scritto da Redazione Ulisseonline - 02 Luglio 2018 13:20

Unesco, per la Coldiretti è ingiusta la bocciatura del Prosecco

“Con l’ ingiusta bocciatura  della candidatura delle colline del prosecco non si riconosce l’importanza di un territorio dallo straordinario valore storico, culturale e paesaggistico in grado di esprimere una produzione che ha saputo conquistare apprezzamenti su scala mondiale”.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il voto negativo all’iscrizione del sito veneto “Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” nella lista dei siti culturali protetti come Patrimoni Mondiali dell’Unesco.

“Una decisione che mortifica il grande valore culturale e ambientale che l’agricoltura riveste in un territorio in cui sono coinvolti 15 Comuni e oltre 3.000 agricoltori che – spiega la Coldiretti – operano su circa 5.000 ettari di vigneto. In termini di produzione vinicola sono prodotti ben 655211 ettolitri di vino certificato come Docg”.

“Il Prosecco all’estero traina le bollicine italiane che nel 2017 – sottolinea la Coldiretti – hanno realizzato il record di 360 milioni di litri esportati che consente di doppiare il prestigioso champagne dei cugini francesi”.

“L’iscrizione a patrimonio Unesco – continua la Coldiretti – sarebbe stata un atto di coerenza dopo l’iscrizione dei “Coteaux, Maisons et Caves de Champagne” e del “Climats du vignoble de Bourgogne” nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco (categoria Paesaggio organicamente evoluto). Ci sono quindi tutte le condizioni per ripresentare la candidatura a sostegno della quale c’è anche l’aumento del 15% delle esportazioni nel primo trimestre del 2018”.

L’ Italia può contare su molti  “tesori”  iscritti nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, che conta 365 elementi culturali iscritti nella Lista Rappresentativa di 108 Paesi.

L’elenco tricolore comprende  l’Opera dei pupi (iscritta nel 2008), il Canto a tenore (2008), la Dieta mediterranea (2010) l’Arte del violino a Cremona (2012), le macchine a spalla per la processione (2013) e la vite ad alberello di Pantelleria (2014), l’’arte dei pizzaiuoli napoletani (2017) e la Falconeria, iniziativa cui l’Italia partecipa assieme ad altri 17 Paesi.

“Accanto al patrimonio culturale immateriale, l’Unesco – conclude la Coldiretti – ha riconosciuto nel corso degli anni anche un elenco di siti, e proprio l’Italia è lo stato che ne vanta il maggior numero a livello mondiale”. (fonte Coldiretti)

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