scritto da Redazione Ulisseonline - 09 Febbraio 2025 15:35

Cava de’ Tirreni, il Comune dei veleni: il dirigente Francesco Sorrentino denuncia numerosi accessi illeciti alla banca data dei tributi comunali

La denuncia riguarda un altro dirigente del Comune di Cava de' Tirreni che avrebbe effettuato ben ottantaquattro accessi alla banca dati dei contribuenti del Comune, accessi ovviamente non autorizzati né giustificati

foto Aldo Fiorillo

La notizia circolava in via informale da tempo a Palazzo di Città, trasformato sempre in più, in questa stagione segnata dal ventre molle del governo del sindaco Servalli, in un vero e proprio palazzo dei veleni. Ora invece è ufficiale. E’ dello scorso 5 febbraio, infatti, la pec inviata dal dottore Francesco Sorrentino ai componenti della Commissione Consiliare “Controllo e Garanzia” presieduta dall’avvocato Marcello Murolo ed avente ad oggetto la “segnalazione accessi abusivi alla banca dati dei tributi comunali”.

Nella pec, cui sono allegati diversi documenti, Francesco Sorrentino, dirigente del Comune di Cava de’ Tirreni -coinvolto nella vicenda giornalisticamente conosciuta come quella degli ammanchi nelle casse comunali e che è stata “oggetto di denuncia querela contro ignoti presentata dal Sindaco”- , comunica di aver presentato una denuncia querela lo scorso 20 dicembre con successiva integrazione del 20 gennaio scorso, “con richiesta di punizione del responsabile del reato di cui all’art. 615-ter c.p., aggravato ai sensi del comma 2 n. 1, e del comma 3, nonché di ogni altra ipotesi di reato che l’Autorità giudiziaria riterrà di ravvisare nei fatti descritti nelle denunce a cui si fa rinvio”.

Di cosa si tratta? Il dottore Sorrentino lo spiega con dovizia di particolari. Per farla breve, denuncia che un altro dirigente del Comune di Cava de’ Tirreni avrebbe “effettuato ben ottantaquattro accessi alla banca dati dei contribuenti del Comune di Cava de’ Tirreni, accessi ovviamente non autorizzati né giustificati da esigenze connesse allo svolgimento della propria funzione”, in quanto all’epoca “era quella di dirigente di altro settore, non competente in materia di tributi”.

“Tra i predetti, illegittimi accessi -spiega nella pec il dottore Sorrentino- il sottoscritto ha rilevato che il proprio collega ha consultato, plurime volte, la banca dati al fine di controllare non solo la posizione tributaria dello scrivente e della propria coniuge, ma anche la posizione tributaria di amministratori locali…, di personaggi politici.., di alcuni professionisti ed imprenditori locali oltre che di propri familiari”.

“Si tratta -prosegue Sorrentino- di accessi abusivi effettuati per ottantaquattro volte alla banca dati dei contribuenti del Comune di Cava de’ Tirreni con conseguente svolgimento di verifiche illegittime che hanno riguardato le posizioni tributarie di cittadini, imprenditori ed amministratori locali, oltre che dipendenti comunali e familiari del responsabile”.

Insomma, accessi illeciti che violano innanzi tutto il Codice della Privacy, oltre ad avere riflessi sia di tipo penale che disciplinare.

In conclusione, altra benzina sul fuoco acceso già da un po’ in un Comune, come quello di Cava de’ Tirreni, dove sembra che negli ultimi tempi succeda di tutto di più.

Non resta che seguire gli sviluppi e approfondire questa ulteriore scabrosa vicenda, a cominciare dalla prossima seduta della Commissione consiliare “Controllo e Garanzia” che, a quanto sembra, è stata convocata per la giornata di martedì prossimo.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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