Non siamo affatto tifosi del Movimento Cinque Stelle, lo confessiamo, tuttavia, dobbiamo ammettere che in larga parte condividiamo le dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’associazione Cava 5 Stelle Libro Bianco, Paolo Pecoraro, pubblicate oggi dal nostro giornale.
D’altro canto, come non essere d’accordo quando si sostiene che serve innanzi tutto recuperare un valore quale l’onestà? Allo stesso modo è da sottoscrivere con ferma convinzione l’affermazione circa il compito delle istituzioni che “deve essere il rispetto della dignità del singolo, e questo lo si fa solo combattendo la povertà, provando ad assicurare un lavoro a tutti, garantendo una giustizia giusta”.
Certo, serve anche altro, come l’esperienza, la capacità, la competenza, la cultura, tra cui quella di governo. Elementi di sicuro necessari e indispensabili, anche se non devono costituire, come purtroppo troppo spesso accade, un alibi per i troppi furbi, per non dire peggio, che popolano lo scenario politico.
Oddio, serve anche moderazione ed equilibrio. Insomma, porsi come portatori di verità assolute in politica conduce verso derive non solo populiste e demagogiche, ma anche autoritarie. Peggio ancora quando ciò viene condito dalla presunzione di una superiorità etica, politica, culturale e finanche antropologica.
L’intervista di Paolo Pecoraro, tuttavia, sotto questo punto di vista appare più che rassicurante. C’è tensione morale, ma non moralismo all’ingrosso. C’è una forte voglia di cambiamento, ma consapevolezza della complessità del governo della cosa pubblica. In altre parole, rispetto a qualche anno fa sembra che un po’ d’acqua sia passata sotto i ponti.
Ad ogni modo, stiamo a vedere cosa succede a livello nazionale, nel frattempo, però, a livello locale i pentastellati, come le altre forze politiche, sono in alto mare. Se, come sostiene Pecoraro, l’attuale Amministrazione comunale “tira a campare senza un vero progetto per la città”, è altrettanto vero che al momento non esiste, neanche abbozzato, un progetto alternativo. Né da parte dei Cinque Stelle, né da parte del centrodestra o di altri.
E non è affatto vero che il 2020 è lontano. E’ più vicino di quanto si creda. Nel frattempo, sebbene i pentastellati e il centrodestra hanno fatto incetta di voti alle ultime elezioni politiche, in prospettiva non si intravede per il futuro della città metelliana nessuna credibile alternativa a Servalli e soci.
Nella sostanza, insomma, tutto tace e tutto è incredibilmente fermo.
Come dire, prendendo in prestito Cronin… e le stelle stanno a guardare.