Cava de’ Tirreni, vendita ex velodromo. La denuncia del Co.Be.Co.: “Diritto allo sport ancora negato e calpestato”

Riceviamo e pubblichiamo

Lo scorso 26 ottobre è stato pubblicato un bando per la messa in vendita dell’area pubblica di proprietà comunale, conosciuta come ex velodromo, che forse per masochismo è stata addirittura denominata “Parco dello sport per tutti”.

Il Co.Be.Co., Comitato Beni Comuni di Cava de’ Tirreni denuncia ancora una volta una prassi consolidata e mortificante per la città: nel tentativo, ormai diventata ossessione, di ripianare buchi di bilancio e allo stesso tempo di nascondere le proprie incapacità progettuali e amministrative, si tolgono diritti e servizi ai cittadini e si fa affondare sempre più la città, nel disagio, nell’arretratezza ed in una crisi sociale e culturale che sembra ormai irreversibile.

L’ex velodromo poteva e doveva costituire, con investimenti contenuti e un minimo di capacità progettuale, un’area per praticare sport, stare all’aria aperta, senza dover ricorrere a strutture private a pagamento.

Invece, ancora una volta all’abbandono sono seguiti maldestri tentativi di affidamento a privati, fino alla resa e al goffo tentativo di una vendita, per cercare, come al solito, di fare cassa e liberarsi da un “problema” – perché questo sembra che siano, per la nostra Amministrazione, le strutture che dovrebbero servire per migliorare la vita della comunità, un problema da cui liberarsi.

Ancora una volta questa città il diritto allo sport è negato e calpestato: gli aumenti esorbitanti per gli affitti delle strutture pubbliche per lo svolgimento di attività sportive, il cosiddetto Pala Pittoni lasciato in un limbo incerto, il Palazzetto dello Sport eterna promessa mai mantenuta.

Il CoBeCo chiede alla giunta Servalli un ripensamento e di fermare la vendita dell’ex velodromo.

Co.Be.Co.

Comitato Beni Comuni

di Cava de’ Tirreni