Cava de’ Tirreni, a colloquio con l’avvocato Daniela Bifolco: “La città prigioniera di un incantesimo”

Ulisse on line ha ripreso il suo viaggio con una serie di interviste sulla vita politica locale e sulle prospettive della nostra città.

Il nostro viaggio di ricognizione continua con l’avvocato Daniela Bifolco. 

Laureata in Giurisprudenza ed iscritta all’Albo degli Avvocati presso il Consiglio dell’Ordine di Nocera Inferiore esercita la professione forense da oltre dieci anni dedicandosi soprattutto al diritto di famiglia. Cresciuta a Cava de’ Tirreni fin dal 1986, ha fatto parte del gruppo scout AGESCI CAVA 1 prima come guida/scolta e poi come capo educatore.

Il senso civico sviluppatosi negli anni dello scoutismo l’ha portata ad agire attivamente nella politica locale frequentando il gruppo di attivisti cavesi pentastellati fin dal 2015.

“Come è possibile che i cavesi lascino che la Città vegeti in questo stato di “nulla” senza agire in alcun modo per cambiare?”

Un aggettivo per definire lo stato attuale della città?

Incantata.

E perché?

Perché inspiegabilmente Cava de’ Tirreni mi sembra essere prigioniera di un incantesimo! Non riesco a comprendere come sia possibile che i cittadini cavesi lascino che tutto continui a procedere così come sta procedendo, ovvero lascino che la Città vegeti in questo stato di “nulla” senza agire in alcun modo per cambiare.

“La Città abbia bisogno dell’azione di tutti i cittadini, ciascuno di noi, secondo le nostre possibilità”

Cosa serve alla città per voltare pagina?

Certamente non un mago che spezzi l’incantesimo!

A parte gli scherzi. Credo che la Città abbia bisogno dell’azione di tutti i cittadini, ciascuno di noi, secondo le nostre possibilità, può essere un tassello importante per far in modo che Cava de’ Tirreni torni ai suoi antichi splendori.

Ciascuno di noi può fare in modo che Cava de’ Tirreni non sia solo “la città dei portici”.

Basta essere consapevoli che il comportamento di ognuno di noi può migliorare o peggiorare la situazione di tutti. Basta guardare la tragica situazione rifiuti che imperversa per le strade secondarie della città e che certamente non dipende da chi la raccoglie ma da chi conferisce.

Credo che sia giunto il momento che ciascuno di noi smetta di giustificare il proprio immobilismo dietro la finta domanda retorica “io che posso fare?”

Ciascuno di noi può fare molto per la nostra Città se vuole davvero che Cava de’Tirreni volti pagina.

Un giudizio sulla politica cittadina in generale?

Non credo ci sia una politica cittadina attualmente.

Da tempo oramai i politici locali sembrano vivere giorno per giorno senza alcuna programmazione nelle attività (?) che svolgono.

“Il sindaco Servalli e i suoi vassalli agiscono sul territorio “per mero scrupolo difensivo”

E sull’operato dell’Amministrazione Servalli?

Ecco, l’Amministrazione Servalli vive nell’attesa che “qualcuno venga a sciogliere l’incantesimo”.

L’amministrazione guidata dall’attuale sindaco Servalli non agisce, o meglio, agisce giorno per giorno per cercare di tamponare le problematiche che si presentano di volta in volta, ma senza alcuna programmazione.

Il sindaco Servalli e i suoi vassalli agiscono sul territorio “per mero scrupolo difensivo”:

il verde pubblico si elimina, non si cura; i beni immobili del Comune si svendono, non si valorizzano; la sanità territoriale si dimentica in favore di altri comuni limitrofi, non si tiene in considerazione la salute del cittadino cavese; gli spazi pubblici (giardini-piazze) vengono limitati a meri luoghi di incontro, non si creano aree sportive o di gioco … e l’elenco potrebbe continuare…

“E’ necessario distinguere tra l’opposizione amica dell’Amministrazione Servalli e l’opposizione nemica”

E sul ruolo svolto dalle opposizioni?

Preliminarmente credo sia necessario evidenziare che con questo sistema elettorale una opposizione alla maggioranza è meramente formale, l’amministrazione Servalli può decidere quello che vuole poiché conta sui numeri ed è insensibile a qualsiasi tipo di opposizione.

Inoltre, credo che sia necessario distinguere tra l’opposizione amica dell’amministrazione Servalli e l’opposizione nemica. Gli amici si oppongono debolmente nell’attesa di poter ricevere quanto richiesto, i nemici si ritrovano ad opporsi per mero dovere istituzionale.

“Spero che i cavesi arrivino alle prossime elezioni amministrative consapevoli di essere responsabili del loro destino e delle sorti della loro Città”

Guardando in prospettiva, alle prossime elezioni comunali, cosa immagina e auspica?

Spero che i cittadini cavesi arrivino alle prossime elezioni amministrative consapevoli di essere responsabili del loro destino e delle sorti della loro Città.

Spero che dalle recenti esperienze amministrative ciascuno di noi abbia compreso che dare il proprio voto all’amico o al parente di turno non porta alcun beneficio a noi né alla nostra Città.

Immagino, pertanto, che Cava de’ Tirreni abbia un Sindaco che agisca come “il buon padre di famiglia” nell’interesse e per l’interesse di tutti i suoi cittadini.

Immagino che Cava de’ Tirreni possa essere amministrata da un Consiglio Comunale e da una Giunta formata da persone umili, laddove il termine “umiltà” sia inteso come virtù nel riconoscere i propri limiti.

Conseguentemente, mi auguro di poter assistere alla partecipazione attiva alla politica locale di uomini e donne che siano motivati dal solo ideale di dover agire nell’interesse e per l’interesse di tutti i cittadini, perché solo con la partecipazione consapevole e competente di tali amministratori sarà possibile ridare vita alla Città di Cava de’ Tirreni e svegliarla da questo torpore che oramai la soffoca.