Gli ammonimenti di Panetta
La domanda viene spontanea. La politica sarà capace di cogliere gli ammonimenti del Governatore della Banca d'Italia?
Interessante, e non poteva essere altrimenti, l’intervento del governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta ieri al Meeting di Rimini. Alcuni passaggi sono significativi e illuminanti. Lo è, ad esempio, quello in cui Panetta evidenzia che il debito comporta quasi 97 miliardi di euro di spesa per interessi, «pressoché equivalente a quella per l’istruzione». In altre parole, è palese a tutti la palla al piede che l’Italia deve portarsi dietro con un debito pubblico così elevato. Altro punto illuminante è quello in cui spiega che «dobbiamo affrontare con decisione i problemi strutturali irrisolti»: aumentare la concorrenza, il capitale umano, l’occupazione di giovani e donne, la produttività e «definire politiche migratorie adeguate». Un passaggio non meno significativo, infatti, è quello che riguarda gli immigrati. Panetta chiarisce che un afflusso di lavoratori stranieri regolari costituisce una risorsa sul piano economico, indipendentemente da valutazioni di altra natura. La domanda viene spontanea. La politica sarà capace di cogliere gli ammonimenti del Governatore della Banca d’Italia?