Il Consorzio Uneco parteciperà al Green Med Expo & Symposium che si terrà alla Mostra d’Oltremare di Napoli dal 12 al 14 giugno
Il Consorzio recentemente costituito raggruppa le sei più importanti aziende campane nel settore della raccolta dei rifiuti speciali sanitari
Alla Mostra d’Oltremare di Napoli si terrà dai prossimi 12 al 14 giugno l’evento fieristico Green Med Expo & Symposium, nato dalla collaborazione tra Italian Exibition Group, il primo ente fieristico d’Italia, ed Energy Med. Il tema dell’evento sarà la transizione ecologica. In pratica, un focus su rifiuti, energia e acqua. Ci saranno conferenze e seminari sullo sviluppo sostenibile oltre ovviamente a padiglioni espositivi, nonché premi e concorsi per studenti, start-up e imprese innovative.
Al Green Med Expo & Symposium, che si candida a diventare il più grande evento fieristico e convegnistico del Sud Italia dedicato ai temi della transizione ecologica, parteciperà anche il Consorzio Uneco, recentemente costituito e che raggruppa le sei più importanti aziende campane nel settore della raccolta dei rifiuti speciali sanitari.
“Il Consorzio Uneco -ci spiega il dott. Dionisio Santaniello, presidente dell’Uneco nonché direttore tecnico della Bifolco & Co. S.r.l. Servizi per l’Ambiente con sede a Pagani, tra le aziende fondatrici del Consorzio- è stato costituito due anni fa dopo un lavoro preparatorio di circa dieci anni. Esso rappresenta una realtà nel servizio di raccolta, trasporto e conferimento ad impianto di smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Non a caso, lo scorso anno al Consorzio è stata affidata dalla Società Regionale per la Sanità – SO.RE.SA., attraverso una regolare procedura di gara, il servizio di raccolta dei rifiuti speciali derivanti dalle attività sanitarie delle AA.SS.LL. della Regione Campania”.
“Il Consorzio Uneco –continua il presidente Santaniello- sarà presente al prossimo evento fieristico di metà giugno alla Mostra d’Oltremare con un proprio stand, ma sarà anche l’occasione per presentare delle proposte e promuovere delle iniziative per lo sviluppo del settore come previsto dalle nostre finalità sociali. Proporremo, infatti, un corso di formazione per la sensibilizzazione del personale ospedaliero con l’obiettivo di una migliore e più appropriata gestione dei rifiuti speciali sanitari. In altri termini, favorire nelle strutture ospedaliere la raccolta differenziata tra i rifiuti speciali sanitari da quelli che non lo sono affatto, ovvero quelli prodotti dagli uffici amministrativi e dei rifiuti che non hanno origine e provenienza “potenzialmente infettiva”.
“Ci faremo però portavoce –prosegue ancora il dottore Santaniello- dell’esigenza dello smaltimento dei rifiuti speciali sanitari che rappresentano appena lo 0,8% dei rifiuti prodotti in Campania e il 2,5% circa dei rifiuti speciali complessivi. Questo per dire che parliamo di entità sufficientemente gestibili. Siamo convinti che con un’impiantisca adeguata è possibile proporre un hub, in pratica un centro di raccolta di tutti i rifiuti trattati, sia quelli prodotti dalle strutture sanitarie pubbliche da noi raccolti che da quelle private di cui comunque come Consorzio raccogliamo il 30-40% del totale. In altri termini, in questo hub verrebbero trattati i rifiuti raccolti dal Consorzio per un primo processo di sterilizzazione, a cui seguirebbe il successivo trattamento di de-umidicazione. A quest’ultimo trattamento sarebbero sottoposti sia i rifiuti raccolti dal Consorzio sia quelli provenienti dalle altre società che raccolgono la restante parte dei rifiuti speciali sanitari prodotti in Campania dalle strutture sanitarie private”.
“La nostra idea progettuale –precisa Santaniello- prevede che nell’hub tutti questi rifiuti “già sterilizzati”, grazie al processo di de-umidicazone che dicevamo prima, avrebbero una riduzione del volume del 50% e verrebbero trasformati in un prodotto finito. In altre parole, arriveremmo al cosiddetto “end of waste” (EoW), e cioè il rifiuto cessa di essere tale essendo stato trasformato in una risorsa. Come Consorzio abbiamo già individuato dei macchinari che trasformano il rifiuto in un combustibile secondario, altamente energetico, utilizzabile dai cementifici. L’obiettivo finale è quello di avere l’intero processo di smaltimento dei rifiuti speciali sanitari nella nostra regione. Lo scopo è quello di abbattere sensibilmente i costi economici e l’impatto ambientale derivanti dalla movimentazione ed incenerimento, come finora avviene, in altre regioni o all’estero di questi rifiuti raccolti e trattati in Campania. Pertanto, minor impatto ambientale e riduzione dei costi che si rifletterebbero positivamente sulle spese delle strutture sanitarie regionali”.
“Inoltre, c’è già in cantiere un’Idea progetto molto più “ambiziosa” –conclude il presidente Santaniello- stiamo, infatti, pianificando e costituendo un tavolo tecnico, con un team di esperti ed imprenditori del settore, per valutare una nuova tecnologia all’avanguardia per la trasformazione del rifiuto combustibile secondario solido (CSS), tramite un trattamento impiantistico denominato “gassificatore al plasma”, che riduce il rifiuto del 95% trasformandolo in una miscela di gas “SYNGAS” che avrà una doppia funzione; la prima, auto-alimenterà il gassificatore; la seconda, attraverso il processo di pirolizzazione (decomposizione di un composto operato con mezzi termici, ndr) “purificazione-pulizia” del SYNGAS, si otterrà un gas di sintesi vero e proprio, tale da poter essere immesso sul mercato rinnovabile per uso termico”.
E quale migliore occasione della Green Med Expo & Symposium per presentare queste idee e progetti, non fosse altro perché in questo grande evento saranno ospitati “Gli Stati Generali dell’Ambiente in Campania”. Uno straordinario evento nell’evento, che vedrà quali assoluti protagonisti i vertici della Regione, sia politici che tecnici, anche sullo specifico tema dei rifiuti.
