Liberato Abedini, l’ingegnere iraniano arrestato a Milano
Si è capito così quale sia stata la contropartita dell'Italia al regime islamico degli ayatollah per la liberazione di Cecilia Sala

Abedini da ieri è un uomo libero. Il trentottenne ingegnere iraniano è stato rilasciato dalla Corte d’Appello di Milano in esecuzione del provvedimento del nostro ministro della Giustizia Carlo Nordio. Il nostro Guardasigilli ha piena competenza in materia, ne consegue che l’autorità giudiziaria non può che eseguire le sue decisioni. Si è capito così quale sia stata la contropartita dell’Italia al regime islamico degli ayatollah per la liberazione di Cecilia Sala. Così come si è capito che il tutto è avvenuto con l’assenso degli Usa, la cui giustizia aveva chiesto l’arresto di Abedini. Da qui, il viaggio lampo della nostra premier Meloni in America per incontrare il neo presidente Trump. In altre parole, far quadrare il cerchio, ovvero arrivare a liberare la giovane Sala, trattare lo scambio con gli iraniani senza però scontentare gli alleati americani. Un capolavoro politico e diplomatico. E soprattutto un incisivo pragmatismo. Chapeau!