggio del Comune con l’individuazione di quelle scelte strategiche necessariamente coraggiose?”, ha affermato nel suo intervento consiliare Marcello Murolo.
Sottoscriviamo in pieno. Questa è l’amara verità, al di là dei debiti e dei sacrifici che saremo chiamati a fare, come cittadini-contribuenti cavesi, per risanare i conti del nostro Comune.