Cava de’ Tirreni, l’opposizione dal Prefetto e Servalli vada a casa: ha già fatto troppi danni
Il nostro Comune va bonificato. Vanno ripristinate la legalità e la correttezza amministrativa. C'è esigenza di certezze, chiarezza e trasparenza. Da qui, la necessità di un'autorità esterna all'Ente comunale e non politica, che con competenza e terzietà metta ordine e faccia pulizia

Il sindaco Servalli, sull’ammanco registrato nelle casse comunali, propone oggi in un post sui social una delle sue solite narrazioni surreali e irritanti.
In effetti, ad essere violentata è la verità dei fatti: per ora e in attesa di ulteriori accertamenti contabili, si parla di due milioni di euro, non propriamente di bruscolini, spariti non si sa dove e perché. Non si ha contezza di quanti siano i responsabili di questi mandati di pagamenti irregolari. E’ da accertare se ci siano complicità più o meno estese. Così come interessate e volute negligenze nella macchina comunale, ma finanche a livello politico. In ultimo, è evidente che è venuta meno o comunque è stata carente l’attività di controllo e vigilanza ai diversi livelli di responsabilità. Insomma, al momento si è accertata l’irregolarità di ben 94 mandati di pagamento, non di uno e neanche di una decina che, abbastanza comprensibilmente, potevano anche eventualmente sfuggire ad una verifica di routine.
Il Sindaco ha oggi la protervia di attaccare i consiglieri comunali di opposizione che si sono rivolti al Prefetto, accusandoli di sciacallaggio politico. E di aver prospettato una “ricostruzione tecnico contabile priva di oggettivo riscontro, superficiale e artatamente tesa a configurare catastrofiche conseguenze, ad oggi non immaginabili”.
Davvero!? Dopo quello che è accaduto Servalli si azzarda persino nel voler dare delle lezioncine? La decenza imporrebbe se non il silenzio quantomeno l’umiltà e l’avvedutezza. E poi, parla di conseguenze non immaginabili? Noi, piuttosto che immaginare, temiamo che questi due milioni, come gli altri che costituiscono il debito del Comune, li dovranno pagare i contribuenti cavesi. Cioè noi.
D’altro canto, i cavesi ne vengono dal “morto”. Forse che il piano pluriennale di riequilibrio finanziario sia stato finora una piacevole passeggiata per le tasche dei cavesi? Forse che nel frattempo i contribuenti cavesi -siano essi famiglie, imprese, esercenti, professionisti, associazioni- non abbiano già da qualche anno subito il saccheggio dei loro portafogli? Non è che sia un’invenzione l’aumento al massimo dell’aliquota comunale per l’addizionale Irpef. Per non parlare poi dell’aumento spropositato e generalizzato delle tariffe comunali. Dall’impiantistica sportiva all’asilo nido, dai parcheggi all’utilizzo strutture comunali.
Il nostro primo cittadino ha addirittura il coraggio di menare vanto nell’aver scoperto l’ammanco e averlo denunciato. Ci mancherebbe che non l’avesse fatto. Tutto quello che al riguardo ha fatto, e sta ponendo in essere in quest’ultimo mese, è un atto dovuto. Non è certo un titolo di merito. C’è piuttosto da chiedergli: ma lui, mentre dal 2021 ad oggi si verificavano queste irregolarità, dove stava? E l’assessore al ramo? E gli altri organi di controllo comunale? Questo dovrebbe spiegare ai cittadini, a cominciare da quelli che l’hanno votato e dato fiducia, piuttosto che dare addosso a chi oggi, legittimamente, chiede chiarezza su una vicenda grave e oscura.
Servalli poi spiega di aver nominato “un legale esterno per la tutela degli interessi della collettività e si sta orientando per avvalersi di una figura professionale, con competenze specifiche e di alto profilo, al fine di supportare l’attività di ricostruzione di quanto accaduto”. Tirando le somme, non solo ci saranno un bel po’ di altro danaro pubblico da spendere, ma appare evidente che lo stesso Sindaco, anche se afferma il contrario, non ripone più una totale fiducia nella struttura comunale, tant’è che pensa di avvalersi di un tecnico esterno per la ricostruzione dei fatti.
Pretenzioso, infine, è il passaggio in cui Servalli sostiene che “l’Ente è in condizione di redigere il prossimo ed imminente Bilancio di Previsione ed è perfettamente in grado di rispettare tutti gli impegni assunti”. Sarà davvero così? I consiglieri di maggioranza voteranno un bilancio i cui dati contabili sono inquinati da irregolarità ancora in via di accertamento e, quindi, di quantificazione?
Mah, vedremo. Qualche dubbio è più che lecito.
Per questo, a nostro avviso, fa bene l’opposizione ad appellarsi al Prefetto. Il nostro Comune va bonificato. Vanno ripristinate la legalità e la correttezza amministrativa. C’è esigenza di certezze, chiarezza e trasparenza. Da qui, la necessità di un’autorità esterna all’Ente comunale e non politica, che con competenza e terzietà metta ordine e faccia pulizia.
Servalli stia sereno. Vada a casa. Ha già fatto troppi danni alla città.