scritto da Pasquale Petrillo - 06 Giugno 2023 11:34

Cava de’ Tirreni, è scomparso Alfredo Messina

Non era un politico, è vero. Questo era un suo limite, la sua debolezza, ma anche la sua virtù, il suo punto di forza. Fosse stato un politico

foto Costantino Pilò

Alfredo Messina non è più. Si è spento questa notte quello che è stato in assoluto tra migliori sindaci avuti dalla nostra città nel dopo Abbro.

Non era un politico, è vero. Questo era un suo limite, la sua debolezza, ma anche la sua virtù, il suo punto di forza. Fosse stato un politico sarebbe di sicuro riuscito a restare sindaco per l’intera consiliatura ed anche a farsi rieleggere. Non andò così. Prendeva le cose di petto. Non era il tipo cui piaceva galleggiare. Amava tirare diritto. Quando si convinceva di qualcosa non tergiversava. Intollerante? No, tutt’altro, semplicemente deciso, determinato.

Alfredo Messina fu sindaco di Cava de’ Tirreni dal 2001 al 2005. Quella di Messina, come questo giornale ha già avuto modo di evidenziare, fu un’esperienza sindacale molto intensa, ma assai convulsa e travagliata politicamente, che si concluse in malo modo nel luglio del 2005, quando in uno studio notarile la maggioranza dei consiglieri comunali gli revocò la fiducia. Fu il momento più buio della vita politica cittadina, un’onta per la vita democratica, ma anche un marchio per nulla invidiabile per i protagonisti di quella che alla fine fu una vera e propria congiura.

Ma chi era e come era Messina sindaco? Lo descrive lui stesso in una delle sue ultime interviste al nostro giornale nel settembre del 2019 clicca qui per leggere. Alla domanda su quali fossero i requisiti ideali per essere candidato a sindaco, Messina traccia quello che è stato il suo ritratto di primo cittadino.

“Bisogna saper individuare una persona -spiegava Messina- che abbia già dimostrato nella vita civile le proprie capacità organizzative e decisionali, che sia almeno in potenza competente in materia di amministrazione della cosa pubblica, che sappia operare scelte giuste e lungimiranti, che non sia altezzoso e supponente, ma sappia ascoltare la gente ed i suoi collaboratori e, soprattutto, che sappia assumersi le dovute responsabilità senza mai scendere a compromessi e senza farsi irretire dalla burocrazia comunale, che tradizionalmente cerca di non fare per evitare proprie eventuali responsabilità”.

Questo è stato Messina sindaco. C’è da aggiungere che era contraddistinto da altre qualità. Era un lavoratore instancabile. Per lui non esistevano orari, domeniche, giorni festivi e vacanze. Era di un’onestà assoluta e di un’umiltà disarmante, accompagnate da una grande cultura e da una competenza amministrativa e giuridica non comune.

Governava il presente guardando lontano. Era un architetto ed urbanista nato, nel senso che immaginava lo sviluppo della città e nella sua mente ne prefigurava il futuro. Anche nelle piccole cose. Era capace persino di domenica di girare per la città allo scopo di vedere ciò che non andava. Anche solo per indicare agli addetti comunali dove piantare dei fiori o degli alberi. Magari indicando loro anche quali piante, in ragione del fatto che aveva anche uno spiccato pollice verde.

Era soprattutto un uomo delle istituzioni. Di certo non si collocava per cultura e sensibilità a sinistra, ma non distingueva mai le persone per gli orientamenti politici.

La sua vera passione e vocazione era quella di affrontare i problemi e trovare delle soluzioni. Lo aveva fatto sempre. Con realismo,  temperamento, invidiabile forza di volontà. Da avvocato, da dirigente del Comune di Cava de’ Tirreni prima, da primo cittadino metelliano poi.

Con Alfredo Messina se ne va un pezzo di storia della nostra città e della nostra vita.

Riposi in pace.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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