scritto da Pasquale Petrillo - 23 Maggio 2015 10:54

Cava, le elezioni del grigiore

Manca una settimana alla chiusura della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni.

Finora, e ci auguriamo di non essere smentiti nei prossimi giorni, tutto è filato liscio, nella più completa e più che auspicabile normalità democratica. C’è da dire, anzi, che questa competizione elettorale, la quale si annunciava chiassosa e snervante, anche in ragione dello spropositato numero di candidati, alla fine si è rivelata silenziosa oltre misura, anzi, diciamo pure che è stata maledettamente moscia e insipida.

Oddio, qualcuno potrebbe obiettare che, vista la generale modestia, per non dire pochezza, dei candidati in lizza, non c’era da aspettarsi granché, se non il grigiore e la scarsa attrattiva. Giusto. Tuttavia, bisogna anche dire che il tempo che stiamo vivendo induce la politica, e quindi i candidati, più che altro alla sobrietà, in tutto, persino nelle parole, e consiglia di non pressare più di tanto gli elettori, quantomeno per non essere mandati a quel paese.

In altre parole, una campagna elettorale sotto tono, lo si vede del resto anche per le regionali, era tra le cose da mettere in conto.

Ciò non impedisce di evidenziare come sia stato languido, ripetitivo e persino banale il dibattito elettorale, ma anche, al contrario, addirittura del tutto assente su alcuni temi strategici come, ad esempio, quello legato all’urbanistica e al governo del territorio o all’ambiente, alla difesa del suolo e al risparmio energetico, oppure inadeguato e generico su altri (rifiuti, spending review, commercio, attività produttive).  In compenso, ci siamo fatti una scorpacciata di movida, sicurezza e, visto che qualcuno ne ha avvertito il bisogno, persino sul ruolo dell’associazionismo.

In un simile contesto, chi sembra trarne profitto è il sindaco uscente Marco Galdi. La sua propaganda elettorale almeno verte su ciò che ha realizzato. In altre parole, molto o poco così come buono o cattivo che sia, Galdi gioca in ogni caso sul sicuro e sul concreto, mentre i suoi numerosi avversari rischiano di parlare di aria fritta. E in questi tempi di vacche magre e di scarsità di proposte, ciò potrebbe, alla fine, anche fare la differenza in termini di consensi elettorali.

La questione vera, purtroppo, al di là delle tematiche più o meno rilevanti e dello spessore più o meno consistente dei candidati, è che non è stato proposto nessun progetto organico di città, nessuna idea guida capace di suscitare entusiasmo e creare partecipazione, nessun disegno strategico buono per stimolare la fantasia e dar vita alla speranza. E non si intravede nessuna leadership politica, ma forse non poteva essere altrimenti perché le due cose, progettualità e leadership, stanno insieme. Molto probabilmente, però, ma ciò non riguarda solo la valle metelliana, quella che stiamo vivendo è la stagione politica dell’ordinario, della sopravvivenza, della mediocrità. Insomma, che ci piaccia o meno, e a prescindere dai suoi attuali protagonisti, questo adesso offre la politica. Meglio, quindi, farsene una ragione, tanto questo passa il convento.

Parafrasando allora il titolo del bel romanzo di Gabriel García Márquez, L’amore al tempo del colera, a noi oggi ci tocca la politica al tempo della crisi. Una crisi non solo economica e sociale, ma anche di idee, di valori, di etica, di cultura, prima ancora che di uomini e di opportunità.

In conclusione, in attesa di tempi migliori, se mai verranno e se mai li vedremo, rassegniamoci a questo scenario politico scialbo e privo di appeal. Non fosse altro per evitare di farci il sangue amaro. (foto Angelo Tortorella)

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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