scritto da Gennaro Pierri - 28 Settembre 2024 08:00

Traversetolo, ancora una volta la banalità e la tragicità del male

C’è un dato: il male è frutto di una solitudine voluta, subita, cercata, che invoca lo spazzare via tutto ciò che impedirebbe una vita normale e libera, una vita verosimilmente sacrificata a non so quali standard

Da che è mondo e mondo c’è sempre stato qualcuno che ha tolto la vita a un suo simile: è la storia di Caino e Abele che si ripete drammaticamente per le più ingiustificate e irricevibili ragioni.

Quando è una madre a togliere la vita ai suoi stessi figli si riempiono ancor di più pagine e pagine di giornali… insomma, la morte fa più notizia del consueto. Come se non ci fossero altri meccanismi di morte che quotidianamente spezzano sogni e futuro, vite e sorrisi… mah!

Hanno arrestato la madre di Traversetolo: Chiara per due volte ha alzato la mano contro i suoi figli spegnendone il respiro! Nuovamente la superficialità, la banalità e la tragicità del male prende il sopravvento sul dono della vita, su quel tempo unico che è affidato alla nostra responsabilità, al nostro genio e al nostro impegno che è appunto la vita.

C’è un dato: il male è frutto di una solitudine voluta, subita, cercata, che invoca lo spazzare via tutto ciò che impedirebbe una vita normale e libera, una vita verosimilmente sacrificata a non so quali standard. Mentre scrivo mi accorgo che a volte non rispondo in tempo utile a messaggi che mi chiedono anche cose all’apparenza frivole: mi affretto a rispondere pensando che anche dietro la richiesta di un caffè o di uno squillo c’è probabilmente la necessità di fare un pezzo di strada insieme per condividere un fardello o una paura.

A domani!

 

 

Ha conseguito la licenza in teologia spirituale e in teologia morale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. E’ stato recensionista per la rivista Il Cooperatore Paolino, docente di teologia spirituale presso l’Istituto Diocesano di Scienze Religiose dell’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, direttore editoriale del mensile diocesano Fermento, bioeticista nel Comitato Etico dell’ASL Salerno. E’ cultore di materie filosofiche e teologiche, docente di I.R.C. in alcune Scuole Superiori di Cava de’ Tirreni e Presidente del sodalizio Cavalieri della Bolla Pontificia.

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