Cava de’ Tirreni, domani il Consiglio sul bilancio: siamo alla sfida dell’O.K. Corral?
Domani pomeriggio si terrà la seduta del Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo 2020 e quello previsionale 2021-23.
Non siamo alla sfida dell’O.K. Corral, ma c’è molto attesa sulla tenuta della maggioranza dopo i pareri sfavorevoli sia al bilancio di previsione che al piano di rientro espressi dai Revisori dei Conti.
L’impressione è che la maggioranza voterà compatta e supererà questo scoglio non indifferente. Certo, i consiglieri comunali hanno di che preoccuparsi. I conti del Comune sono quelli che sono, ma più di ogni altra cosa preoccupano i pareri negativi dei Revisori. Una vera e propria tegola caduta sulla loro testa.
Le responsabilità contabili, infatti, sono un’eventualità molto temibile. La giustizia contabile è molto meno appariscente di quella penale, ma la Corte dei Conti quando si muove difficilmente molla la presa.
E’ comprensibile, quindi, che a quanto si mormora alcuni assessori e consiglieri di maggioranza siano in questi giorni corsi ad aumentare i premi assicurativi. Ammesso che questo sia sufficiente ad evitare guai con i giudici contabili.
Insomma, i consiglieri comunali di maggioranza hanno davanti a loro un compito assai gravoso. Sono chiamati a prendere decisioni difficili e rischiose. Dovranno avere coraggio, forse addirittura essere temerari.
Nessuno di loro, quando si sono candidati, poteva lontanamente immaginare di trovarsi in un simile frangente. Per questo, quale che sia la loro decisione, vanno rispettati.
Certo, se la maggioranza, come crediamo, supererà questa prova, di sicuro sarà più forte politicamente.
Sarà, però, una vittoria di Pirro. La guerra per mettere in ordine i conti del Comune continuerà e non è detto che non possano esserci passaggi ancora più delicati nell’immediato futuro. Anzi, è pressoché sicuro che ci saranno.
Insomma, il calvario per questa Amministrazione comunale non sarà di breve durata. E non sarà facile reggere neanche da un punto di vista emotivo.
D’altro canto, lo si vede in questi giorni, in cui a cominciare dal sindaco Servalli vengono segnali sconcertanti. E’ evidente, e anche comprensibile, la sindrome dell’accerchiamento. Dappertutto si vedono nemici e traditori. E gli avversari elevati al rango di persecutori ed odiatori.
L’ultimo post sui social del sindaco Servalli sembra indubbiamente dettato da quella che potremmo definire “disperazione politica”. E’ quello in cui annuncia di aver denunciato “una serie di soggetti” che lo accusano di aver provocato 40 milioni di debiti.
Suvvia, ma il sindaco Servalli dice davvero? Ve lo immaginate che per questo motivo dovranno essere portati in tribunale i libri contabili del Comune?
Che bello, se fosse così! Ne vedremmo di tutti i colori. E davvero saranno… numeri. Si discuterà così nelle aule della giustizia dei bilanci e dei debiti del nostro Comune, ma anche di sprechi, spese inutili e magari allegre. Insomma, di tutto e di più. Se mai accadrà, sarà l’apoteosi della radiografia contabile di un Comune.
Nella speranza, ovviamente, che di questo si discuta per davvero nelle aule di giustizia ordinaria e non di quella contabile. Questo, d’altro canto, è l’augurio sincero che formuliamo ai nostri amministratori.
Ad ogni modo, sui bilanci passati del nostro Comune ho un ricordo abbastanza recente che vorrei pubblicamente condividere con il sindaco Servalli.
L’ultimo bilancio consuntivo del sindaco Gravagnuolo, con il quale l’attuale sindaco Servalli era assessore e non potrà per questo non ricordare, fu licenziato a pieni voti. I dieci parametri di allora sulla qualità del bilancio furono infatti centrati in pieno.
L’ultimo bilancio consuntivo, quello del 2020, approvato dalla Giunta Servalli e che domani dovrà essere votato dal Consiglio, se non erro ha conseguito solo la metà, ovvero 4 su 8, dei parametri stabiliti, tant’è da far risultare il nostro Comune strutturalmente deficitario.
Questo per dire che, almeno fino all’era Gravagnuolo, i conti comunali erano in ordine. Non credo di sbagliarmi e se ho ricordato male invito l’ex sindaco Gravagnuolo a smentirmi o quantomeno a precisare.
Un’ultima annotazione.
Nello stesso post, il sindaco Servalli spiega che suo malgrado, “su forte spinta di alcuni legali” è “stato costretto a tale iniziativa”.
In altre parole, lo hanno costretto a denunciare.
Ineffabile.
Mi fermo qui. Lascio ai lettori gli eventuali commenti. Con la preghiera di esprimerli sì con sincerità, ma in modo sommesso e garbato. In altre parole, senza lasciarsi prendere dall’ira e dalla maleducazione.