scritto da Nino Maiorino - 06 Novembre 2020 09:28

Covid, più controlli per evitare assembramenti

foto Angelo Tortorella

Con piacere ho constatato che finalmente il sindaco Servalli sembra aver riacquistato la grinta e il primo suo deciso intervento è stata la ordinanza n. 373 del 2 novembre scorso, con la quale ha confinato la piccola zona nei paraggi di Via Sorrentino, dove c’è l’Ufficio Postale centrale, consentendo solo il transito delle persone e non la sosta.

D’altronde lo stesso nuovo Dpcm del 4 novembre espressamente lo prevede all’art. 1-co.4.

La motivazione ufficiale è quella di contenere il Covid-19, proibendo l’intrattenimento in strada in Via Sorrentino, Via Angiporto del Castello, Via G. Verdi, Via D. Alighieri, Via N. Caputo, Via Mafalda di Savoia, fatta eccezione per coloro che sono in attesa di accedere agli uffici e servizi pubblici; è importante soffermarsi su questa precisa terminologia che sta a significare che possono trattenersi in strada non solo coloro che debbono accedere all’Ufficio Postale, ma anche coloro che devono andare al bar, al supermercato, agli esercizi commerciali, dal fruttivendolo, eccetera.

Ma i bene informati sostengono che tale provvedimento, con la motivazione ufficiale di arginare la diffusione del contagio, abbia anche un altro scopo, quello di evitare che in quella zona si svolgano operazioni di dubbia legalità; sembra, infatti, che gli stessi residenti abbiano segnalato, più volte, che specialmente nelle ore serali e notturne, nelle stradine laterali si verifichino “strani” traffici legati allo spaccio di sostanze stupefacenti in quanto piccoli spacciatori incontrano coloro che hanno necessità di rifornirsi; questo non potrà più avvenire con l’entrata in vigore, il 6 novembre, dell’ultimo Dpcm, che impone la chiusura di tutto dalle ore 18 fino alle ore 5 del giorno successivo: art. 9-gg) del Dpcm.

Comunque, il Sindaco sembra aver voluto prendere due piccioni con una fava, e bene ha fatto.

Ma il provvedimento ha suscitato la mia perplessità per la esiguità della zona in quanto entrambe le cose, contrasto alla diffusione del virus e al piccolo commercio di sostanze stupefacenti, non si vede perché limitarlo alla sola Via Sorrentino e stradine limitrofe, visto che i due fenomeni notoriamente sono estesi a gran parte del “Borgo grande”, di storica tradizione e così definito anche dal sito del Comune, che lo circoscrive tra Piazza Nicotera, dalle Basiliche di San Francesco e della Madonna dell’Olmo, e comprende Corso Umberto I, Via Bernardo Quaranta, Via C. Avallone, Via F. Parisi, Via O. Galione, Via della Repubblica, Via A. Balzico, Piazza Vittorio Emanuele, Piazza Abbro, Via P. Atenolfi, Via A. Diaz, Via Sorrentino, Via G. Accarino, Via Montefusco, Viale Garibaldi, Via U. Mandoli e Via A. Lamberti.

Quindi, è una bella fetta del centro cittadino nella quale sono concentrati numerosissimi esercizi commerciali, ristoranti, pizzerie, rosticcerie, paninoteche, bar, eccetera, che pure inducono a soste a tutte le ore del giorno; ora, in base al nuovo Dpcm, per i bar e la ristorazione, dalle ore 18 in avanti questo non potrà più avvenire, ma in questa ampia zona centrale gli assembramenti si verificano a tutte le ore del giorno; qualche giorno fa, complice la bella giornata, persino intorno alla fontana dei delfini, in Piazza Duomo, c’era un incredibile raggruppamento di persone che, senza alcuna protezione, beatamente prendevano il sole.

Ed è oramai una abitudine consolidata che durante la giornata pure dinanzi ai numerosi bar si assembrino in tanti che si trattengono a fare colazione o a chiacchierare senza distanziamento e protezione. E se qualcuno si avvicinava per farlo notare, rischia pure di essere insolentito.

Su questo aspetto il nuovo Dpcm del 4 novembre non sembra sorvolare, il problema esiste e il sindaco Servalli lo sa bene; quindi se il suo scopo è di evitare assembramenti, penso che la sua ordinanza vada estesa anche ad altre strade del Borgo grande.

Certamente non è facile distinguere tra chi è fermo in attesa di entrare in un negozio da chi fa shopping, o intrattenimento, ma ritengo che all’occhio vigile delle Forze dell’ordine questo non sfugga.

Comunque la ordinanza adottata dal Sindaco, così com’è fatta, sembra discriminatoria e penalizzante solo per alcuni esercizi commerciali e questo a mio avviso è censurabile; spero quindi che il Sindaco ci rifletta e magari la modifichi prima della riunione del Consiglio comunale fissata per martedì 10 novembre prossimo: certamente si attribuirebbe, così, un notevole merito.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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