scritto da Pasquale Petrillo - 16 Gennaio 2024 16:25

Cava de’ Tirreni, liberiamo la città dalla cancrena politico-amministrativa rappresentata dall’Amministrazione Servalli

Mandare a casa Servalli oggi è un salto nel buio. Tuttavia, davvero i consiglieri di Azione credono di fare il bene della città facendo sopravvivere questa Amministrazione comunale?

foto Angelo Tortorella

I consiglieri comunali cavesi di Azione, Federico De FIlippis e Franco Manzo, hanno fatto bene a pubblicare un manifesto in cui ribadiscono la loro distanza dall’Amministrazione Servalli.

Per come si sono messe ormai le cose, questa maggioranza non ha più i numeri per essere definita tale. Da qui l’avvio a pieno regime di quello che volgarmente viene chiamato il mercato delle vacche. Tu mi dai il voto in Consiglio comunale, io ti do una poltrona, uno strapuntino o comunque un benefit.

E, in effetti, i primi ad essere indiziati di una possibile compravendita politica erano stati da subito additati i consiglieri comunali di Azione. In fondo, svilire la loro presa di posizione e ridurli al ruolo di accattoni, tornava politicamente utile a più d’uno.

Detto questo, l’impressione è che ora i consiglieri di Azione sembrano trovarsi in un sentiero assai stretto se non addirittura in un vicolo cieco.

Vero è che si collocano fuori della maggioranza, ma senza porsi all’opposizione. E, di conseguenza, evitare di assestare il colpo definito a Servalli & C., ovvero porre termine anticipatamente a questa consiliatura.

La loro posizione oltre che legittima è assolutamente comprensibile. Mandare a casa Servalli oggi è un salto nel buio. Tuttavia, davvero i consiglieri di Azione credono di fare il bene della città facendo sopravvivere questa Amministrazione comunale? Davvero pensano di riuscire, in questa loro scomoda posizione, ad essere incisivi nella tutela degli interessi della città? E per quanto tempo riusciranno a restare in un simile limbo politico?

E’ solo una pia illusione credere di riuscire a contare e ad essere utili in qualcosa se si resta in mezzo al guado. Il rischio, al contrario, è che più tempo passerà, maggiori saranno le probabilità di essere trascinati via dalla corrente.

Questo, però, lo sanno bene anche i due consiglieri comunali di Azione. Restando fermi a fare le pulci a Servalli e ai suoi, potrebbe solo voler dire esporsi, con il passar del tempo, ad un rischio che è quasi una certezza: essere travolti dagli eventi.  Tant’è che De Filippis e Manzo chiudono il loro manifesto d’intenti con un impegno chiaro ed esplicito: “saremo pronti a dialogare con chi ha a cuore unicamente le sorti di Cava de’ Tirreni”.

Sì, perché il nocciolo della questione resta proprio la capacità di mettere su una proposta politica alternativa sufficientemente credibile e praticabile. Con chi? Di sicuro con quanti non si ritrovano con gli attuali schieramenti di centrosinistra e di centrodestra né tanto meno con l’appassita ed incerta Fratellanza di Petrone.

Non è comunque un cammino facile, al contrario, appare particolarmente insidioso. Si tratterà di avere forza d’animo e capacità politica, ma sarà arduo mettere insieme tante teste pensanti se non addirittura gloriose. Il rischio di un pollaio dove non fa mai giorno è più che reale. E il tempo non gioca a favore. Tuttavia, non c’è altra strada da percorrere per chi, come i consiglieri di Azione, Canora e altri ancora, hanno avuto il coraggio di rompere con l’insipienza amministrativa e il fariseismo politico di Servalli.

In questo scenario politico cittadino, ormai così disfatto, resta comunque da capire quali saranno l’atteggiamento e più ancora le iniziative che assumeranno il centrodestra e il centrosinistra, quantomeno le rispettive componenti più significative. Mai come adesso occorre non stare fermi sulle proprie posizioni, bensì avere l’ardire di scomporre e ricomporre politicamente. Il Pd da un lato, FdI dall’altra, sono i primi a dover porsi questo proposito.

In gioco è il futuro della città. Ciò, nell’immediato, significa liberarla al più presto dalla cancrena politico-amministrativa rappresentata dall’Amministrazione Servalli.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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