scritto da Redazione Ulisseonline - 03 Novembre 2022 15:50

Cava de’ Tirreni, Marco Senatore: “Non possiamo che invidiare i vietresi… purtroppo noi teniamo Servalli”

Cava de' Tirreni, Marco Senatore: "Non possiamo che invidiare i vietresi... purtroppo noi teniamo Servalli"

l’avvocato Marco Senatore

Riceviamo e pubblichiamo

Stimatissimo Direttore,

certamente ricorderai che qualche giorno fa denunciai l’ennesima sconcezza cui devono sottostare i cittadini cavesi.

Mi riferisco all’incresciosa situazione della chiusura degli uffici dell’assistenza sanitaria di base di Cava de’ Tirreni a via Pellegrino. Una circostanza che costringe i cittadini metelliani a recarsi al poliambulatorio di Vietri sul Mare oppure a inviare una mail per avere il cambio del medico o ottenere l’esenzione ticket.

Di fronte a questo ennesimo disagio -non il primo e ahimè neanche l’ultimo- soprattutto per i più deboli, anziani e disabili, evidenziavo  l’ennesima intollerabile inerzia del sindaco Vincenzo Servalli, che per legge è la massima autorità sanitaria del territorio, e del suo assessore alla Sanità Armando Lamberti.

Silenti e senza alcuna reazione sono comunque rimasti anche dopo la mia segnalazione e le vibranti proteste ed una dura presa di posizione del dr. Alfonso Laudato. Una inaccettabile noncuranza, quella di Servalli e Lamberti, cui fa da contraltare, invece, la positiva sensibilità del sindaco di Vietri sul Mare, Giovanni De Simone. Il primo cittadino vietrese, rispondendo indirettamente alla mia denuncia, ha colto la palla in balzo per lodare l’operato dei sanitari e del personale amministrativo del poliambulatorio vietrese.

Non solo. Ha poi sottolineato che la sua Amministrazione comunale sarà sempre sollecita e vicina alle esigenze del poliambulatorio e all’utenza sia cavese che della costiera, la quale, per vari motivi, si rivolge alla struttura sanitaria vietrese.

Che dire!? I miei complimenti, innanzi tutto, al Sindaco di Vietri sul Mare, carissimo amico e compagno di tante belle esperienze per la valorizzazione della Ceramica Vietrese e Cavese, per la sua capacità amministrativa, l’attaccamento e la vicinanza alla sua comunità.

Un esempio di amministratore attento e disponibile nel dare risposte ai propri cittadini. Un modello di primo cittadino che agisce come il buon padre di famiglia. Con decoro e premura.

Da  cavese non posso che invidiare, con rammarico e disappunto, i cittadini vietresi. Nella nostra bella città, purtroppo, non abbiamo questa fortuna. Ci ritroviamo con un sindaco, Vincenzo Servalli, che dimostra una totale indifferenza alle problematiche e ai disagi dei propri cittadini.

Il caso della vicenda legata alle carenze del locale Poliambulatorio di via Gramsci è a dir poco emblematico. Non è però il solo, ma solo l’ultimo episodio di un’aridità etica, di un’indolenza operativa e di un disinteresse amministrativo, che nel loro insieme risultano essere irritanti e scandalosi. E’ la conseguenza di un Comune occupato da un gruppo di potere la cui unica preoccupazione è sopravvivere, restare in sella il più a lungo possibile.

Il resto, per questi signori, vale meno che niente.

Tutto ciò, a ragione, mi induce a ritenere che l’attuale Amministrazione municipale costituisca un continuo insulto alla storia, alle tradizioni, alla cultura e al buon governo della nostra città.

La verità, come ho già avuto modo di sottolineare, è che ormai la nostra amata città, grazie a Servalli e alla sua scellerata Amministrazione, non conta nulla a livello provinciale ed è diventata una cittadina di infimo ordine, alla stregua del più sperduto paesino dell’Aspromonte.

Cava e i Cavesi non meritano di essere ulteriormente mortificati da questi amministratori che tirano a campare, avendo come unica preoccupazione quella di restare abbarbicati sulla loro poltrona.

avv. Marco Senatore

coordinatore provinciale di Meridione Nazionale

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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