Il centrodestra metelliano come la bella addormentata nel bosco
Questa mattina viene presentata una nuova associazione politico-culturale cittadina. A voler essere precisi si tratta di un gruppo civico, ovvero del Movimento Civico cittadino “SiAmo Cavesi”.
Non è la prima associazione civica nata sul territorio cavese negli ultimi tempi e di sicuro non sarà neanche l’ultima, anzi, immaginiamo che da qui alle prossime amministrative del 2020 ne verranno fuori altre. Niente di straordinario, in definitiva. E’ stato sempre così e ancor più lo è oggi, in questa stagione politica in cui i partiti, se ci sono, balbettano e spadroneggia un movimentismo populista mai conosciuto prima.
Quel che appare evidente, però, è la matrice di destra del nuovo movimento. Una destra borghese, illuminata, moderna, e dalla collocazione politica inequivocabile. Non a caso è guidata da un professionista metelliano apprezzato, politicamente oltre che culturalmente radicato nella destra storica cittadina: l’avvocato Marcello Murolo. Il quale, tra l’altro, non nasconde, anzi, ha dichiarato in modo pubblico e trasparente la sua aspirazione ad essere il candidato a sindaco del centrodestra metelliano alle prossime comunali. In pratica, si è dichiarato pronto a sfidare l’uscente primo cittadino Servalli.
E non è trascurabile, inoltre, che oltre a Murolo nel gruppo dirigente del neonato movimento compaiono altri due ex assessori, Borriello e D’Ascoli, della Giunta di centrodestra del sindaco Galdi nella scorsa consiliatura.
Insomma, la collocazione politica nel centrodestra di questo movimento civico è fuori da ogni dubbio.
Detto questo, che dire? Molto probabilmente la nascita di questa nuova associazione trova le sue ragioni nelle strategie politiche in vista dei vari posizionamenti per contare di più nelle delle scelte da operare, in primis quella per il candidato a sindaco.
Forse, però, anche nel fatto che il centrodestra sembra essere più diviso di quanto vuol dare a vedere. Sta di fatto che il confronto politico nello schieramento di centrodestra sembra che si sia già impantanato dopo che proprio Marcello Murolo e Giovanni Baldi hanno avanzato la loro candidatura a sindaco. Da quel momento, ovvero da quasi due mesi, il centrodestra non si è più confrontato al proprio interno.
E’ saltato, in altri termini, il tavolo unitario politico-programmatico. In pratica, c’è stata una totale, impressionante paralisi politica, tanto che il centrodestra sembra ormai come la bella addormentata nel bosco, in speranzosa attesa del bacio delle elezioni europee per poter finalmente risvegliarsi. Forse, però, perché la cosa non è poi così scontata come vogliono far credere gli interessati.
Ad ogni modo, stiamo a vedere cosa succede. Quel che per ora appare scontato è l’assenza pressoché totale di un’opposizione in Consiglio comunale e l’oggettiva difficoltà del centrodestra a darsi fuori dal palazzo una strategia politica unitaria in vista delle prossime comunali. Non è una cosa facile, ci sembra giusto ammetterlo, mettere in campo un’azione politica valida e incisiva. E altrettanto giusto ed onesto, però, ammettere che per ora il centrodestra in città è meno che niente.
Per farla breve, se il governo della città affidato al centrosinistra mostra da tempo evidenti segni di stanchezza e limiti progettuali, l’opposizione sembra capace di fare assai peggio e si segnala in alcuni casi per pochezza e dabbenaggine politica, in altri per una compiacente ed interessata complicità con la maggioranza. In conclusione, se Atene piange, Sparta di sicuro non ride, anzi, si dispera, meglio ancora, fa disperare i suoi sostenitori.
Al di là di tutto ciò, emerge un quadro sconsolante che riguarda la città nel suo insieme e che va oltre gli schieramenti e l’appartenenza politico-culturale. Quel che ormai è sempre più evidente, è l’assenza di una leadership politica cittadina, che vuol dire anche e soprattutto l’assenza di un’idea di città. In altre parole, nella valle metelliana, come purtroppo nel Paese, manca un’élite capace di ascoltare e interpretare e soprattutto trasformare, elaborare in progetto politico le aspirazioni, i bisogni dei cittadini, e soprattutto indicare percorsi e obiettivi a lungo termine.
Il guaio è che quando manca una classe dirigente all’altezza di guidare una comunità, trovano spazio e un ruolo di primo piano chi al più potrebbe presiedere una bocciofila o organizzare una gara di motocicli. Questa, purtroppo, è l’attuale deriva della politica cittadina, che si bea del nulla, baloccandosi con vere e proprie fiction, auto-alimentandosi di illusioni, gonfiando il petto con slogan scioccamente pretenziosi.
La verità è che non siamo secondi a nessuno, se non a noi stessi nel vuoto cosmico in cui da troppi anni stiamo facendo viaggiare la nostra città e noi con essa.
In conclusione, speriamo che questo movimento civico serva almeno a qualcosa, quantomeno a compattare e a dare un contributo di qualità al centrodestra cavese e, indirettamente e in prospettiva, all’intera città, soprattutto al funzionamento delle sue istituzioni democratiche, che hanno la necessità ineludibile di avere un’opposizione vera e capace oltre che una maggioranza impegnata a governare.
Auguri, insomma. Oddio, in verità non crediamo affatto che la cosa sia facile, anzi, ma augurarlo non ci costa nulla.