Sul tema delle riaperture e sulle agevolazioni a sostegno dei ristoratori l’intervento dell’assessore alle attività produttive del Comune di Cava de’ Tirreni
Riceviamo e pubblichiamo
Egr. direttore,
ho letto con grande attenzione il suo articolo, ne ho apprezzato il garbo e la sensibilità alla problematica,ma mi consenta con tutto il rispetto e stima che nutro per il Sindaco e amico Raffaele Di Prisco e per la comunità di Pagani, non penso che Cava de’ Tirreni debba prendere esempio dai comuni vicini, atteso che è sempre stato il contrario soprattutto per la gestione del settore della ristorazione e della Movida che storicamente ha da sempre rappresentato per storia e tradizione il fiore all’occhiello della intera provincia grazie proprio all’azione incisiva dell’amministrazione negli ultimi anni.
A tale proposito, e solo a titolo esplicativo del concetto espresso, il nostro Comune ha nel gennaio 2021 elargito a tutte le utenze non domestiche un contributo a fondo perduto (stanziando in bilancio la somma di 150 mila euro) a ristoro delle due rate tari versate nel 2020 dalle attività che ha nno subito chiusura nella prima fase della pandemia e tale meccanismo ho appreso di recente è stato mutuato dal Comune di Baronissi per il 2021. Questo per dire che spesso sono gli altri a prendere Cava come modello.
È un momento molto delicato dove tutte le attività produttive della nostra città sono in ginocchio ed è giusto, che oltre a garantire, nella qualità di assessore al ramo di Italia Viva,un doveroso servizio di informazione, a fronte di provvedimenti del governo in materia che ancora generano confusione, è indispensabile ragionare su una ripresa economica; sicuramente il rilancio deve essere forte ed è arduo il compito che mi attende ma al sottoscritto non piace annunciare iniziative in materia magari difficili da attuare o non riconducibili alle competenze dell’Ente; per cui sto lavorando in concreto per questo settore con interventi concreti, come l’adesione al progetto del MISE piazza Wi-Fi italia attuato in questi giorni con delibera di giunta che consentirà a tutti i visitatori non solo al centro storico ma anche in frazione attraverso un app Wi-Fi italia già scaricabile sul cellulare di usufruire gratuitamente di un servizio promozione e conoscenza di tutte le realtà produttive del nostro territorio.
E’ in questi giorni già è in corso l’installazione gratuita a cura di Infratel nel nostro Comune di 12 hot spot da agganciare ai punti di connettività e se tutto va bene il tutto sarà attivo a breve. E non solo per le attività di ristorazione visto che vi è il divieto di servire al chiuso la nostra amministrazione sta ragionando sulla possibilità di favorire l’occupazione all’esterno con un ulteriore ampliamento della stessa, peraltro già attuato nella fase precedente dell’occupazione di suolo pubblico per compensare i posti a sedere persi per il rispetto delle distanze. Sul punto mi preme chiarire che l’esenzione della tassa (tosap) oggi esistente fino al 30 giugno è una misura adottata dal governo con legge dello stato perché non rientra nelle competenze del Comune.
Anzi, colgo l’occasione per anticiparvi a beneficio anche dei comuni viciniori che è stato approvato in senato da pochi giorni un emendamento dove è prevista la proroga di tale esenzione fino al 31 dicembre. Per le strisce blu mi sto attivando avviando da tempo un ragionamento con Metellia anche perché sono poche le attività che hanno questo problema ma tutto va attuato laddove possibile in regime di sicurezza per gli avventori in ordine alla viabilità laddove gli stalli insistono a distanza dall’attività.
Sul punto ho già fatto una direttiva. Ma c’è tanto altro ancora in cantiere ma non voglio dilungarmi con annunci perché voglio lavorare in silenzio e su cose concrete e visibili. La ringrazio per lo spazio e la disponibilità della sua redazione e la saluto cordialmente.
Assessore attività produttive di Italia Viva
Avv. Giovanni Del Vecchio
Stimato Assessore,
mi permetto di circoscrivere la questione che ho posto, ovvero l’urgenza che il Comune di Cava de’ Tirreni assuma le necessarie iniziative a sostegno dei ristoranti, bar, pizzerie ecc., in questo particolare momento comunamento definito delle “riaperture”.
Per questo, non posso, da giornalista, non ricordare lo storico titolo del glorioso quotidiano Il Mattino all’indomani del devastante e tragico terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1980: «Fate presto». E, in questi giorni in cui la pandemia ha devastato il nostro tessuto socio-economico alla stregua di un terremoto, le dico: «Fate presto».
I nostri operatori commerciali non possono attendere e soprattutto chiedono fatti concreti. Mai come oggi, le dico: non fiori, ma opere di bene.
Confido nella sua operosa sensibilità,
Pasquale Petrillo