Rilevazione SWG: la maggioranza degli italiani sempre più preoccupati dei pericoli rappresentati dalla religione islamica. In netta diminuzione anche l’apertura verso il mondo arabo.
Con la ripresa post-natalizia l’istituto demoscopico SWG ritorna a interrogare il suo campione rappresentativo nazionale sui temi di grande attualità.
La rilevazione di questa settimana riguarda la paura dell’Islam dopo i fatti tragici di terrorismo in Francia con l’attacco sanguinoso al giornale satirico Charlie Hebdo.
La prima domanda rivolta è stata: Concorda con l’affermazione che la religione islamica costituisce un pericolo per tutti? La risposta è stata positiva per il 59% degli intervistati. Una percentuale in aumento rispetto allo scorso anno quando si fermava al 50% e quasi raddoppiata rispetto al 2003 quando la stessa domanda trovava d’accordo appena il 36% degli intervistati.
Insomma, al di là del fatto emotivo per i recenti avvenimenti parigini, sta di fatto che la paura dell’Islam rappresenta ormai un elemento fortemente presente nella nostra realtà.
Allo stesso modo, precipita l’apertura degli italiani verso il mondo arabo.
Alla domanda se si è d’accordo sul fatto nel nostro Paese i musulmani dovrebbero avere la possibilità, all’interno delle scuole, di osservare e praticare la loro religione, appena il 36% degli intervistati si dichiara favorevole. L’anno scorso ad essere d’accordo era il 45%, mentre nel 2004 gli intervistati favorevoli all’apertura al mondo arabo costituivano la maggioranza degli italiani, il 56%.
In pochi anni, quindi, gli italiani hanno completamente mutato il loro atteggiamento di apertura e disponibilità verso il mondo arabo. (foto Giovanni Armenante)