scritto da Pasquale Petrillo - 14 Settembre 2019 14:35

Cava, servirebbe una “sollevazione” civica ma…

foto Gabriele Durante

Nell’agile intervista, ma non per questo meno interessante e puntuale, rilasciata al nostro giornale dal dirigente regionale Antonello Barretta, pubblicata oggi, c’è un motivo conduttore di fondo che riteniamo porre in evidenza: la partecipazione.

E’ scontato che un esponente di un’associazione politico-culturale civica dia importanza e particolare rilevanza alla partecipazione dei civici alla vita amministrativa. E Barretta, in proposito, è molto chiaro: «Ritengo che l’ampia partecipazione possa costituire elemento di qualificazione civile di una società». Affidandosi agli elettori per la selezione del personale politico, essendo «sufficientemente intelligenti per esprimere al meglio le loro preferenze».

Il nostro, però, va oltre e spiega come il dialogo, la condivisione, la partecipazione, devono sempre accompagnare la vita amministrativa. Rifacendosi alla sua esperienza pregressa e decennale di segretario comunale, Barretta spiega che il «primo impatto con le difficoltà quotidiane, porta molto spesso il sindaco e gli assessori a “chiudersi”, immaginando di essere più rapidi nella risoluzione delle problematiche».

«La risposta -sostiene invece Barretta- deve essere esattamente l’opposta, aprirsi al contributo di tutti, in primis i consiglieri comunali, ma anche le associazioni, i comitati, secondo il principio di sussidiarietà verticale».

Sono parole sacrosante, anche in ragione di quel po’ di esperienza vissuta anche da chi scrive.

Per questa ragione, il nostro evidenzia la necessità da un lato di «un programma di governo chiaro ed attuabile» ma dall’altro «il pieno coinvolgimento di tutti».

Facile a dirsi, ma difficile da realizzare nella realtà. Tuttavia, è questa la strada maestra per dare alla città un’amministrazione comunale aperta, trasparente, dialogante, moderna.

Una strada in salita, però, nel constatare quanta poca partecipazione ma anche trasparenza ci sia soprattutto in quelli che, parliamo dei partiti, dovrebbero mettere in campo una proposta alternativa all’attuale amministrazione comunale. Basta vedere quanto le opposizioni, nella loro variegata composizione, siano inerti nell’azione politica e quasi sempre distanti dal comune sentire. Con simili premesse sarà assai difficile proporsi alla guida della città, ma se ciò avvenisse è inimmaginabile che una volta al governo municipale la partecipazione di cui parla Barretta risulterebbe un elemento significativo e qualificante della vita amministrativa. Anzi, tutt’altro. Avremmo molto probabilmente un palazzo sbarrato, lontano dalla gente.

Insomma, Barretta dice bene, ma con queste forze politiche che ci ritroviamo c’è assai poco da sperare. Forse ci vorrebbe una “sollevazione” politica del civismo. Per farla breve, una presa di coscienza forte e di rottura delle associazioni e dei movimenti civici presenti sul territorio metelliano.

L’impressione, però, è che anche il civismo metelliano vive in taluni aspetti i malanni dei partiti e alla fine sembra boccheggiare e risultare timido, incerto, disorientato, in buona sostanza incapace sul da farsi e nel prendere un’iniziativa coraggiosa e di rottura. Per dirla tutta, la politica cavese sembra essere uno sterminato pantano e molto probabilmente nel 2020 la nostra valle, e non solo per colpa dei partiti, perderà ancora una volta l’occasione di voltare pagina non solo nella proposta di un’idea di città, ma anche nelle modalità di gestione del governo municipale.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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