scritto da Pasquale Petrillo - 10 Settembre 2019 10:53

Cava, la Festa della Madonna dell’Olmo e i mendicanti di senso

foto Antonio Carrano

“Anche la persona che non è credente o non è praticante si riconosce nella Festa patronale, perché è un collante sociale, è un elemento che ha contribuito a creare la storia di una comunità e che non si può dimenticare. Il passato, infatti, non si può dimenticare: senza radici si avverte un senso di spaesamento e, del resto, è di tutta evidenza che non si può costruire il futuro senza passato. Senza la conoscenza del passato, senza uno sguardo sulla realtà che provenga loro dal passato, le nuove generazioni crescono senza riferimenti, senza una consapevolezza del proprio destino comunitario, senza coinvolgimento in un contesto che sembrerà estraneo. Ed è per questo che siamo mendicanti di senso”.

Questa significativa e pregnante dichiarazione di Armando Lamberti, attuale vice sindaco metelliano nonché assessore alla cultura, danno l’esatta e profonda dimensione religiosa, storica ed identitaria della festa patronale della Madonna dell’Olmo.

Eppure questa festa, quantunque intimamente connessa alla spiritualità e alla tradizione religiosa dei cavesi, da diversi anni vive una situazione di difficoltà, per troppi versi ogni anno stenta ad essere realizzata. Tutto sommato, anche se è paradossale, sembra essere diventata la cenerentola delle feste patronali. A parte quelle folcloristiche, le feste parrocchiali sembrano avere una vitalità, una forza realizzativa, una incidenza molto più rilevante. Fatto sta che questa festa patronale riesce a sopravvivere soprattutto e per fortuna grazie all’intervento e al sostegno dell’Amministrazione comunale.

Quest’anno, in particolare, la festa ha trovato il suo principale sostenitore proprio nel vicesindaco Lamberti che, insieme con l’intero esecutivo municipale, si è fatto in quattro per dare la giusta importanza e dignità alla prima delle feste religiose cavesi.

In altre parole e ad onor del vero, un mezzo miracolo o quasi. Con il risultato di aver messo su un programma civile rientrante in un progetto culturale. In altre parole, un modo per sviluppare nel tempo una programmazione degna di questo nome. In ciò, va evidenziato come sia la prima volta che viene definito un tema quale filo conduttore di tutte le manifestazioni artistiche e di approfondimento su temi riguardanti le sfide dei tempi che viviamo.

Certo, tutto è perfettibile, per carità, ma almeno si parla di qualcosa di concreto e non di aria fritta. Lasciano perciò il tempo che trovano le pur legittime critiche sui vari eventi del programma dei festeggiamenti civili.

Si poteva fare di più? Come no, senz’altro che sì. E speriamo che negli anni a venire ci sia una migliore programmazione della festa. Sta di fatto che per fare meglio occorrono tempo e danaro, quello che è mancato in tutta onestà al vicesindaco Lamberti il quale, peraltro, preso dall’ardore di fare del suo meglio per onorare con adeguati festeggiamenti la Santa Patrona, ha avuto persino un malore per il troppo stress accumulato.

Per il resto che dire? Forse, nel segno dell’umiltà, una partecipazione più attiva di ciascun cavese di sicuro aiuterebbe la festa patronale metelliana ad avere il suo giusto splendore. Di sicuro, se in generale partecipassimo con maggiore attenzione alla vita civile, sociale e politica della città, ci guadagneremmo un po’ tutti risultando così, come ci ha ricordato Armando Lamberti, meno mendicanti di senso, trovando ciascuno di noi lo scopo in una diffusa ed articolata identità civica e solidale. E forse sarebbe anche il modo migliore per evitare di scrivere cattiverie ed idiozie sui social.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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