scritto da Pasquale Petrillo - 04 Marzo 2025 08:59

Il Cynar e l’Italia che fu

Il Cynar, per molti versi, è uno di quei prodotti che nel nostro immaginario collettivo rappresentano l'Italia del boom, della rinascita dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale

foto Giovanni Armenante

In questi ultimi giorni ci hanno lasciati due grandi protagonisti del cinema. Nei giorni scorsi, la misteriosa morte della stella hollywoodiana Gene Hackman. Ieri, quella della nostra Eleonora Giorgi. Hanno per anni accompagnato, con le loro tante e memorabili interpretazioni cinematografiche, la nostra vita. In questi stessi giorni ci ha lasciato, all’età di 103 anni, anche Rino Dondi Pinton. Chi era costui, viene da dire? Semplice. E’ il quasi sconosciuto inventore di una bevanda diventata iconica: il Cynar, l’amaro digestivo rivoluzionario a base di carciofo. Il Cynar, per molti versi, è uno di quei prodotti che nel nostro immaginario collettivo rappresentano l’Italia del boom, della rinascita dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale. Chi ha qualche anno in più, non può non ricordare con nostalgia la sua pubblicità più riuscita. E’ quella con l’attore Ernesto Calindri che, seduto a un tavolino nel bel mezzo di una rotatoria nel caos del traffico cittadino, con la sua voce calda e stentorea consigliava di bere un sorso di Cynar «contro il logorio della vita moderna». In fondo, questo liquore era nato quasi come una medicina, utilizzando i principi attivi e salutari del carciofo. Con Pinton, ai più sconosciuto inventore, va via un altro pezzo dell’Italia che fu, quella della crescita felice che senza nostalgie si metteva alle spalle gli anni bui della guerra e della miseria.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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