Trump, sventato un altro attentato
Siamo in un paese violento dove le armi, anche le più micidiali, si possono acquistare con estrema facilità. D'altro canto, di ciò ne è più che consapevole proprio Trump, il quale è tra quei politici che sostengono questo stato di cose
Un nuovo attentato a Donald Trump è stato sventato dagli agenti della sicurezza nella giornata di ieri. C’è da meravigliarsi? Da preoccuparsi sì, da meravigliarsi proprio no. Siamo in un paese violento dove le armi, anche le più micidiali, si possono acquistare con estrema facilità. D’altro canto, di ciò ne è più che consapevole proprio Trump, il quale è tra quei politici che sostengono questo stato di cose, ritenendo la possibilità di armarsi come una libertà fondamentale. A ciò si aggiunge che Trump è un seminatore d’odio. La sua campagna elettorale è una sequela di eccessi, di iperboli verbali, di un continuo linguaggio votato allo scontro e alla violenza. In un paese come l’America tutto ciò non aiuta, anzi, spinge i tanti, troppi malintenzionati a compiere gesti sconsiderati e violenti come appunto sono gli attentati alla vita dei politici. In questo, gli Usa sono lontani anni luce dal nostro Paese e dall’Europa in generale. Abbiamo i nostri problemi, ma lo scontro politico, nel complesso, si mantiene su livelli accettabili, quantomeno non a quelli così divisivi e parossistici della società statunitense. L’auspicio è che questa campagna elettorale presidenziale giunga al termine senza nuovi episodi di violenza. E, allo stesso tempo, che i gravissimi fatti di Capitol Hill del 6 gennaio 2021 restino un amaro ricordo per la democrazia americana. Con Trump in lizza per la presidenza la preoccupazione di nuovi esiti violenti resta viva e intatta.