Cultura, on. Aurelio Tommasetti: “Aspettiamo il portale della Regione da quattro anni”
Lo rileva il consigliere regionale della Campania della Lega, che chiede spiegazioni sulla mancata attivazione della piattaforma
“Il portale della cultura mai avviato è l’emblema dell’attuale governance della Regione Campania”.
Lo rileva Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, che chiede spiegazioni sulla mancata attivazione della piattaforma.
“Dopo quattro anni il servizio è una scatola vuota – sottolinea – Come si evince anche da articoli di giornale non abbiamo che un sito di prova, tra l’altro di difficile accesso e consultazione. E pensare che la piattaforma avrebbe dovuto rendere, a detta del Governatore, la Campania la prima Regione d’Italia ad offrire a cittadini e turisti percorsi personalizzati. Clamoroso che l’amministrazione De Luca continui a parlare (a sproposito) di ecosistema digitale”.
Infatti, osserva Tommasetti, “ad oggi il portale della cultura campano è uno spazio digitale quasi vuoto, dove non c’è nulla o quasi di quanto “promesso”. Difatti se si prova a fare una ricerca degli eventi culturali presenti in Regione, anche attraverso il sistema di mappatura Google, il risultato che il portale rimanda è: «Trovati zero risultati»”.
Il consigliere regionale rimarca due aspetti che rendono la cosa ancor più grave: “Il primo è la spesa, ben 28 milioni: fondi Por Fesr 2014-2020 che potevano essere utilizzati meglio, per usare un eufemismo, e si parla persino di altri finanziamenti in arrivo con il Pnrr. La seconda questione è l’enfasi che il governatore e i suoi pongono sulla cultura e sulla Campania come modello nazionale, con tanto di presentazioni a Dubai. Intanto i cittadini, a distanza di quattro anni e mezzo dalla conferenza stampa di De Luca (25 settembre 2019), non hanno la possibilità di usufruire del servizio”.
Tommasetti ha già assunto un impegno in tal senso: “Domani presenterò un’interrogazione per sapere quali siano i problemi che impediscono l’attivazione a pieno regime e lo sviluppo del portale della cultura. È ora di mettere fine a operazioni propagandistiche: il sito diventerà un volano per promuovere la Campania o resterà fumo negli occhi?”.