La morte del dissidente russo Aleksei Navalny e i farisei di casa nostra
Navalny è per ora l'ultimo di una lunga serie di morti la cui unica colpa era quella di opporsi alla politica del padrone del Cremlino. A dimostrazione che il tasso di democrazia nella Russia attuale non è affatto maggiore da quello che c'era ai tempi degli zar o dell'Unione Sovietica
La morte del maggiore dissidente russo, Aleksei Navalny, ripropone da un lato la violenza omicida del regime autocratico di Putin, dall’altro il pericolo che la Russia putiniana rappresenta per l’Occidente. Navalny è per ora l’ultimo di una lunga serie di morti la cui unica colpa era quella di opporsi alla politica del padrone del Cremlino. A dimostrazione che il tasso di democrazia nella Russia attuale non è affatto maggiore da quello che c’era ai tempi degli zar o dell’Unione Sovietica. Ora non c’è più il KGB, ma resta l’apparato repressivo. Insomma, non è cambiato niente, se non in peggio. Putin anche per questo rappresenta sempre più un pericolo per l’Occidente. Per le sue mire espansioniste. Per la sua aggressività militare. Peggio ancora, però, sono le simpatie e le complicità che continua ad avere nel nostro Paese, tanto a destra che a sinistra. Così come nel mondo, a partire dagli Usa con le equivoche posizioni espresse da Trump. La guerra in Ucraina, d’altronde, in questo senso rappresenta la cartina di tornasole. Tanto in America, con i deputati repubblicani trumpiani che impediscono al presidente Biden di inviare altri aiuti militari al regime di Kiev, quanto in altre parti del mondo. Italia compresa, dove in tanti vorrebbero una pace “possibile”. In altre parole regalare a Putin i territori ucraini conquistati con l’invasione. In conclusione, anche nel nostro Paese sarà assai difficile se non impossibile vedere una manifestazione non oceanica ma almeno molto partecipata con il regime dittatoriale e assassino di Putin. Domani a Roma, in piazza del Campidoglio, almeno ci sarà una grande fiaccolata contro Putin e per ricordare Navalny. Più di questo, con la presenza di non pochi farisei, sarà assai difficile sperare di vedere.