Cava, a colloquio con Marcello Murolo candidato sindaco del centrodestra
Marcello Murolo ha conseguito la licenza liceale classica nel 1983 e si è laureato in Giurisprudenza all’università “Federico II” di Napoli. Si è poi specializzato in Diritto del lavoro. È stato assessore tecnico nella giunta di Marco Galdi, con delega alla Polizia municipale, al Personale e alle Società municipalizzate. Da anni assiste legalmente diverse aziende campane e difende i diritti dei lavoratori. Ama la letteratura e la musica. Gli piace viaggiare e, quando può, fa lunghe passeggiate nelle montagne dell’Abruzzo.
Siamo ormai prossimi all’inizio ufficiale di questa singolare campagna elettorale in piena estate, come procedono le cose? Quante liste appoggeranno la sua candidatura a sindaco?
È un periodo insolito per preparare una campagna elettorale, ma quello che stiamo vivendo è un anno eccezionale. Cinque liste appoggeranno la mia candidatura di cui una civica e quattro partitiche. La civica “Siamo Cavesi” è un movimento che parte da lontano e che ho condiviso con alcuni amici ai quali mi unisce una visione comune della Cava de’ Tirreni del futuro. Al progetto civico si sono uniti gli esponenti dei quattro partiti del centrodestra cavese (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Udc) che hanno contribuito fattivamente alla redazione del programma elettorale, apportando un notevole contributo di idee e progettualità. Alcuni esponenti storici del centrodestra cavese hanno deciso di voltare la faccia alla loro storia politica, forse spaventati dal rinnovamento e nella speranza di ottenere qualcosa da chi è abituato a promettere tutto a tutti. La cosa non ci spaventa. Tra i nostri obiettivi vi è il rinnovamento da una classe politica locale asfittica, che non sa guardare al futuro e che è abituata a coltivare il suo orticello. Una situazione del genere non è più tollerabile: viviamo tempi difficili ed è nostro dovere essere vicini ai cittadini.
La domanda potrebbe sembrare all’apparenza pleonastica e retorica, ma invece è molto concreta: perché la sua candidatura?
Penso che ci sia un momento nella vita in cui sia un dovere morale scegliere di impegnarsi per la propria comunità in maniera attiva. Per me quel momento è giunto. Le difficoltà degli ultimi tempi mi hanno convinto ancora di più a lavorare per la mia città. Cava ha necessità di uno slancio nuovo verso il futuro ed i Cavesi hanno bisogno di entusiasmo e di sentirsi parte attiva di un grande progetto. È questo, secondo me, quello che può e deve far uscire la città dall’immobilismo in cui si trova ormai da anni. Per questo abbiamo coniato lo slogan “gli occhi nel futuro”, ma anche l’hashtag “cuore, testa e mani”. Il motore della progettualità che porterà a fare il meglio per Cava, infatti, sarà la passione, unita alla capacità di analisi e all’impegno concreto.
In poche battute i punti salienti del suo programma elettorale?
Il programma si muove lungo dieci direttrici: Sanità e Politiche Sociali; Sicurezza; Attività Produttive; Cultura; Trasparenza e Legalità dell’azione amministrativa; Infrastrutture; Turismo e Folklore; Igiene urbana e Verde pubblico; Ambiente e Sport. Impossibile, in questa sede, approfondire i singoli punti. Lo farò nel corso degli incontri delle prossime settimane con la cittadinanza. Al primo posto c’è il diritto alla salute, che passa necessariamente per la salvaguardia del nostro ospedale. È di pochi giorni fa la notizia di un cospicuo finanziamento regionale per il “Santa Maria dell’Olmo”. Sono felice che siano state destinate risorse ai reparti, ma mi ha colpito il fatto che una voce di spesa importante sia quella per il rifacimento della facciata. Onestamente penso che quelle risorse potevano essere destinate per rafforzare l’offerta di un ospedale in cui non si nasce più e che non ha servizi dedicati alla salute delle donne. È un fatto gravissimo a cui si aggiunge un altro problema che i cittadini sperimentano sulla loro pelle: i tempi per effettuare gli esami clinici sono, in molti casi, lunghissimi. Altro punto importante è la sicurezza che passa per una riorganizzazione del Corpo di Polizia Locale e per un miglior coordinamento delle Forze dell’Ordine che, secondo me, devono far capo ad una centrale operativa unica.
E quali sono i tre aspetti più significativamente negativi dell’azione di governo del sindaco uscente Servalli, su cui richiamerà l’attenzione degli elettori?
Il sindaco uscente non ha avuto e non ha una visione di medio/lungo periodo, si è limitato ad una gestione sciatta dell’ordinario ed elenca problemi invece di trovare soluzioni. Dice che ha tagliato il nastro di diverse opere pubbliche, sorvolando sul fatto che quei progetti sono il frutto di un lungo lavoro delle amministrazioni precedenti. Non si tratta di rivendicare meriti altrui, ma di fare i conti con la realtà: significa che se non si mettono in campo ora dei progetti che abbiano una visione di lungo periodo, domani la città resterà uguale a oggi, incapace di recuperare il ritardo che già ha accumulato sulle possibilità di sviluppo. L’amministrazione uscente ha pensato di puntare sull’ordinario, ma anche questo obiettivo minimo non è stato raggiunto e ce ne accorgiamo facendo semplicemente una passeggiata in città, tra opere incompiute, strade franate e mai ripristinate,rifiuti ammucchiati dovunque, frazioni abbandonate.
A parte il sindaco uscente, qual è il candidato sindaco che ritiene più temibile? In altri termini, chi degli sfidanti di Servalli, a parte lei, potrebbe arrivare al ballottaggio?
Io garantisco per me. Arriverò al ballottaggio. Agli altri rivolgo un affettuoso in bocca al lupo.
Facciamo l’ipotesi abbastanza realistica di un ballottaggio in cui Servalli sia uno dei protagonisti. Quale sarebbe la sua posizione? Insomma, se al ballottaggio ci va lei, cosa farebbe e quale messaggio lancerebbe agli altri candidati sconfitti e agli elettori? E se, al suo posto, ci fosse un altro a sfidare Servalli, lei come si comporterebbe al ballottaggio, quale indicazione di voto eventualmente darebbe?
Il giudizio negativo sull’esperienza amministrativa della maggioranza uscente è condiviso da tutti gli altri candidati a sindaco. La risposta è nella logica delle cose. Tutti dobbiamo unirci per assicurare un’alternativa seria e credibile all’attuale amministrazione.
La buona amministrazione la fanno gli uomini, lei in caso di vittoria come sceglierà gli assessori?
Competenza, trasparenza, perseveranza. Capacità di incidere sulla macchina amministrativa e di raggiungere i risultati. Su questo tutti i partiti della coalizione sono d’accordo con me. Gli assessori dovranno impegnarsi completamente e a tempo pieno, dovranno essere parte integrante dell’organizzazione comunale e lavorare a stretto contatto con le persone per risolvere i problemi della città.
Facciamo un gioco in proposito: ci fa qualche nome, a mo’ di esempio?
I tempi non sono maturi per rispondere a questa domanda. I nomi saranno coerenti con i requisiti.
Al di là dello slogan elettorale, qual è il messaggio politico, l’invito che rivolge agli elettori cavesi in vista del prossimo voto?
In uno dei miei incontri con i cittadini, mi si è avvicinato un bambino. Gli ho chiesto cosa desiderasse più di tutto in città, mi ha risposto di volere un grande parco giochi in cui incontrare altri bimbi e bimbe. Mi ha fatto riflettere quella risposta perché ho pensato a quanto manca a loro, i cittadini del futuro, e quanto manca a noi che viviamo ogni giorno con difficoltà la nostra quotidianità. Nel mio programma molto spazio è dato alle aree verdi ed a parchi attrezzati dedicati non solo ai più piccoli, ma anche agli adulti per lo sviluppo di una nuova socialità. Invito gli elettori a darmi fiducia per realizzare il desiderio di quel bambino e per dare a Cava un volto più moderno in cui si viva in sicurezza, sia facile spostarsi con i mezzi pubblici, la macchina burocratica sia veloce ed efficiente e in cui siano garantiti i diritti di tutti, anche dei più sfortunati. Questo perché una comunità sociale è una grande famiglia in cui, solo grazie al contributo di tutti, le cose si possono e si devono cambiare. Per questo è importante circondarsi di persone competenti che sappiano fare il proprio lavoro, che sfuggano dai giochi di potere e che, ogni giorno, si sottopongano al giudizio degli elettori. Il mio bagaglio di conoscenze ed esperienze è al servizio dei cittadini. Il mio impegno sarà trovare soluzioni e non chiudere gli occhi davanti ai problemi. Datemi la vostra fiducia e lavorate con me per la Cava di oggi e di domani.