scritto da Nino Maiorino - 05 Settembre 2022 17:01

Cava de’ Tirreni… Caro Servalli, ex Sindaco mio, ma questi conti…

Cava de' Tirreni... Caro Servalli, ex Sindaco mio, ma questi conti ...

foto Gabriele Durante

… ma questi conti li vogliamo definire?

Caro Servalli, ex Sindaco mio, nella precedente puntata mi sono riservato di tornare sull’argomento che maggiormente preme a te e a tutti noi: a te perché, come Sindaco, la questione devi condurla in porto, a noi perché, come cittadini, dobbiamo sapere quale debito pro-capite abbiamo noi e quanto debito lasciamo ai nostri figli.

E già, perché oltre alla eredità negativa che lasciamo ai nostri eredi per effetto del debito pubblico dello Stato, si aggiunge anche quello derivante dal dissesto finanziario del Comune, che tu, purtroppo, hai alimentato.

Ti dico la verità, mi sono scocciato di leggere, un giorno sì e l’altro pure, i guai e le emergenze che ti piombano addosso, prima tra tutti il buco del bilancio, i debiti fuori bilancio, la mancata approvazione del bilancio preventivo 2022-2023: scusa, ma se è preventivo com’è che dopo nove mesi dal 31.12.2022 ancora se ne parla?

E poiché insieme a me si sono scocciati anche migliaia di concittadini, compresi molti che ti hanno votato per la seconda volta, visto che i guai a te attribuiti non li hai creati da solo, io ti suggerisco una soluzione drastica che potrebbe essere l’alternativa alle probabili (molti le danno per certo e imminenti) tue dimissioni.

Dovresti, una volta per tutte, riprendere il tuo ruolo di guida della amministrazione cittadina, cominciare a mettere in riga la tua maggioranza (se ancora c’è) facendo una lavata di testa a tutti i “tuoi” Consiglieri, per poi proseguire con gli Assessori, poi con i Dirigenti e, infine, col personale tutto, dai dipendenti di più alto grado fino a quelli del ruolo più basso.

Insomma, devi prendere il “toro per le corna”, come suol dirsi e come fece Ursus nell’arena del Colosseo per difendere la sua padrona, come riportato nel romanzo storico “Quo Vadis” di Henryk Sienkiewicz, vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1905, e, novello Buddy Baer, l’Ursus cinematografico di allora, tramortire il toro e riprendere la frusta del domatore da utilizzare con tutti gli scalmanati che ti circondano: se sarai in grado di farlo, probabilmente i cavesi ti sopporteranno fino alla fine del mandato, altrimenti per te saranno guai.

Ora, per la mancata presentazione del bilancio preventivo 2022-2023 c’è chi invoca la nomina da parte del Prefetto di un “Commissario ad acta”.

Detto in parole povere, se un amministratore non è in grado di produrre un provvedimento obbligatorio per la vita di un Ente, un Ente superiore, in questo caso il Prefetto, può delegare un “Commissario ad acta” che provvederà in vece dell’inadempiente.

Ma è possibile che nessuno è in grado di darti una mano? Che non c’è qualche dirigente disponibile a prendere in mano la situazione e sbrogliare questa matassa sempre più intricata?

Certamente ti rendi conto dell’ulteriore smacco che deriverebbe dalla nomina di un Commissario prefettizio, che si andrebbe a sommare a tutte le precedenti emergenze negative dell’ultimo biennio, e la tua già pregiudicata credibilità, ormai scesa a livelli molto bassi, subirebbe un ulteriore duro colpo.

E’ conseguenziale che la mancata presentazione e approvazione del preventivo cade come una clava sulla tua amministrazione, in quanto significa quanto meno che non si riesce a fare le previsioni delle entrate e delle uscite; il che, se si aggiunge al dissesto finanziario già acclarato, ai debiti fuori bilancio pure riconosciuti, e si giunge al piano di riequilibrio finanziario già approvato, si comprende benissimo che quest’ultimo vale come una toppa incollata ad una membrana che si sfilaccia sempre di più, e porterà a rimettere in discussione tutto tra qualche mese.

Già in passato ho avuto occasione di farti presente una mia personale considerazione, e cioè che la gestione corrente del Comune è sbilanciata a favore delle spese, nel senso che le entrate che vengono previste non sono veritiere, perché ogni anno si scopre che non sono sufficienti a coprire le spese; proprio quel “surco cummoglia surco” che un tuo oppositore ha recentemente evocato è la sintesi di tutto ciò.

Tutti sono in grado di “fare bilancio”, come dicono i tecnici, cioè di redigere un bilancio che si chiude in attivo se si occultano le spese, oppure si gonfiano le entrate; nel tuo caso le spese non si possono occultare perché sono ufficialmente certificate, allora si ricorre all’artificio di gonfiare le entrate, inserendo tra le stesse introiti che alla fine si dimostreranno difficilmente realizzabili, come da anni sta avvenendo.

I lettori certamente mi scuseranno se mi addentro così pedantemente in questo discorso piuttosto tecnico, ma il dovere di un cronista è far capire, anche, se occorre, con cucchiaino, la realtà.

Se io vado a scorrere le tegole che ti sono crollate addosso solamente nell’ultimo periodo, parlo di circa 12 mesi a questa parte, c’è da mettersi le mani nei capelli.

Per fare chiarezza devo ricordare che la esplosione più pesante è stata quella del debito emerso a giugno 2021, in base a conti certamente fatti male visto ciò che è emerso dopo.

Tanto premesso ritengo necessario, per rinfrescare la memoria dei lettori, fare un breve riassunto di quello che è accaduto più di 12 mesi addietro, vale a dire quando, a luglio del 2021, esplose la bomba del deficit, e tu, evidentemente preso dal panico, ti lasciasti andare a decisioni sconsiderate, prime fra tutte aumenti di tariffe, dagli asili nido ai parcheggi, quasi a pensare che con le elemosine prelevate dalle cassette delle stesse nelle chiese, si potessero risanare le finanze del Vaticano.

In verità non venisti adeguatamente supportato, giacché solo a fine settembre il tuo ex Assessore al Bilancio, ora Presidente del Parlamentino cittadino, decise di scendere in campo chiarendo, in un colorito show, quali erano state le vere ragioni di quel disastro, derivanti peraltro anche da decisioni parlamentari, di governo, e di varie corti, che scombussolarono le finanze di migliaia di Enti pubblici.

Non si è mai capito il motivo per il quale Adolfo Salsano fece solo a distanza di oltre tre mesi quei chiarimenti, spero che prima o lo spiegherà.

Non è mia intenzione riportare in questo colloquio ciò che allora avvenne, che il 29.11.dello scorso anno pubblicai sulla mia pagina FB (cerca sul link https://www.facebook.com/profile/1435134007/search/?q=30%20settembre%202021 )

dopo vari contatti con Salsano, ma solo risalire all’origine per tentare di capire meglio questa vicenda che in questi mesi si è notevolmente ingarbugliata.

Ritengo però opportuno ricordare che, sulla base della ricostruzione fatta all’epoca, partendo dal deficit totale, allora di 40.milioni di euro, ve ne assumevate la responsabilità solo per 12.milioni, scaricando sulle amministrazioni precedenti gli altri 28.milioni.

Importi che, strada facendo, sono risultati non veritieri visto che, allo stato, il deficit effettivo sembra sia lievitato a circa 70.milioni di euro inglobando anche 12.milioni di debiti fuori bilancio: purtroppo però nessuno crede che questa sia la cifra definitiva!

Frattanto altri inciampi sono sui pavimenti della movimentata casa comunale, ultimo dei quali la pubblica denuncia fatta dall’Avv. Barbuti nella seduta del Consiglio del 12 agosto scorso, sulla quale già ti ho intrattenuto in un precedente colloquio, per non parlare di alcuni Dirigenti, fedeli o infedeli non si è mai capito, degli Assessori dopolavoristi (?), e delle ripercussioni che i conti sballati hanno sui servizi pubblici, come la riduzione delle corse dei bus che collegano il centro con le frazioni, e ricadute varie sulle tasche dei cittadini.

Il discorso di fondo, quindi, è che non riesci a far bilanciare le entrate e le uscite, pareggio che non potrai mai trovare se non si incide sulla riorganizzazione della macchina comunale, come già in altro colloquio ti ho scritto.

Ed è anche chiaro che, rinvierai parte della palla, ai tuoi successori, cosa certamente non corretta, ma che rispetta la tradizione: si è sempre fatto, si continuerà così.

Ma quanto meno devi mettere un punto fermo a questo bailamme perché non è più accettabile che, dopo oltre un anno, siamo punto e a capo.

Te lo consiglio, principalmente nel nostro interesse, ma anche nel tuo.

 

* * * * * *

Nel mentre stavamo pubblicando l’articolo, è giunta notizia che ieri sera, domenica 4, alle ore 20, si è riunita la Giunta ed ha approvato il Bilancio di previsione e il “DUP – Documento Unico di Programmazione”; la minaccia del Prefetto ha avuto effetto.

Lasciamo stare le parole di circostanza dette dall’Assessore e dal Sindaco, per soffermarci invece sull’impegno assunto di portare tutto al Consiglio comunale entro fine settembre.

Speriamo bene, se sono rose fioriranno!

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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