Sarcofago misterioso scoperto nella Cattedrale di Notre Dame a Parigi
Le antiche chiese, conventi e abbazie, sono sempre fonte di sorprese e curiosità perché svelano continuamente storie del passato, così come accade per altri reperti dell’antichità, ad esempio le Piramidi in Egitto e i siti archeologici sparsi nel mondo, dei quali anche il nostro paese è ben fornito.
Questa volta è stata la Cattedrale di Notre Dame a Parigi a svelare un mistero sotterrato nelle sue fondamenta, un misterioso sarcofago antropomorfo di piombo, che gli archeologi fanno risalire al XIII o XIV secolo d.C., perfettamente conservato.
La Cattedrale Metropolitana di Notre Dame è il principale luogo di culto cattolico di Parigi, uno dei principali della Francia e una delle più celebri nel mondo.
Venne costruita in stile gotico tra il 1160 e il 1250 anche se, come accade spesso -vedasi, ad esempio, la pur celebre cattedrale della Sagrada-Familia di Antonio Gaudì a Barcellona, iniziata nel 1882, inaugurata nel 2010, la cui costruzione è tuttora in corso- proseguì nei secoli successivi.
Notre Dame fu in parte devastata da un furioso incendio il 15 aprile 2019, e il Governo francese, con ammirevole tempestività, fece seguire alle iniziali rassicurazioni una veloce azione di ricostruzione e restauro delle parti danneggiate, in corso.
Ed è proprio durante questa attività che nelle fondamenta della cattedrale è stato rinvenuto, oltre a diversi luoghi di sepoltura, il misterioso sarcofago antropomorfo in piombo in perfetto stato di conservazione, probabilmente del 14.esimo secolo.
Il sarcofago è stato scoperto nel posizionare le impalcature per i lavori da effettuare nella navata. Insieme al sarcofago, sono stati scoperti anche dei luoghi di sepoltura e delle sculture, che si trovavano sotto il pavimento del transetto della cattedrale, parzialmente distrutto dall’incendio del 2019.
Ad annunciare la scoperta è stato il Ministero della Cultura francese, il cui portavoce ha aggiunto che il sarcofago potrebbe appartenere a un “alto dignitario”.
Nel luogo in cui sono stati trovati i luoghi di sepoltura sotto al livello del transetto, inoltre, è stata rinvenuta una fossa contenente elementi appartenenti alla cosiddetta “jubé”, quella tribuna su archi costruita attraverso la navata principale delle chiese per isolare il coro: un ambiente, come ha specificato il Ministero, riservato ai monaci o ai canonici.
Elementi della “jubé” erano già stati scoperti durante i lavori della metà del XIX secolo da Viollet-le-Duc, che ideò la guglia, e oggi sono esposti al museo del Louvre.
“Il fatto che questi resti siano lì indica che il contenuto è stato preservato nel migliore dei modi”, ha dichiarato alla stampa Christophe Besnier dell’Istituto Archeologico Nazionale francese.
Gli esperti ritengono che nel sarcofago, viste le caratteristiche e la fattura, siano stati conservati, nel XIV secolo, i resti mortali di un alto dignitario francese.
Alla scoperta viene attribuita una notevole importanza in quanto gli esperti ritengono che all’interno i resti siano ben conservati perché, attraverso una piccola fotocamera introdotta nel sarcofago, si è visto che sono presenti pezzi di stoffa, materiale organico, che potrebbero essere capelli, e resti di piante; ciò sta a significare che il contenuto si sia preservato nel migliore dei modi.
L’operazione, inoltre, ha messo in luce che, immediatamente sotto l’attuale livello di pavimentazione, esiste una fossa in cui erano interrati elementi policromi scolpiti, identificati come appartenenti ad un antico paravento di Notre-Dame: si tratta della tribuna, solitamente in pietra o in legno, che separa il coro liturgico dalla navata; questa parte, costruita intorno al 1230, era andata distrutta all’inizio del XVIII secolo, ora i pezzi ritrovati ne confermerebbero la fattura.
Il Presidente francese Macron ha annunciato che Notre-Dame riaprirà ufficialmente nel 2024.