Cava de’ Tirreni, Servalli e i suoi sono giunti al capolinea ma…
Ora il re è nudo. Eppure in questa assopita, distratta e forse collusa citta non si muove foglia. La società civile metelliana sembra interpretare alla perfezione il ruolo delle tre scimmiette: non vede, non sente, non parla

Poveri palestinesi. Non bastano le bombe israeliane che gli piovano addosso seminando morte e distruzione. Nella nostra città servono anche come argomento per distogliere l’attenzione dai problemi cittadini cui è chiamato a dare risposte il Consiglio comunale. Servono anche per portare alla lunga la discussione sul degrado politico cui ci ha portato questa maggioranza di centrosinistra (sic!).
Poveri palestinesi. Massacrati e affamati nella Striscia di Gaza dall’esercito israeliano e nella nostra città usati anche per avere un palcoscenico a quanti non è parso vero di cogliere l’occasione di pavoneggiarsi con nobili pronunciamenti degni del Palazzo di Vetro.
Forse non bastavano due minuti, ma di sicuro non quasi due ore, per esprimersi sul riconoscimento dello Stato di Palestina. C’era davvero poco da discutere. Anche per una questione di decenza e di rispetto per le sofferenze patite mai come in questi ultimi tempi dal popolo palestinese e finanche per i cittadini cavesi, che meriterebbero sobrietà e incisività dai loro amministratori e non sermoni a buon mercato.
Per il resto, che dire?
A fine consiliatura, i rapporti politici si sfilacciano in vista dei futuri assetti. E’ abbastanza normale. Certo, vero è che non si è mai vista la confusione cui stiamo assistendo adesso. E’ un impresa ardua persino descriverla. Una maggioranza-non maggioranza ora diventata addirittura incestuosa. Un partito, Forza Italia, come Giano Bifronte, il dio bicefalo della doppiezza. Una parte è in maggioranza, nel centrosinistra. Un’altra è all’opposizione, nel centrodestra.
Un papocchio, insomma. Dire che si è ormai raschiato il fondo è una triste ovvietà.
Il centrodestra, almeno all’apparenza, risulta diviso, ma nella sostanza per adesso non è cambiato molto se non addirittura nulla. Si coglie imbarazzo e preoccupazione per eventuali futuri sviluppi non particolarmente gradevoli, ma per ora cerca di tenere la botta.
Il centrosinistra stava già messo assai male di suo, ora è ridotto ad un ammasso politico indistinto e inaffidabile. E’ un’area politica devastata, anzi, coventrizzata da questi dieci anni di governo del sindaco Servalli, superbo cantore delle propri epiche gesta.
Il resto fluttua in una sorta di vuoto cosmico.
Il quadro politico, in breve, è ormai del tutto deteriorato. Siamo al cospetto di una poltiglia, una melma in cui affonda la politica cavese e la città, in un abbrutimento morale prima che politico, che non risparmia niente e nessuno.
Non c’è da meravigliarsi, allora, che in un simile marasma sono venuti meno i voti per l’ASCCCA, l’azienda consortile per i servizi sociali, un altro carrozzone concepito anche per soddisfare diversi appetiti clientelari.
In ogni caso, la politica cittadina così come l’Amministrazione Servalli, giorno più, giorno meno, sono giunti definitivamente al capolinea. E’ ora di cambiare. Che poi questo cambiamento porti a qualcosa di nuovo, e anche buono, o al riciclo di roba usata, è tutto da vedere.
In conclusione, ora il re è nudo. Eppure in questa assopita, distratta e forse collusa citta non si muove foglia. La società civile metelliana sembra interpretare alla perfezione il ruolo delle tre scimmiette: non vede, non sente, non parla.
Allora, perché dovremmo lamentarci delle transumanze, dei silenzi del Pd, delle narrazioni fiabesche di Servalli, delle incertezze e dei limiti del centrodestra e via di questo passo?
Ai cavesi va bene così. Punto.
Gentile Direttore,
condivido pienamente l’articolo, ma ritengo che il vero centro destra, interessato realmente al bene della città, è unito. La Sua comprovata e consolidata esperienza politica non può disconoscere che per le elezioni Comunali le coalizioni si creano sul programma politico e sulle persone che localmente rappresentano i partiti. A mio avviso, il vero centro destra è quello che dopo la sconfitta elettorale delle Comunali da diversi mesi ha una visione unica. Ha votato favorevolmente nelle Commissioni Consiliari e nei Consigli Comunali argomenti importanti per la città senza scendere a compromessi con la maggioranza. E’ certamente auspicabile che nella coalizione di centro destra nella nostra città, oltre alle liste civiche, vi siano anche tutti i partiti presenti nella maggioranza del nostro Governo. Ma le dinamiche locali non possono essere quelle nazionali! Lei è stato negli scorsi anni l’importante promotore di una lista civica di centro destra che ha portato al successo elettorale il Sindaco Messina e lo sa bene. A mio avviso, questo centro destra cavese che sta dimostrando coerenza, lealtà, credibilità ed affidabilità, è unito in un progetto politico per il governo della città ed è aperto a tutti quelli che credono ancora che la politica vera e disinteressata ai singoli interessi personali può far rinascere la nostra città. Personalmente credo che in questo momento i nostri concittadini stanno guardando con attenzione queste dinamiche politiche e sicuramente voteranno futuri Consiglieri Comunali affidabili e di grande spessore politico che faranno rinascere la nostra città. E’ vero che la figura del Sindaco è importante per la guida di una città ma, sempre personalmente, ritengo che chi concretamente ha in mano il successo di un programma elettorale sono i Consiglieri Comunali.