scritto da Pasquale Petrillo - 13 Ottobre 2018 10:42

Cava, la bipolarità civica metelliana

foto Angelo Tortorella

Nell’intervista all’avvocato Maria Teresa de Scianni, che abbiamo pubblicato oggi, ci sono molti passaggi meritevoli di attenzione.

Sin dalle prime battute, tanto per cominciare, la de Scianni evidenzia una peculiarità di Cava de’ Tirreni: “nonostante sia una città dalle dimensioni di tutto rispetto ha conservato i comportamenti di un paese con tutti i suoi pregi e difetti”,

E in effetti è proprio così. Noi cavesi ci sentiamo e siamo dei cittadini, ma nello stesso tempo risultiamo essere un po’ paesani e provinciali. In altri termini, sotto certi aspetti viviamo una sorta di bipolarità civica.

Una condizione che vivono con una certa difficoltà assai specifica anche i nostri amministratori comunali, che si trovano a governare una città relativamente grande, con i problemi tutto sommato di una grande città, ma con le risorse a disposizione, a cominciare da quelle finanziarie, non molto diverse da quelle dei paesi veri e propri. Insomma, in generale abbiamo le pretese di una città, ma i difetti e i limiti del classico paesone di provincia.

Da qui, come osserva Maria Teresa de Scianni, con la grazia che la contraddistingue ma anche con la perspicacia che non le fa affatto difetto, la tendenza dei cavesi a chiudersi, a non aprirsi verso l’esterno, così come una certa vocazione al conservatorismo.

Tra i tanti altri passaggi della sua intervista, ce n’è uno che vorremmo evidenziare, quando si parla del rapporto che deve intercorrere tra passato, presente e futuro: “Sono convinta che il passato è prezioso e deve essere d’esempio al futuro, ma non si può vivere legati a vecchi schemi e vecchi modi di pensare in un mondo che corre alla velocità della luce”.

Rispetto ad una tale affermazione, non crediamo sia necessario aggiungere altro, piuttosto noi cavesi dovremmo cogliere l’occasione per rifletterci un po’ su.

Ad ogni modo, Maria Teresa de Scianni, innamorata com’è della sua città di adozione, conclude la sua intervista definendo Cava di sicuro un gioiello.

E scusate se è poco.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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