scritto da Pasquale Petrillo - 26 Gennaio 2025 13:49

Cava de’ Tirreni, la lezione di politica e buona amministrazione di Marisa Annunziata

Ha sviluppato, con il cuore e la competenza, un ragionamento politico seguendo il filo conduttore delle domande. Tuttavia, i protagonisti della politica cittadina farebbero bene a tenere bene in mente le sue valutazioni. Per una questione di buon senso oltre che di convenienza

cava
foto Angelo Tortorella

Non è facile da commentare l’intervista a Marisa Annunziata pubblicata oggi dal nostro giornale. Non perché sia avara di spunti di riflessione. Tutt’altro. E’ talmente corposa e stimolante che riesce davvero arduo selezionare i troppi passaggi su cui porre l’attenzione.

Cominciamo con evidenziare che Marisa Annunziata è molto accorta e misurata nelle sue valutazioni, ma ciò non le impedisce di esprimere considerazioni molto nette e inequivocabili. Lo fa con garbo, ma con estrema chiarezza e decisione. Alla fine, snocciola una serie di suggerimenti su cui gli attori della politica metelliana, a cominciare dai partiti, farebbero bene a farne tesoro.

E’ un’indicazione puntuale, ad esempio, quella della necessità di “una guida autorevole e capace di affrontare e superare le criticità esistenti”. Insomma, servirà di sicuro una squadra, un team di persone competenti e qualificate al governo della città, così come l’autorevolezza di chi sarà chiamato a dirigere l’intera orchestra.

E’ altrettanto preciso il suggerimento sul fatto che amministrare richiede “grandi capacità, abnegazione, determinazione e rinunce personali perché il successo elettorale non lo si raggiunge con l’elezione, ma solo all’esito del percorso consiliare e della verifica dei risultati raggiunti, se positivi e soddisfacenti”. Questo non solo per sottolineare la fatica e i sacrifici che richiede l’attività politico-amministrativa, ma anche per affermare un concetto che spesso la politica locale volutamente dimentica. Vale a dire che occorre attrezzarsi non tanto o quantomeno non solo per vincere le elezioni, ma soprattutto per ben governare.

E’ un avvertimento assai categorico, poi, quello sulla propria scelta di non “votare sulla base dell’appartenenza politica del candidato”. In altri termini, in una sistema di elezione diretta, come quella del sindaco, conta molto il voto di opinione rispetto a quello di appartenenza.

Non meno significativo il consiglio alla politica di dare “spazio ai giovani motivati e competenti”.

Non è da sottovalutare, infine, una considerazione contenuta in un altro passaggio dell’intervista. E’ quello in cui l’Annunziata afferma di ritenere “che la politica, nel senso partitico del termine, non abbia più da sola la forza di governare i processi che rendono effettiva e concreta la crescita e lo sviluppo delle comunità locali”. Da qui l’invito alla politica e alla società civile a trovare “una sana osmosi possa creare le condizioni per una efficace amministrazione”.

Detto ciò, non possiamo non dare il giusto risalto sull’indicazione delle priorità programmatiche: welfare, sicurezza, cultura, rigenerazione urbana, ridare slancio al commercio e all’artigianato.

In conclusione, Marisa Annunziata ha dato, nelle poche battute dell’intervista, una lezione di strategia politica e di buona amministrazione. Sia chiaro, non era questa la sua intenzione. Ha solo sviluppato, con il cuore e la competenza, un ragionamento politico seguendo il filo conduttore delle domande. Tuttavia, a nostro avviso, i protagonisti della politica cittadina farebbero bene a tenere bene in mente le sue valutazioni. Per una questione di buon senso, oltre che di convenienza.

Con l’auspicio che personalità di spessore e di esperienza come Marisa Annunziata, e di altre come lei, diano nel prossimo futuro una mano concreta alla città. E che la politica cittadina, i partiti, gli schieramenti, si aprano alla società civile e si arricchiscano del suo contributo di idee e professionalità.

 

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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